giovedì 8 maggio 2008

"Non è mai troppo tardi" - Vivi i tuoi sogni...


Il cinema da sempre è stato un mio grande interesse, ma da qualche tempo, per ovvi motivi, ho dovuto abbandonare la visone sul grande schermo per passare all'home video ed attendendo l'uscita in DVD. Mi piacciono un po tutti i generi ma spesso mi piace andare alla ricerca di film che mi facciano riflettere, mi facciano porre delle domande anche se non riesco sempre a dare delle risposte. Ieri casualmente ho affittato il film "Non è mai troppo tardi" con un cast veramente eccezionale (Jack Nickolson, Morgan Freeman) e che oggi voglio condividere con voi. Vi riporto quanto la trama ed il parere del "critico" di MYmovies.it (integralmente cosi la potete trovare sul sito) che non condivido (ma alla fine chi è un critico? secondo me ciascuno ha il diritto di dare la propria opinione liberamente senza condizionare l'altra persona). Penso che sia una grande storia che solo chi ci è passato può capire fino infondo. Come leggerete di seguito "il critico" lamenta qualche carenza, ma è la vita...forse poco spettacolare...ma non tutte le vite sono fatte ad Hollywood...Buona lettura e buona visione... Cosa ne pensate?

NON E' MAI TROPPO TARDI - Vivi i tuoi sogni

Due malati terminali intraprendono un ultimo viaggio all'insegna delle "cose da fare prima di morire".
Edward Cole è un ricchissimo ed eccentrico proprietario di cliniche che, a seguito di sue stesse direttive, si trova ricoverato in una propria struttura assieme al decisamente più umile e tranquillo Carter Chambers. Entrambi con pochi mesi davanti, a causa di una grave malattia, decidono di togliersi, nel breve tempo che resta loro, tutti gli sfizi che non hanno mai potuto levarsi nella propria vita: il viaggio che li vedrà protagonisti però, servirà a ben altro… Ridere della morte? Difficile, ma non impossibile. Succede, troppo raramente a dirla tutta, anche in Non è mai troppo tardi, film "evento" che mette assieme per la prima volta due grandi vecchi del cinema americano. Il rischio peggiore in film di questo tipo è che il melodramma soverchi lo humour, unico antidoto alla depressione a cui potrebbe indurre il tema trattato e, fortunatamente, il consumato mestiere dei due divi evita derive troppo deprimenti. Lo script è però drammaticamente prevedibile, con Nicholson che fa l'arrabbiato e il matto (come al solito), mentre a Freeman (migliore del compare che si "diverte" un po' troppo) è cucito addosso un personaggio decisamente più flemmatico e riflessivo. La storia ha alti e bassi e vorrebbe mirare dritto al cuore, anche se mancano momenti realmente commoventi e l'intero progetto sa troppo di pensato a tavolino per sfruttare le caratteristiche dei due attori. Qualche perplessità la lascia anche il modo con il quale è raccontata l'imminenza della morte, laddove altri film mostrano contemporaneamente l'amarezza e l'ineluttabilità del momento, Non è mai troppo tardi la prende come mero spunto per permettere ai due protagonisti di farsi una scampagnata in giro per il mondo senza nemmeno troppi patemi.

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