sabato 9 dicembre 2017

"Le tre del mattino" di Gianrico Carofiglio

Sicuramente le azioni di marketing hanno influito molto nella scelta di questo libro; sono stato attratto dalla campagna pre-lancio su FB, dal titolo e dalla trama. Non conoscevo l'autore, anche se dopo la lettura ho scoperto che si tratta di un autore affermato.
E' una bella storia coinvolgente che ho letto immedesimandomi talvolta nella figura del padre (visto il mio attuale stato di genitore), talvolta nella figura del figlio (io stesso cresciuto negli anni della storia). Non una semplice storia tra padre e figlio, ma molto di più.
E' soprattutto la storia del protagonista Antonio al quale, quando era piccolo,  hanno diagnosticato un "disturbo" chiamato Epilessia. In realtà negli anni Settanta/Ottanta (questo è il periodo storico della storia) era vissuta come una vera e propria malattia e le persone come Antonio venivano emarginate, non tanto per la malattia ma perchè non si sapeva come gestirla, cosa fare e come aiutare quando si manifestavano "gli attacchi epilettici". Vengono descritti in modo analitico gli stati d'animo di questo ragazzo che vivendo il mondo dell'adolescenza  cresce insieme al suo "disturbo" e con i genitori separati (altra cosa rara per quegli anni).
Una cosa che mi ha turbato e mi ha riportato indietro negli anni è il tema del suicidio tra i ragazzi, un tema poco trattato ma molto importante; "qualche volta ho riflettuto su come deve essere suicidarsi"; un pensiero forte comune a molti ed io stesso mi ci sono rivisto. 
Ricordo quando un mio amico al primo anno della scuola superiore, una mattina, invece di andare a scuola è andato nei campi e li, in solitudine si è tolto la vita, con le stesse modalità del padre qualche anno prima. Si chiamava Francesco, era più piccolo di me di qualche anno e viveva nel mio stesso paese. Ci penso spesso anche se è un ricordo intimo e drammatico, che conservo nel mio cuore per rispetto, per paura, per timore...
Buona lettura

Il Libro
LE TRE DEL MATTINO (Einaudi)- Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È cosí che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull'orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature piú delicate, Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.

«E papà suonò da solo. Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall'aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto piú giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre. Quando finí, inseguendo il senso di ciò che aveva suonato in due scale conclusive e malinconiche, scoppiò un applauso pieno di simpatia. E anch'io applaudii e continuai a farlo finché non fui sicuro che mi avesse visto, perché cominciavo a capire che esistono gli equivoci e non volevo che ce ne fossero in quel momento».

L'autore
GIANRICO CAROFIGLIO ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha creato il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri. Per Einaudi ha scritto il racconto La doppia vita di Natalia Blum raccolto nell'antologia Crimini italiani (Stile libero 2008), Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (Stile libero 2013 e e Super ET 2014), Una mutevole verità (Stile libero 2014 e Super ET 2016, Premio Scerbanenco), La regola dell'equilibrio (Stile libero 2014 e Super ET 2016), Passeggeri notturni (Stile libero 2016 e Super ET 2017), L'estate fredda (Stile libero 2016) e Le tre del mattino (Stile libero 2017). Nel 2016 è stato insignito del Premio Vittorio De Sica per la letteratura e del Premio speciale alla carriera della XVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa.