tag:blogger.com,1999:blog-17405910238485930982024-03-14T04:33:44.805+01:00"IL FARO" di Dante D'AlfonsoDantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.comBlogger852125tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-7824909830425126052019-09-20T16:02:00.001+02:002019-09-20T16:02:05.321+02:00"OTTANTUNO (l'istante prima) di D.Savino e G.Cucciniello<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ISIU-Cj_Slk/XYTbzJMDzBI/AAAAAAAAFPI/a9mo_R4wlcwO74FZdvaXjkVXKH58icwhwCLcBGAsYHQ/s1600/Copertina-OTTANTUNO.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="433" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-ISIU-Cj_Slk/XYTbzJMDzBI/AAAAAAAAFPI/a9mo_R4wlcwO74FZdvaXjkVXKH58icwhwCLcBGAsYHQ/s400/Copertina-OTTANTUNO.jpg" width="271" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In libreria, difficilmente, avrei acquistato questo libro… Vediamo perché. Probabilmente il responsabile della libreria, vedendo la copertina, leggendo <i>"facilitazione nella sicurezza sul lavoro"</i> lo avrebbe inserito nello scaffale <i>"tecnico"</i> e difficilmente avrebbe attratto la mia attenzione non essendo direttamente coinvolto (<i>anche questa mia descrizione come vedremo è impropria)</i> in questa materia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma il nostro <i>"responsabile di libreria"</i> avrebbe fatto un errore in quanto il libro ha una doppia chiave di lettura: è anche un bellissimo <i><b>libro di narrativa</b></i>, adatto ad un pubblico più ampio, e sicuramente merita uno spazio anche su un altro scaffale della libreria.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'approccio che ho avuto inizialmente con questo libro è stato <i>"tiepido"</i>: conosco la tematica (di solito descritta sempre in maniera burocratica e tecnica), conosco e stimo uno degli autori e conosco il team de <b>"IFacilitatori"</b>; quindi il mio approccio (non mi vergogno di scriverlo) è stato più per rendermi conto dei contenuti del libro senza dargli un Valore…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mi sono creato un <i>"pregiudizio"</i>. Un grave errore. Il libro da subito si è dimostrato diverso da come lo immaginavo, tanto che dopo le prime due pagine mi sono fermato ed ho pensato: <i>"sto leggendo veramente un libro tecnico sulla L.81?".</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">me lo stavo chiedendo perché nel frattempo ero entrato nelle dinamiche della storia che racconta le dinamiche di una famiglia; meglio ancora di diverse generazioni di quella famiglia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I membri della famiglia sono: <i><b>Antonio </b>(1992) figlio, <b>Federico</b> (1970) ingegnere - padre, <b>Giuseppe</b> (1945-2004) geometra - nonno, <b>Antonio Benito</b> (1924-1991) operaio - bisnonno, <b>Giuseppe Vittorio</b> (1899-1938) operaio- trisavolo.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un racconto che attraversa circa 110 anni di storia; una storia di Persone e di lavoratori. Una storia che oltre a raccontare le vicende dei protagonisti in ambito lavorativo ed umano, racconta la storia di uno spaccato d'Italia in diverse regioni ed in diversi contesti storici, dal periodo monarchico per passare a quello fascista fino ad arrivare ai giorni nostri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro pone l'accento e l'attenzione ad una problematica importante, drammatica e terribilmente attuale <i><b>"le morti sul luogo di lavoro"</b></i> o meglio <b><i>"le morti durante la fase lavorativa"</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel libro più volte viene usato il termine <b><i><span style="color: #990000;">"l'istante prima"</span></i></b>; un termine fondamentale che scandisce i vari punti drammatici delle varie vicende raccontate; storie che partono sempre da <u>fatti di cronaca realmente accaduti.</u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel libro gli autori "lasciano la parola" ai vari protagonisti, che come ho scritto in precedenza, accompagnano il lettore nei vari periodi storici r<b><i>accontando la vita e la morte delle Persone.</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La morte di una Persona durante la fase lavorativa non è un semplice dato statistico, una percentuale, no. Gli autori ne danno un Valore Umano, una vita che si spegne per sempre…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro che dà sicuramente nozioni tecniche e legislative importanti, ma è un libro che farà molto riflettere e commuovere. Buona lettura…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><i>"Curiosa la vita, mi venne da pensare: uno scappa dalla guerra, cerca la vita altrove e la perde in quell'altrove. Vince sulle bombe e perde sul lavoro…" (p.43)</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>IL LIBRO</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>OTTANTUNO (ed Future Life) autori: DOMENICO SAVINO, GIADA CUCCINIELLO </b>- raccontare un'esperienza, ecco il vero obiettivo di questo libro. Il racconto è il metodo più antico che l'uomo conosca per tramandare da una generazione all'altra la conoscenza. I racconti sono evocativi, esplicativi, vanno all'essenza delle cose, attivano la fantasia, la creatività. Raccontare l'esperienza della facilitazione attraverso la voce dei personaggi che l'anno vissuta in prima persona. I loro nomi sono di fantasia, certo, ma le situazioni descritte, i tratti caratteriali, le dinamiche, le emozioni, le sensazioni, le riflessioni, sono stati da noi scelti tra le tante esperienze fatte sul campo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-76677949368740504042019-09-14T10:32:00.001+02:002019-09-14T10:32:32.832+02:00"VOLERE LA LUNA" di Richard Wiseman<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-PtkTFyxmdEU/XXylhLjZgrI/AAAAAAAAFOw/ggYzB9ykEe0mLJ09abkce3TMcrdr3WuwwCLcBGAsYHQ/s1600/volere-luna-wiseman-libro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="672" data-original-width="443" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-PtkTFyxmdEU/XXylhLjZgrI/AAAAAAAAFOw/ggYzB9ykEe0mLJ09abkce3TMcrdr3WuwwCLcBGAsYHQ/s400/volere-luna-wiseman-libro.jpg" width="262" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La lettura di questo libro inizia con una telefonata di fine luglio al mio amico <b>Massimo Barbieri:</b> <i>"Ciao Massimo, mi consiglieresti un libro da leggere in queste vacanze estive?"</i>. E Lui: <i>"certo Dante. Ti consiglio Volere La Luna; un libro molto interessante perché oltre a raccontare le missioni Apollo, le rilegge in chiave di management. Ti piacerà…".</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo suggerimento ha attirato la mia attenzione per due motivi: il primo perché sono stato sempre attratto dalle missioni spaziali (come la maggior parte delle persone della mia età, da piccolo, sognava di fare l'astronauta), ho letto libri e diversi film sul tema spaziale (Apollo 13, The first man, il coraggio di contare, ecc); in secondo luogo sono un appassionato di tecniche e metodi di management che prendono spunto da imprese di Grandi Uomini e "la corsa alla luna" li racchiude tutti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro inizia con un passaggio epico del discorso dell'allora Presidente degli Stati Uniti <b>John F.Kennedy</b>, era il 1962 - <i><span style="color: #0b5394;">"Abbiamo scelto di andare sulla Luna in questo decennio, non perché sarà facile, ma perché sarà difficile - perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e mettere alla prova il meglio delle nostre energie e capacità, perché questa è una sfida che siamo pronti a raccogliere e non siamo disposti a rimandare, una sfida che intendiamo vincere".</span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel libro si alternano racconti di fatti accaduti durante le missioni Apollo, storie di alcuni dei protagonisti che hanno lavorato "dietro le quinte", spunti di riflessione per la vita lavorativa e professionale e, di tanto in tanto, alcuni esercizi di logica che venivano proposti agli astronauti o aspiranti delle missioni Apollo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di spunti di riflessione, il libro ne offre molti, qui di seguito riporto <b>"le sette abitudini della persone di successo":</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>1) ogni cosa al suo posto…</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>2) dimezzare i tempi</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>3) arrivate dieci minuti prima</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>4) adottate una dieta a base di rospi</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>5) non prendete troppi impegni</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>6) schiacciate il pulsante "pausa"</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>7) siate onesti</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un passaggio finale riguarda un suggerimento che l'autore da a tutti noi e che è tratto dagli insegnamenti di Ben Fletcher (professore di psicologia) che spinge noi tutti alla pratica dello "Yoga mentale":</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- scardinare un'abitudine</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- entrate in contatto con il vostro clown interiore</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- di tutto un po'</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- viaggiate</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- incontrate un misterioso sconosciuto</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- rischiare tutto con un lancio di dadi</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro dedicato sia a chi è curioso della storia delle missioni spaziali, ma anche per chi attraverso la doppia chiave di lettura riesce a leggere tra le righe della propria vita professionale e personale. E' molto bello il capitolo introduttivo intitolato <b><i>"Decollo"</i></b> che non ho riportato sia perché troppo lungo sia per non rovinare il piacere della lettura. Di seguito trovate anche il link al trailer del film <b>"Apollo 11" </b>che narra la storia descritta nel libro e che uscirà nelle sale nei prossimi giorni. Buona lettura…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><b><i>Alla Luna. Grazie per averci aiutato a puntare lo sguardo in alto, pensare in grande e andare lontano.</i></b></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">IL LIBRO</span><br />
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px; margin-bottom: 10.5px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>VOLERE LA LUNA (ed Codice)</b> - 21 luglio 1969. Neil Armstrong è il primo uomo a posare i piedi sulla Luna. Ma <strong style="box-sizing: border-box;">cosa è davvero servito per raggiungere un obiettivo che ai più sembrava irraggiungibile? </strong></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Con questo libro Richard Wiseman offre non solo la storia affascinante dei mesi che hanno preceduto lo sbarco sulla Luna e degli uomini che ne sono stati protagonisti, ma anche un’inedita e affascinante analisi della cosiddetta “mentalità Apollo”,</span><strong style="box-sizing: border-box; font-family: Verdana, sans-serif;"> un approccio che può guidare la vita personale e professionale di ciascuno di noi. </strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Attraverso le interviste ai protagonisti di quegli anni, lo studio degli archivi della NASA e le ultime frontiere della psicologia,</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><strong style="box-sizing: border-box; font-family: Verdana, sans-serif;">Wiseman identifica i principi chiave che definiscono la “mentalità Apollo”</strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">. Scritto per chiunque voglia avviare un’impresa, cambiare lavoro o semplicemente vivere una vita più piena, questo libro aiuterà a raggiungere la propria, personale, luna.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>L'AUTORE</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px;">Richard Wiseman</strong><span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px;"> insegna Psicologia presso la </span><em style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px;">University of Hertfordshire</em><span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px;">. Ha al suo attivo numerosi articoli pubblicati su riviste accademiche. Ha condotto esperimenti su milioni di persone utilizzando la radio, la televisione (in particolare la BBC e alcuni popolarissimi programmi d’intrattenimento come </span><em style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px;">Good Morning America</em><span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 15px; line-height: 24px;">), i colleghi psicologi e se stesso. Le sue conoscenze lo hanno reso un abilissimo comunicatore: i suoi video su YouTube sono stati visti finora da oltre cinque milioni di persone e i suoi siti ricevono centinaia di visite ogni giorno.</span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>TRAILER DEL FILM "APOLLO 11"</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/tpLrp0SW8yg/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/tpLrp0SW8yg?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-53100478901438069532019-09-13T13:08:00.004+02:002019-09-13T13:08:31.392+02:00"GLI ERETICI" di A.Merlino, M.Bindi, E.Antonioni<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Yd5bZFqCqic/XXt3sPGZtiI/AAAAAAAAFOk/q6AAijBaed8HTyl_nNODgYxyt4SC6O9yACLcBGAsYHQ/s1600/gli%2Beretici.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="275" data-original-width="183" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-Yd5bZFqCqic/XXt3sPGZtiI/AAAAAAAAFOk/q6AAijBaed8HTyl_nNODgYxyt4SC6O9yACLcBGAsYHQ/s320/gli%2Beretici.jpg" width="212" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho ricevuto questo libro, <b>"GLI ERETICI"</b>, diversi mesi fa, ma non l'ho letto subito. E' rimasto nella mia libreria per un pò di tempo. Non so se ho fatto bene oppure ho fatto male. Scopriamolo insieme…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Prima di addentrarmi nel commento di questo testo è necessario fare un passo indietro nel tempo. Ho avuto il piacere di incrociare nella mia vita professionale ed associativa gli autori in anni e contesti diversi:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- <b>Andrea Merlino</b>: in qualità di coach in un progetto aziendale in McDonald's</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- <b>Elisa Antonioni</b>: nelle attività associative in AIDP Abruzzo e Molise</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- <b>Max Bindi</b>: in qualità di Facilitatore in un percorso professionale in White Bakery</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho avuto modo quindi di conoscerli e conoscere e sperimentare il metodo de <b>"<span style="color: red;">I F</span>acilitatori" </b>ancor prima di leggere il libro e non esserne in qualche modo influenzato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'esperienza con <b>"<span style="color: red;">I F</span>acilitatori" </b>è stata assolutamente positiva ed innovativa. Nonostante la conoscenza diretta dei tre facilitatori, è stata l'azienda a volermi far fare un percorso con loro ed a me ha fatto estremamente piacere anche se non sapevo bene in cosa consisteva; in realtà pensavo ad un "comune" percorso di coach indirizzato alla vendita. Non è stato così.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' iniziato un percorso fatto di incontri e riflessioni anche molto introspettive, in quanto è proprio scavando in noi stessi che arriviamo al cuore di noi stessi e del "problema", trovando poi insieme un percorso da seguire ed un obiettivo da raggiungere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mi ha fatto piacere leggere solo successivamente il libro, in quanto ho potuto ripercorrere, attraverso la narrazione della storia, alcuni passaggi vissuti in prima persona. Ho capito dal libro e dal mio percorso che necessario condividere il percorso con la proprietà dell'azienda o Direzione Generale, altrimenti si rischia (più che rischio è una certezza) di terminare il percorso pieni di energia e buoni propositi e ritrovarsi "soli" come all'inizio del cammino (anzi forse peggio, perché dopo il cammino si ha una consapevolezza in più…)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro, oltre ad essere una <b>"business novel"</b> è anche un quaderno di appunti dove ti tanto in tanto il lettore può scrivere negli appositi spazi riflessioni ed esercizi richiesti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro dedicato a chi vuole conoscere <b>"<span style="color: red;">I F</span>acilitatori"</b>, a chi pensa di intraprendere un percorso simile e non sa di cosa si tratta, ed a chi come me che ha vissuto l'esperienza e la ritrova nelle pagine di questa bella "business novel". Buona lettura…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>IL LIBRO</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>"GLI ERETICI" (Ed Future Life)</b> - <i>Raccontare un'esperienza, ecco il vero obiettivo di questo libro. Il racconto è il metodo più antico che l'uomo conosca per tramandare da una generazione all'altra la conoscenza. I racconti sono evocativi, esplicativi, vanno all'essenza delle cose, attivano la fantasia, la creatività. Raccontare l'esperienza della facilitazione attraverso la voce dei personaggi che l'hanno vissuta in prima persona. I loro nomi sono di fantasia, certo, ma le situazioni descritte, i tratti caratteriali, le dinamiche, le emozioni, le sensazioni, le riflessioni, sono stati da noi scelti tra le tante esperienze sul campo.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>GLI AUTORI</b></span></div>
<h2 class="dfd-title " style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-weight: 300; letter-spacing: 0.4px; line-height: 28px; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: justify; text-transform: inherit; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;">MAX BINDI</strong> – <span style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Facilita il lavoro in Team</span> –<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> <strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="mailto:max@ifacilitatori.com" style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">max@ifacilitatori.com</a></em></strong></span></span></span></div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: left; text-transform: inherit; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;"><span style="font-size: x-small;">Lavora con team in situazioni complesse, impegnative, di trasformazione. </span></span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;">Il suo percorso ha incrociato negli anni i più grandi esponenti della Crescita personale e professionale come Richard Bandler, Robert Dilts, Jeffrey Gitomer, Tim Koldijk, Roy Martina e lo ha portato a sviluppare un approccio orientato alla semplificazione e all’innovazione, portando in Italia nuove metodologie, strumenti e pratiche non convenzionali per affiancare persone e organizzazioni nell’ottenere risultati ambiziosi, più facilmente. </span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;">Certificato Master Practioner in PNL, Program Leader certificato Best Year Yet® e Teams to Results®, GTD ® Black Belt. La sua passione è la crescita personale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</h2>
<h2 class="dfd-title " style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-weight: 300; letter-spacing: 0.4px; line-height: 28px; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: justify; text-transform: inherit; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ANDREA MERLINO</strong> – <span style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Facilita il lavoro nel Profondo</span> –<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> <em style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="mailto:andrea@ifacilitatori.com" style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">andrea@ifacilitatori.com</a></strong></em></span></span></span></div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: left; text-transform: inherit; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;">Il suo approccio alla facilitazione si sviluppa da una prospettiva multidisciplinare integrando il pensiero manageriale di Senge, Hamel, Rifkin con tecniche di mindfulness e meditazione, imparando l’arte del coaching ontologico, sfiorando la filosofia orientale e, infine, ricercando il senso dell’esistenza attraverso il pensiero di Jung, Neumann, Hillman. </span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;">Applicando i principi della psicologia del profondo alla facilitazione e alla leadership ha elaborato e sperimentato la Leadership del Profondo e la Facilitazione del Profondo con cui aiutamo a riconoscere e gestire il grande potenziale che si trova nella zona meno conosciuta e consapevole dell’essere umano, fonte di un grande potenziale creativo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</h2>
<h2 class="dfd-title " style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-weight: 300; letter-spacing: 0.4px; line-height: 28px; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: justify; text-transform: inherit; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ELISA ANTONIONI</strong> – <span style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Facilita i Progetti di Sviluppo</span> –<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> <em style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="mailto:elisa@ifacilitatori.com" style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">elisa@ifacilitatori.com</a></strong></em></span></span></span></div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; max-width: 100%; padding: 0px; text-align: left; text-transform: inherit; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;">Da oltre vent’anni lavora con passione nel mondo della formazione, sviluppando la sua esperienza nella progettazione e nel coordinamento di progetti complessi. A segnare la crescita professionale negli ultimi dieci anni è l’adesione e la partecipazione attiva all’AIDP (Associazione per la Direzione del Personale) di cui è Consigliere nazionale e Vicepresidente del gruppo regionale Abruzzo e Molise. </span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small; font-style: inherit; font-variant: inherit; letter-spacing: inherit; line-height: inherit; text-transform: inherit;">È componente del Tavolo di Coordinamento Regionale “Relazioni Industriali, Formazione Professionale” di Confindustria Abruzzo. Ha svolto numerose attività di docenza/testimonianza in master e corsi universitari dell’Università degli Studi G. D’Annunzio, Facoltà di Scienze Manageriali e presso l’Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Scienze della Comunicazione.</span></div>
</h2>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">per maggiori informazioni su <b><span style="color: red;">IF</span>ACILITATORI</b> visitare il sito: <a href="http://www.ifacilitatori.com/">www.ifacilitatori.com</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-68999360801223615282019-07-26T15:55:00.000+02:002019-07-26T15:55:03.797+02:00"Dalle ore lavoro alle ore valore" di C.Bonasia e L.Di Giosaffatte<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nkarqKW9OvA/XTsGH37rK0I/AAAAAAAAFN4/2KGnpego63YlPi_mNGOK4VBCh9--G0SQwCLcBGAs/s1600/bonasia-giosafatte.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="630" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-nkarqKW9OvA/XTsGH37rK0I/AAAAAAAAFN4/2KGnpego63YlPi_mNGOK4VBCh9--G0SQwCLcBGAs/s400/bonasia-giosafatte.jpg" width="280" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'estate è il momento ideale per dedicarsi a letture come questa che vi sto proponendo; la mente è più libera (grazie alla bella stagione ed alle giornate di mare o all'aria aperta) e quindi più predisposta ad acquisire ed elaborare concetti importanti come quelli proposti nel libro <b>"Dalle ore lavoro alle ore Valore".</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro si divide in due macro aree:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- "il lavoro che verrà" a cura di C.Bonasia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- "il futuro del lavoro nell'economia che si trasforma…" a cura di L.Di Giosaffatte</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Uno dei concetti chiave è <b><i>"fare di più, con meno e meglio"</i></b>. Fare di più vuol dire "<i>sviluppare i ricavi</i>". Sembra banale, ma spesso il focus è più spostato sui costi; leggittimo farlo ma non basta. Sviluppare i ricavi vuol dire dedicare le giuste energie per capire dove sono gli spazi di crescita per l'azienda. "<i>..con meno.."</i> vuol dire ridurre i costi ma l'azione va fatta in parallelo a quella di aumentare i ricavi. <i>"…meglio"</i> vuol dire generare prodotti e servizi innovativi, di qualità eccellente che ci consentano di avere un futuro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Altro punto chiave lo troviamo nel capitolo <i><b>"il cambio delle regole del gioco dal novecento al XXI secolo". </b></i>sono accadute cose negli ultimi 15 anni che ci hanno dato la misura di un cambiamento rapido e inesorabile che sta avvenendo a nostro malgrado e che ci sta cambiando la vita. nel libro vengono riportati analizzandoli partendo dal significato delle parole; io per motivi di spazio e per non togliere il piacere della lettura mi limito ad elencarli:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- globalizzazione</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- iperfinanziarizzazione dell'economia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- dalle ore lavoro alle ore valore</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- da dipendenti a collaboratori</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- da settimana corta a connessi H24-7su7</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- da contratto a tempo indeterminato a precariato diffuso</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- il modello delle 4i</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- da manager a manager/leader/coach</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- dalla formazione all'apprendimento</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- l'evoluzione delle relazioni industriali e della contrattazione</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' un libro molto utile, quasi un "manuale" per chi opera nell'ambito HR, da tenere sempre a portata di mano, perché se ben utilizzato, interpretato e ricontestualizzato dal Manager, ne diventa un valido strumento di lavoro in grado di portare Valore nell'organizzazione di riferimento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro dedicato a vari lettori: i professionisti che operano nelle Risorse Umane, a chi è un manager di qualunque settore e permettetemi è anche rivolto ai genitori (come me) che guardano "oltre" per la formazione dei propri figli. Buona lettura…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><i>"Bisogna trovare nuove opportunità di business, sia cercando il nuovo, sia rileggendo il passato con occhi diversi" (C.Bonasia)</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>"DALLE ORE LAVORO ALLE ORE VALORE" (ed Rubbettino)</b> - Nel lavoro ancora oggi sembra che nella stragrande maggioranza delle situazioni, si continuino ad usare categorie di pensiero, idee e strumenti del secolo scorso che, forse, potevano funzionare in una situazione completamente diversa, ma che ormai sono inadeguati alla realtà che è cambiata e cambia con una rapidità impressionante. Da questa riflessione condivisa è nata l'idea di scrivere a quattro mani un libro, si spera diverso, che affronta e illustra le nuove idee sul lavoro che cambia, con la giusta attenzione su cosa fare e soprattutto su come fare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli autori</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>CLAUDIO BONASIA</b> - oltre 40 anni nell'area Risorse Umane, con esperienze manageriali imprenditoriali, di consulenza e associative. Docente universitario per circa 10 anni. Dal 2009 è consulente di direzione, coach ed esperto di sistemi di apprendimento innovativi</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>LUIGI DI GIOSAFFATTE</b> - è Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara. Già professore incaricato di Organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università G.D'Annunzio Chieti Pescara. Attualmente è professore a contratto di Strategie, leadership e risorse umane al corso di laurea in economia all'Università G.D'Annunzio Chieti Pescara.E' autore di numerose pubblicazioni e articoli specialistici in materia di Diritto d'Impresa, politica economica ed industriale e organizzazione aziendale. </span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-10476296112088740512019-07-10T21:33:00.004+02:002019-07-11T07:45:39.478+02:00"Ma è stupendo!" di Diego Passoni<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EiFBeYEQCfA/XSY8vqzOA9I/AAAAAAAAFNo/n4Qk6Ch-i3k0BUs7aZK4YI9IupV1OKKtACLcBGAs/s1600/maestupendo%2Bblogilfaro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="338" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-EiFBeYEQCfA/XSY8vqzOA9I/AAAAAAAAFNo/n4Qk6Ch-i3k0BUs7aZK4YI9IupV1OKKtACLcBGAs/s400/maestupendo%2Bblogilfaro.jpg" width="270" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Capita spesso, oggi, che il suggerimento di libri ci arrivi dai media o dai social. In questo caso più che un semplice consiglio è stato argomento trattato in radio, nella mia radio preferita. Radio Deejay; e il programma in questione è <b>"Pinocchio"</b>. L'autore lo avrete capito (e letto nell'oggetto) è <b>Diego Passoni</b>, uno dei conduttori della famosa trasmissione radiofonica insieme "Alla Pina e La Vale".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In questi anni ho avuto il piacere di apprezzare Diego sia come conduttore radiofonico ma soprattutto nelle sue riflessioni profonde che spesso condivide con gli ascoltatori. Ho appreso della pubblicazione del libro con piacere ed entusiasmo; interessato a leggerlo ma senza particolare fretta (infatti l'ho comprato subito ma letto solo qualche settimana fa) in quanto pensavo ad un libro indirizzato a chi non lo conosceva e che raccontava della sua storia che credevo di conoscere bene…mi sbagliavo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ho letto con sorpresa e coinvolgimento la narrazione della sua storia, tanto che, ad un certo punto ho chiuso il libro, ho preso una penna nera, ed ho ricominciato la lettura sottolinenando i passi che più mi colpivano e che in parte riflettevano la mia storia e la mia personalità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Tanti sono tratti comuni della mia vita con quelle del quasi coetaneo autore: anche io come lui ho vissuto i primi anni della mia vita in Brianza (lui a Monza io in un paese chiamato Sovico), i cartoni animati in tv, l'esperienza giovanile in azione cattolica ed una certa vocazione verso la vita ecclesiastica; vocazione che anche nel mio caso (per motivi diversi) accantonata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un tratto del libro che mi ha colpito, coinvolto e commosso, è la descrizione del suo rapporto con il padre… <i>"Non ci siamo mai troppo spiegati io e te… non hai mai finto di essere meglio di com'eri. Io di te conoscevo a memoria le forme e i lineamenti, avrei potuto disegnare a occhi chiusi il tuo ritratto, ma di chi eri davvero, non sapevo nulla. Sempre lontano. A lavorare."…"Cos'abbiamo avuto di solo nostro?"… "per il resto, per molto tempo ti ho messo da parte…di te mi sono persino vergognato, per quel tuo modo di esprimerti usando le bestemmie come punti e virgola…"</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Così come il papà di Diego anche il mio non ha avuto una vita semplice che non ho avuto il coraggio ed il tempo di farmela raccontare perché la vita ci ha allontanati quando io ero ancora troppo giovane e lui troppo grande e malato. <i>"se avessimo avuto più tempo, ti avrei chiesto di raccontarmi di quel tempo… oggi che il tempo per noi è finito rivedo le mie piccolezze, l'arroganza con cui ti ho giudicato, la sciatteria riservata al nostro rapporto…"</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il libro è anche una celebrazione dell'Amore, dell'Amicizia, del piacere di unire il lavoro alle relazioni con amici che ormai sono parte della famiglia come La Pina e La Vale, in comunione con il popolo degli ascoltatori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Allora caro Diego, ti ringrazio per questo libro, per averci raccontato la tua storia ed avermi fatto ripercorrere la mia. Ti saluto con una parola di gratitudine che ci hai insegnato: <b>"Pagoda".</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">nell'augurare a tutti voi una buona lettura vi trascrivo un passaggio del libro dedicato all'amore. Buona lettura</span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b><i>"Non ci si ama da soli. Ci si ama in mezzo agli altri. Ci si ama con il supporto degli altri. perché l'amore è qualcosa che facciamo accadere nella vita di tutti i giorni. Ci si ama nonostante ci sia chi non crede in noi, in quello che siamo, e nel modo in cui amiamo"</i></b></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>TRAMA DEL LIBRO</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px; text-align: justify;">Un romanzo di formazione contro i pregiudizi e gli stereotipi . </span><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px; text-align: justify;">Immagina di fare una scelta di vita radicale, di abbandonare famiglia, amici e sicurezze per seguire una vocazione coraggiosa e controcorrente. Immagina di capire improvvisamente di aver sbagliato tutto. immagina di tornare a casa e di scoprire che non sai più qual è il tuo posto nel mondo. </span><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px; text-align: justify;">Il protagonista di questa storia tutto questo non l'ha immaginato, l'ha vissuto in prima persona. Arrabbiato, spaventato, stordito, ha trovato la forza di non perdersi d'animo, la fiducia nel futuro, la consapevolezza che essere se stessi sia il più profondo atto d'amore nei propri confronti. E seguendo le sue peripezie, le sue esperienze, le sue contraddizioni, anche noi possiamo cominciare a guardare alle nostre giornate con occhi nuovi, imparando a dire, davanti a quello che la vita ci propone: ma è stupendo!</span></div>
<div>
<span style="color: #6d6d6d; font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>L'AUTORE</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong style="border: 0px; font-family: 'Open Sans', Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">DIEGO PASSONI - </strong><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;">Nasce a Monza nel 1976. Inizia la sua carriera come ballerino in televisione, finché un giorno si scopre VJ e inizia a lavorare a Gay tv, dove incontra La Pina. Da allora inizia a condividere con lei cuore e cervello, sviluppando un'intesa che li porterà a condurre fianco a fianco </span><em style="border: 0px; font-family: 'Open Sans', Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pinocchio</em><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;">, la seguitissima trasmissione in onda tutti i giorni su Radio Deejay. Fra le sue altre esperienze, è stato uno degli opinionisti del reality </span><em style="border: 0px; font-family: 'Open Sans', Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L'isola dei famosi</em><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;">, in onda su Rai2; ha condotto </span><em style="border: 0px; font-family: 'Open Sans', Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dimmi quando</em><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;"> su Deejay TV e, insieme ad Andrea Delogu, ha presentato la prima edizione del talent show </span><em style="border: 0px; font-family: 'Open Sans', Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dance Dance Dance</em><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;">in onda su Fox Life. </span><em style="border: 0px; font-family: 'Open Sans', Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ma è stupendo!</em><span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;"> è il suo primo libro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;">IL VIDEO</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/tItuUNkLCzc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/tItuUNkLCzc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 20px;"><br /></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-5591427455105909242019-01-13T11:36:00.002+01:002019-01-13T11:36:27.503+01:00"Nel nostro fuoco" di Maura Chiulli<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-QJkSIcgAkrM/XDsRhdnPxpI/AAAAAAAAFMA/HybmbtNle-As8OzsO8HKtmZ5EuWAZPfwQCLcBGAs/s1600/nel%2Bnostro%2Bfuoco.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="338" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-QJkSIcgAkrM/XDsRhdnPxpI/AAAAAAAAFMA/HybmbtNle-As8OzsO8HKtmZ5EuWAZPfwQCLcBGAs/s320/nel%2Bnostro%2Bfuoco.jpg" width="216" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' trascorso più di un anno dal mio ultimo commento ad un libro su questo blog. Sono stati mesi difficili che mi hanno distolto da una mia grande passione: la lettura. In questi difficili mesi ho provato a leggere, ma la mia mente era altrove e la lettura risultava sterile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il giorno di Natale ho deciso di dare una svolta ed ho deciso di riprendere la lettura e per farlo ho scelto l'ultimo libro di Maura Chiulli "Nel nostro fuoco". L'autrice è abruzzese ed ho avuto modo in passato di leggere ed apprezzare altri suoi romanzi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' una storia molto coinvolgente e passionale. Una storia che ruota attorno a tre personaggi che fanno parte della stessa famiglia: Tommaso, Elena e la loro figlia Nina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">la narrazione però ad un certo punto, secondo il mio punto di vista, prende tre strade differenti, descrivendo le singole storie dei protagonisti; che si scopriranno vittime di un passato che oggi torna a "chiedere il conto"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Buona lettura</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>NEL NOSTRO FUOCO (ed Hacca) </b>-<i>T</i></span><span style="background-color: white; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; widows: 1;"><i>ommaso ha un’idea precisa della vita: si sveglia sempre alla stessa ora, compie gesti ordinati, puliti. Ha, nelle mani, la misura degli spazi e del tempo. Disprezza il caos, o meglio lo teme, come tutto ciò che non può controllare. Poi l’incontro, improvviso, con una donna drago, che di notte si esibisce per strada sputando fuoco dalla bocca, e di giorno custodisce le sue paure. Serviranno, a quest’uomo che sembra diretto da una voce venuta dal passato, un coraggio nuovo e una dolorosa dimenticanza per provare a vivere una storia d’amore che non sembrava più possibile. Un rapporto, quello con Elena, che a poco a poco gli insegnerà una lingua in grado di nominare – per la prima volta – un’emotività delicata e generosa. Ma l’amore, talvolta, chiede un pegno. È così che arriva un inciampo, un guasto. Una figlia, Nina, che tradisce ogni loro aspettativa, che non cresce come gli altri bambini, che non parla, che pare assemblata coi pezzi peggiori del padre e della madre. “Nel nostro fuoco” è la storia di un’incapacità ad accudire, di una paternità difettosa. Di un alfabeto emotivo da costruire attraverso i segni nascosti nelle pieghe di gesti ripetuti e sguardi incantati. Ma è anche la storia di una salvezza, dell’amore che ci mette al riparo.</i></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-41073717564515359262017-12-09T10:49:00.000+01:002017-12-09T10:49:01.202+01:00"Le tre del mattino" di Gianrico Carofiglio<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-MpMCY-4wXUg/WiuwhfTXtZI/AAAAAAAAFLg/uB8JIDoCFHQExB6TUITuJFRKgylhpeLywCLcBGAs/s1600/letredelmattino.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="319" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-MpMCY-4wXUg/WiuwhfTXtZI/AAAAAAAAFLg/uB8JIDoCFHQExB6TUITuJFRKgylhpeLywCLcBGAs/s400/letredelmattino.jpg" width="255" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sicuramente le azioni di marketing hanno influito molto nella scelta di questo libro; sono stato attratto dalla campagna pre-lancio su FB, dal titolo e dalla trama. Non conoscevo l'autore, anche se dopo la lettura ho scoperto che si tratta di un autore affermato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' una bella storia coinvolgente che ho letto immedesimandomi talvolta nella figura del padre (visto il mio attuale stato di genitore), talvolta nella figura del figlio (io stesso cresciuto negli anni della storia). Non una semplice storia tra padre e figlio, ma molto di più.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' soprattutto la storia del protagonista <b>Antonio</b> al quale, quando era piccolo, hanno diagnosticato un <i>"disturbo"</i> chiamato <b>Epilessia.</b> In realtà negli anni Settanta/Ottanta (questo è il periodo storico della storia) era vissuta come una vera e propria malattia e le persone come Antonio venivano emarginate, non tanto per la malattia ma perchè non si sapeva come gestirla, cosa fare e come aiutare quando si manifestavano "gli attacchi epilettici". Vengono descritti in modo analitico gli stati d'animo di questo ragazzo che vivendo il mondo dell'adolescenza cresce insieme al suo <i>"disturbo"</i> e con i genitori separati (altra cosa rara per quegli anni).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una cosa che mi ha turbato e mi ha riportato indietro negli anni è il tema del <b>suicidio </b>tra i ragazzi, un tema poco trattato ma molto importante; <i>"qualche volta ho riflettuto su come deve essere suicidarsi"</i>; un pensiero forte comune a molti ed io stesso mi ci sono rivisto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ricordo quando un mio amico al primo anno della scuola superiore, una mattina, invece di andare a scuola è andato nei campi e li, in solitudine si è tolto la vita, con le stesse modalità del padre qualche anno prima. Si chiamava Francesco, era più piccolo di me di qualche anno e viveva nel mio stesso paese. Ci penso spesso anche se è un ricordo intimo e drammatico, che conservo nel mio cuore per rispetto, per paura, per timore...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Buona lettura</span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Il Libro</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>LE TRE DEL MATTINO</b> (Einaudi)- </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; text-align: justify;">Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È cosí che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull'orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature piú delicate, Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.</span></div>
<br style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; text-align: justify;"><i><span style="color: blue;">«E papà suonò da solo. Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall'aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto piú giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre. Quando finí, inseguendo il senso di ciò che aveva suonato in due scale conclusive e malinconiche, scoppiò un applauso pieno di simpatia. E anch'io applaudii e continuai a farlo finché non fui sicuro che mi avesse visto, perché cominciavo a capire che esistono gli equivoci e non volevo che ce ne fossero in quel momento».</span></i></span><div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>L'autore</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>GIANRICO CAROFIGLIO </b>- <span style="background-color: white; text-align: justify;">ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha creato il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri. Per Einaudi ha scritto il racconto </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">La doppia vita di Natalia Blum</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> raccolto nell'antologia </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">Crimini italiani</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> (Stile libero 2008), </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">Cocaina</i><span style="background-color: white; text-align: justify;">, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (Stile libero 2013 e e Super ET 2014), </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">Una mutevole verità</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> (Stile libero 2014 e Super ET 2016, Premio Scerbanenco), </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">La regola dell'equilibrio</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> (Stile libero 2014 e Super ET 2016), </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">Passeggeri notturni</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> (Stile libero 2016 e Super ET 2017), </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">L'estate fredda</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> (Stile libero 2016) e </span><i style="background-color: white; margin: 0px; text-align: justify;">Le tre del mattino</i><span style="background-color: white; text-align: justify;"> (Stile libero 2017). </span></span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; margin: 0px;">Nel 2016 è stato insignito del Premio Vittorio De Sica per la letteratura e del Premio speciale alla carriera della XVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa.</span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-15283562539107296712017-10-28T10:59:00.002+02:002017-10-28T10:59:42.751+02:00"Il potere della semplificazione" di Enrico Franzolin<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-yPApBjmv0P0/WfRG8Hyxa-I/AAAAAAAAFLQ/TJjm5VIwICwKOCY_6kY4Zx0WkWccf-rxgCLcBGAs/s1600/il-potere-della-semplificazione-137235.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="804" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-yPApBjmv0P0/WfRG8Hyxa-I/AAAAAAAAFLQ/TJjm5VIwICwKOCY_6kY4Zx0WkWccf-rxgCLcBGAs/s400/il-potere-della-semplificazione-137235.jpg" width="267" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La storia legata alla lettura di questo libro è singolare. Inizia con un consiglio su un libro da leggere e si trasforma nei mesi in un progetto lavorativo... Ma andiamo per ordine...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Prima dell'estate su consiglio di un amico compro il libro <b>"Il potere della semplificazione"</b> e come mi capita lo parcheggio sul comodino per dare precedenza a letture già iniziate. Contestualmente , attraverso linkedin ricevo un contatto ed un messaggio da parte dell'AD di <b>UNOX</b> che invita la ns azienda ad un approfondimento commerciale dei loro forni professionali. In tempi abbastanza rapidi li incontriamo ma la cosa bella è che durante l'incontro non parliamo di forni, loro core business, ma di un altro progetto molto interessante che stiamo sviluppando con grande curiosità. La cosa ancor più bella che durante l'ultima edizione di HOST ho avuto il piacere di conoscere e parlare con l'autore del libro e fondatore di <b>UNOX</b>, e, da bravo lettore mi sono fatto autografare una copia del libro :)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Finito il racconto veniamo al libro... Parla di semplificazione, e già dallo spessore del libro si capisce che l'autore è una persona concreta che ha fatto della semplificazione prima di tutto una filosofia di vita. Il libro è composto di sole 138 pagine che si lasciano leggere con fluidità, trasporto ed ispirazione. Ogni capitolo inizia con una citazione che non è lasciata al caso ma viene ripresa durante la descrizione del capitolo stesso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Franzolin racconta la sua vita professionale e quella di <b>UNOX</b>. Attraverso i racconti però si sofferma non tanto sul "cosa" ma sul "come" cioè sui metodi usati: parla del metodo "lean", dell'innovazione e su come le aziende debbano investire e non ostacolare con schemi predefiniti le menti creative.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro indirizzato a imprenditori, lavoratori ma soprattutto ai giovani come spunto di riflessione verso il futuro. Mi piacerebbe organizzare nella mia città una presentazione di questo libro per diffonderne il significato..chissà... per il momento vi auguro una buona lettura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><b>"Per innovare e semplificare occorre andare all'essenza del problema, oltre la complessità" - Enrico Franzolin</b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>IL POTERE DELLA SEMPLIFICAZIONE (ed guerini NEXT)</b> - </span><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">«Semplicità vuol dire arrivare all'essenza del problema. Ogni componente, ogni caratteristica che non è in linea con l'essenza, o che non crea valore per il cliente, deve essere eliminata.» «Secondo l'approccio lean, l'azienda è un grande sistema guidato dagli eventi. Il suo obiettivo è mettere le cose giuste al posto giusto nel momento giusto e in quantità opportune così da ottenere un flusso perfetto.» «Il segreto del successo sta nel concentrarsi sui dettagli - costantemente - non nel trovare una soluzione brillante una volta per tutte.» Seguendo questi e molti altri principi qui condivisi con il lettore, Enrico Franzolin è riuscito a trasformare una start-up di 3 persone in un'azienda di caratura internazionale capace di rivoluzionare, attraverso l'innovazione tecnologica, il proprio settore.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-size: 14px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-size: 14px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>ENRICO FRANZOLIN</b> - E' imprenditore e inventore. La sua azienda UNOX, è leader in termini di innovazione nel settore dei forni professionali. E' detentore di oltre 80 brevetti. I prodotti UNOX sono presenti in oltre 100 Paesi.</span></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-41183097865658631402017-08-11T11:56:00.002+02:002017-08-11T11:56:59.610+02:00"LA SPIA" di Paulo Coelho<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-zZZWMeJ18uk/WY1_XBE3tDI/AAAAAAAAFLA/YqSjAZg9niUGYO9dTzvl9ap16xCH5wWWACLcBGAs/s1600/laspia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="613" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-zZZWMeJ18uk/WY1_XBE3tDI/AAAAAAAAFLA/YqSjAZg9niUGYO9dTzvl9ap16xCH5wWWACLcBGAs/s400/laspia.jpg" width="245" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Paulo Coelho è un autore che ho letto con frequenza diversi anni fa, un pò meno negli ultimi periodi. Singolare come questo libro sia arrivato a me dopo diversi passaggi di mano, ad ogni passaggio una recensione positiva che hanno aumentato la mia curiosità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro che si ispira alla storia vera di <b>Mata Hari</b> (nome d'arte), personaggio vissuto nei primi del 900 che fece tanto parlare di se per le sue attività artistiche molto discusse e criticate per l'epoca. Attraverso la storia e le vicende vissute dalla protagonista, l'autore ci racconta della Parigi dell'ottocento e primi del novecento, la "Ville lumiere" con le sue trasformazioni urbanistiche, architettoniche e tecnologiche. Ci racconta di illustri personaggi (artisti, filosofi, scrittori) che hanno vissuto in quella città e che hanno incrociato la vita di <b>Mata Hari.</b> Ci racconta di usi e costumi di Germania e Olanda. Ci racconta infine del conflitto mondiale, di come è iniziato e di come è stato vissuto attraverso gli occhi della protagonista.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Mata Hari</b> è stata artefice e vittima del suo personaggio, con l'unica colpa di aver vissuto nel periodo della Prima Guerra Mondiale dove spesso si veniva accusati, processati e giustiziati senza prove certe. Quello che è avvenuto alla protagonista e che la storia a provato a posteriori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel libro <b>"LA SPIA"</b>, l'autore ci racconta la stessa storia vista da due punti di vista diversi: quello della protagonista e del suo avvocato ripercorsa in due lettere. La prima lettera scritta da <b>Mata Hari</b> indirizzata a sua figlia affidata però nelle mani dell'avvocato; la seconda scritta dal suo avvocato indirizzata alla sua assistita ma anche alla donna amata (un amore non corrisposto), forse mai pervenuta a destinazione... Buona lettura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><b><i>"La sua unica colpa: </i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><b><i>essere una donna libera" </i></b></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per maggiori approfondimenti sulla storia di Mata Hari: <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mata_Hari">https://it.wikipedia.org/wiki/Mata_Hari</a></span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Il libro</i></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292929; font-size: 14px; font-weight: 600 !important; text-align: justify;">LA SPIA (ed la nave di teseo) - </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292929; text-align: justify;">Mata Hari, la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo. </span><span style="background-color: white; color: #292929; text-align: justify;">Parigi, prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con fierezza la propria esecuzione. Le rimane un solo desiderio: che sua figlia sappia la verità; che la figlia, che lei non vedrà mai crescere, non creda ad altri che a sua madre. E così prende carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e controversa. Lei, che attende la fine a Saint Lazare, è Mata Hari, la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice degli uomini più ricchi e potenti del suo tempo, capace di diventarne cortigiana, amante e fidata confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie nelle donne e mogli della aristocrazia parigina. Lei è la donna dai molti nomi: Margaretha, il nome di battesimo; Mrs McLeod, come la chiamavano aJava; H2T, il nome in codice che i tedeschi le avevano dato in guerra. Il passato di Mata Hari è oscuro, il presente pericoloso: ha dedicato la sua vita alla libertà e al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della società. E ora sconta l'accusa infamante di spia. Ma la sua unica colpa è stata di essere una donna libera.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>L'autore</i></span><br />
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><span style="color: #292929;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><b>PAULO COELHO</b> -Prima di acquisire una notorietà internazionale e divenire un autore di best-seller mondiali, ha dovuto superare molti ostacoli. Durante l’adolescenza, ha subito la terapia degli elettroshock: accadde quando, tra il 1966 e il 1968, i genitori lo fecero ricoverare per tre volte in un ospedale psichiatrico, reputando un segno di pazzia il suo atteggiamento ribelle. </span></span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">A causa della frequentazione di alcuni ambienti artistici, venne incarcerato e sottoposto alla tortura fisica per presunte attività sovversive contro la dittatura brasiliana. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Più tardi, incontrò la rock star Raul Seixas e aderì al movimento hippie, vivendo quella che venne considerata l’età "dell’amore e della pace”, l’epoca di “sesso, droga e rock’n’roll”. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Insieme, tra il 1973 e il 1982, i due artisti composero circa 120 canzoni, che rivoluzionarono la musica pop in Brasile. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Hippie, giornalista, rock-star, attore, commediografo, regista teatrale e produttore televisivo; un insieme di attività che si interruppero nel 1982 durante un viaggio in Europa. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">A Dachau, e qualche tempo dopo ad Amsterdam, Paulo ebbe un incontro mistico con “J”, il suo futuro mentore, che lo convinse a percorrere il Cammino di Santiago de Compostela, un pellegrinaggio medievale la cui strada si snoda tra Francia e Spagna. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Nel 1986 Coelho percorse il Cammino di Santiago: fu lì che riabbracciò il cristianesimo, ritrovando quella fede che gli era stata trasmessa dai gesuiti durante il periodo della scuola. Egli avrebbe descritto questa esperienza nel suo primo libro, Il Cammino di Santiago, pubblicato nel 1987 e tradotto in Italia nel 2001 da Bompiani. </span></i></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><span style="color: #292929;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">L’anno successivo, uscì la sua seconda opera, L’Alchimista (pubblicata in Italia nel 1995 da Bompiani), quella che gli consentì di ottenere una fama mondiale. </span></span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Tra le altre sue opere troviamo Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (1996), Monte Cinque (1998), Manuale del guerriero della luce (1997), Veronika decide di morire (1999), Il diavolo e la signorina Prym (2000), Undici minuti (2003), Lo Zahir (2005), Sono come il fiume che scorre (2006), Henry Drummond, il dono supremo (2007), La strega di Portobello (2007), Brida (2008), Il vincitore è solo (2009), Amore (2010), Le Valchirie (2010), Aleph (2011), Il manoscritto ritrovato ad Accra (2012) e Adulterio (2014), tutte pubblicate da Bompiani. Nel 2016 pubblica con La nave di Teseo La spia. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Paulo Coelho ha ricevuto numerosi premi internazionali.</span></i></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 10px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><span style="color: #292929;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Dal 2002 è membro dell'Accademia Brasiliana delle Lettere. </span></span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Insieme con la moglie Christina Oiticica divide la sua vita tra Rio de Janeiro e l’Europa. </span><span style="background-color: white; color: #292929; font-size: 14px;">Fonte: dal sito ufficiale dell'autore</span></i></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-4884893923365727212017-08-07T14:30:00.000+02:002017-08-07T14:30:49.291+02:00Il diritto di contare - FILM<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-QXepYnmolho/WYhdDd1CdoI/AAAAAAAAFKw/PUkAy4xsh54aGmj-ZYSS2zIID79FyY9TgCLcBGAs/s1600/diritto%2Bdi%2Bcontare.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="420" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-QXepYnmolho/WYhdDd1CdoI/AAAAAAAAFKw/PUkAy4xsh54aGmj-ZYSS2zIID79FyY9TgCLcBGAs/s400/diritto%2Bdi%2Bcontare.jpg" width="266" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alcune volte il mondo cinematografico ci da la possibilità di conoscere storie di personaggi "minori" che però sono stati fondamentali nel progresso umano. E' quello che è successo vedendo il film <b>"Il diritto di contare"</b>. Un film sconvolgente e sorprendente sotto tanti punti di vista. Nella corsa allo spazio degli anni 60 mai avrei pensato che i calcoli delle traiettorie venissero fatti a mano, da un team di donne (di colore) che lavoravano per la NASA. Perchè è importante sottolineare <b>"donne di colore"</b>? Perchè fino a pochi decenni fa (oggi sembra un tempo remoto in realtà parliamo di circa 50 anni) nell'America della Libertà, nello Stato della Virginia vigeva la segregazione razziale, con tutte le differenze del caso tra persone bianche e persone di colore. La forza di questo film e di queste donne che sono vissute realmente è proprio questa: affermarsi sia come professioniste e sia come Persone. Durante il film ci sono tante scene che fanno riflettere, una però mi ha particolarmente colpito; ad abbattere la barriera della "diversità" non è stato un evento particolare, ma attraverso la competenza, il lavoro ed i risultati ottenuti da queste "donne di colore", l'uomo bianco ha capito che se voleva guardare oltre le stelle, doveva abbattere prima di tutto le barriere culturali ed i pregiudizi che vigevano. Buona visione.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="corpo" style="background-color: #eeeeee; box-sizing: border-box; color: #221f1f; font-family: "Helvetica Neue", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; letter-spacing: 0.5px; line-height: 25px; margin-top: 10px; padding: 0px 10px 0px 0px; text-align: justify;">
<b>IL FILM - <span style="font-size: 14px; letter-spacing: 1px; text-align: center;">Recensione di Marzia Gandolfi</span></b><span style="font-size: 14px; letter-spacing: 1px; text-align: center;"><b> </b>- </span>Nella Virginia segregazionista degli anni Sessanta, la legge non permette ai neri di vivere insieme ai bianchi. Uffici, toilette, mense, sale d'attesa, bus sono rigorosamente separati. Da una parte ci sono i bianchi, dall'altra ci sono i neri. La NASA, a Langley, non fa eccezione. I neri hanno i loro bagni, relegati in un'aerea dell'edificio lontano da tutto, bevono il loro caffè, sono considerati una forza lavoro flessibile di cui disporre a piacimento e sono disprezzati più o meno sottilmente. Reclutate dalla prestigiosa istituzione, Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson sono la brillante variabile che permette alla NASA di inviare un uomo in orbita e poi sulla Luna. Matematica, supervisore (senza esserlo ufficialmente) di un team di 'calcolatrici' afroamericane e aspirante ingegnere, si battono contro le discriminazioni (sono donne e sono nere), imponendosi poco a poco sull'arroganza di colleghi e superiori. Confinate nell'ala ovest dell'edificio, finiscono per abbattere le barriere razziali con grazia e competenza.</div>
<div class="corpo citazione mm-blocco-news" style="background-color: #eeeeee; border-left: 10px solid rgb(222, 17, 99); box-sizing: border-box; color: #221f1f; display: table; font-family: "Helvetica Neue", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; font-style: italic; letter-spacing: 0.5px; line-height: 25px; margin-bottom: 25px; margin-left: 30px; margin-top: 25px; padding: 5px 25px 0px 50px; text-align: justify;">
La qualità più grande del film di Theodore Melfi è quella di sfogliare una pagina sconosciuta della NASA. Pagina 'bianca' coniugata fino ad oggi al maschile. Se la storia, il contributo delle scienziate afroamericane alla conquista dello spazio, è una novità, la maniera di raccontarla è convenzionale ma non per questo meno appassionante. </div>
<div class="corpo" style="background-color: #eeeeee; box-sizing: border-box; color: #221f1f; font-family: "Helvetica Neue", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; letter-spacing: 0.5px; line-height: 25px; margin-top: 10px; padding: 0px 10px 0px 0px; text-align: justify;">
<em style="box-sizing: border-box;">Il diritto di contare</em> mette in scena efficacemente il razzismo e il sessismo ordinario dei bianchi, concentrandosi sui drammi silenziosi che muovono la Storia in avanti. Suscettibile di incontrare il favore di un largo pubblico, Melfi sa bene quando spingere l'emotività dislocando lo sguardo sul <em style="box-sizing: border-box;">romance</em> di Katherine e James, <em style="box-sizing: border-box;">Il diritto di contare</em> segue la storia dell'esplorazione spaziale americana attraverso lo sguardo di tre eroine intelligenti e ostinate che hanno cambiato alla loro maniera il mondo. Hanno doppiato la 'linea del colore', inviato John Glenn in orbita e Neil Armstro<span style="font-size: 18px;">ng sulla Luna...continua la lettura su www.mymovies.it </span></div>
<div class="corpo" style="background-color: #eeeeee; box-sizing: border-box; color: #221f1f; font-family: "Helvetica Neue", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; letter-spacing: 0.5px; line-height: 25px; margin-top: 10px; padding: 0px 10px 0px 0px; text-align: justify;">
<span style="font-size: 18px;">Guarda il trailer:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/LrM27IHgrpI/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/LrM27IHgrpI?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div class="corpo" style="background-color: #eeeeee; box-sizing: border-box; color: #221f1f; font-family: "Helvetica Neue", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; letter-spacing: 0.5px; line-height: 25px; margin-top: 10px; padding: 0px 10px 0px 0px; text-align: justify;">
<span style="font-size: 18px;"><br /></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-20817513296247192552017-07-25T08:09:00.001+02:002017-07-25T08:09:05.041+02:00"Le sorelle" di Claire Douglas<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-nafNaPvMsuY/WXbf_WmbEWI/AAAAAAAAFKg/pWs5oRa3AfUTEagKcTcogf_PszmjuIRsACLcBGAs/s1600/lesorelle.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="390" data-original-width="249" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-nafNaPvMsuY/WXbf_WmbEWI/AAAAAAAAFKg/pWs5oRa3AfUTEagKcTcogf_PszmjuIRsACLcBGAs/s400/lesorelle.jpg" width="255" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I libri giungono a noi per essere letti attraverso diversi percorsi: acquisto volontario, suggerimento da parte di amici e conoscenze, recensioni lette su riviste, online. Questo libro è arrivato tra le mie mani in modo diverso. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ero andato a trovare a casa un amico che lavora per una grande casa editrice. Come abitudine l'azienda offre la possibilità gratuitamente ai propri dipendenti di riportare a casa libri di vario genere; conoscendo la mia passione per la lettura mi dice "ho riportato dei libri, alcuni sono anteprime, prendi quello che vuoi…". la mia attenzione cade su due/tre titoli ed in particolare questo: inizialmente sono stato attratto dalla copertina ed il titolo, e, leggendo la seconda di copertina anche dalla trama. Il libro una volta tornato a casa è stato sul comodino diversi mesi in attesa della lettura ed in attesa che arrivasse il suo turno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro che ho letto velocemente, la trama è avvincente e la scrittura scorrevole. Nella storia </span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">vengono messe in campo le tipiche ossessioni e i sensi di colpa dei sopravvissuti e le strane quanto inspiegabili sintonie dei gemelli.</span></span></div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">Invidia, lussuria, avidità, menzogne..tutto ben mescolato. </span></div>
<span style="background-color: white;"><div style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">
I personaggi sono descritti abbastanza bene e sia la tensione che i colpi di scena non vengono a mancare. Il libro scorre bene e lascia il lettore incollato alle pagine, il finale però risulta sbrigativo. Buona lettura. </div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Vorrei avere più sorelle, così la partenza di una non lascerebbe un silenzio come questo" (Emily Dickinson)</span></i></b></div>
</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Il libro</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>LE SORELLE (Ed. Nord)</b> - Da oltre un anno, dalla maledetta notte in cui ha perso la vita la sua gemella Lucy, Abi fa di tutto per allontanare il dolore e per prendere le distanze da ciò che può ricordarle la sorella: ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici, si è trasferita in una nuova città. Eppure, quando incontra Bea, ha l’impressione che il destino le stia dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All’inizio è solo una sensazione; poi, però, sono arrivate le fotografie strappate, gli oggetti spariti dalla sua camera, l’uccello morto lasciato sul letto. Sono opera di Bea, folle di gelosia per la relazione del gemello? A volte, Abi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto…</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>L'autrice</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>CLAIRE DOUGLAS</b> - <i>è una giornalista che scrive da quindici anni si su quotidiani sia su riviste femminili. Tuttavia ha sempre coltivato la passione per la narrativa e il suo sogno di diventare scrittrice è diventato realtà con "Le sorelle", con cui si è aggiudicata il Marie ClaireDebut Novel Award. Attualmente vive a Barth col marito e due figli.</i></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-86349847242975835322017-07-18T15:37:00.002+02:002017-07-18T15:37:40.306+02:00IP... influenzare positivamente<a href="https://3.bp.blogspot.com/-MnpV2zhrwkI/WW4Ozvj4zRI/AAAAAAAAFKQ/XUblQMCg8P4mOuJX9HFwWne0ePt1CjqUACLcBGAs/s1600/b79fd880-5b23-4623-bdaf-de4af133e28d-original.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1600" height="213" src="https://3.bp.blogspot.com/-MnpV2zhrwkI/WW4Ozvj4zRI/AAAAAAAAFKQ/XUblQMCg8P4mOuJX9HFwWne0ePt1CjqUACLcBGAs/s320/b79fd880-5b23-4623-bdaf-de4af133e28d-original.jpeg" width="320" /></a><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><b><i>"Credo che la via migliore, per riuscire ad influenzare positivamente i nostri ragazzi, sia quella di parlare loro con il cuore, non nascondendo le nostre debolezze ma raccontando come sia stato possibile superarle con la passione per ciò che facciamo." (Giacomo Sintini)</i></b></span></span>Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-81584700203746605192017-06-29T13:22:00.001+02:002017-06-29T13:22:34.411+02:00"Mio fratello rincorre di dinosauri" di Giacomo Mazzariol<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Yns_R8F55KQ/WVTi7f8SC5I/AAAAAAAAFKA/3K45dG4Hry8WUnA93qjP1FCJhnsQxopPQCLcBGAs/s1600/miofratellorincorreidinosauri.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="571" data-original-width="364" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-Yns_R8F55KQ/WVTi7f8SC5I/AAAAAAAAFKA/3K45dG4Hry8WUnA93qjP1FCJhnsQxopPQCLcBGAs/s400/miofratellorincorreidinosauri.jpg" width="253" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Spesso i consigli su cosa leggere arrivano da più fonti: amici, riviste, web; in questo caso ho ascoltato qualche mese fa la trasmissione radiofonica "Deejay chiama Italia", Linus e Nicola stavano intervistando l'autore del libro <b>Giacomo Mazzariol.</b> Solo durante la lettura del libro scopro che era stato scritto più di un anno fa sollecitato dal successo del video <i>"The Simple Interview"</i> che ho visto solo dopo aver letto il libro (per chi non lo ha visto lo trovate qui di seguito).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro tratta il tema della <b>"Diversità"</b>, nel caso specifico di un bambino con la sindrome di Down. Già la "diversità"... Tutti siamo bravi in teoria ad accettarla, ci riempiamo la bocca di tanti commenti e teorie sull'apertura mentale. Facile fare esprimere giudizi sulle vite degli altri, ma come reagiamo noi quando la "diversità" bussa alla nostra porta?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'autore, <b>Giacomo Mazzariol,</b> un ragazzo come tanti, racconta come ha reagito lui quando, ancora bambino, ha conosciuto il significato dell'essere diversi, quando il suo fratellino era diverso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Giacomo non si nasconde dietro giustificazioni (anche accettabili che potrebbero concedersi ad un bambino), anzi ne mette in evidenza tutti i lati negativi. Descrive con minuziosa particolarità tutti i sentimenti di disprezzo verso questo fratello tanto diverso da lui, gli atteggiamenti e comportamenti lo hanno portato a rifiutare anche pubblicamente l'esistenza di un fratello in famiglia; tanto che alla domanda "quanti siete in famiglia?" lui rispondeva "5"...e non "6"; non veniva considerato il fratellino Giovanni, "colpevole" di essere nato con "un cromosoma in più".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' la mamma di Giacomo che ha per lui una spiegazione che le viene dal cuore <i><span style="color: #0b5394;">"...nella vita ci sono cose che si possono governare, altre che bisogna prendere come vengono. E' talmente più grande di noi, la vita. E' complessa, ed è misteriosa...L'unica cosa che si può scegliere è amare. Amare senza condizioni".</span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro scritto che ci farà indignare, sorridere ed amare Giovanni, Giacomo e tutta la famiglia. Una storia di una famiglia italiana che potrebbe (e forse lo è) la storia di tutti noi...Buona lettura</span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Scheda del libro</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI </b>- </span><i><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; text-align: justify;">Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Con </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">Mio fratello rincorre i dinosauri </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; text-align: justify;">Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere. </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif;">Insomma, è la storia di Giovanni, questa. Giovanni che ha tredici anni e un sorriso piú largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello a un barbone e scappa via; che ama i dinosauri e il rosso; che va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: «Mi sono sposato». Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l'altro i passanti si sciolgono e cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Giovanni che il tempo sono sempre venti minuti, mai piú di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche. Giovanni è mio fratello. E questa è anche la mia storia. Io di anni ne ho diciannove, mi chiamo Giacomo.</span></i></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Autore</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>GIACOMO MAZZARIOL</b> - </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; text-align: justify;"> è nato nel 1997 a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia. Nel marzo del 2015 ha caricato su YouTube un corto, </span><i style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">The Simple Interview</i><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; text-align: justify;">, girato assieme al fratello minore Giovanni, che ne è il protagonista. Giovanni ha la sindrome di Down. Il video ha avuto un'eco imprevedibile: i principali quotidiani gli hanno dedicato la prima pagina ed è stato commentato anche all'estero.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Il video - The Simple Interview</b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/0v8twxPsszY/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/0v8twxPsszY?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-44756004253249226822017-06-18T08:00:00.001+02:002017-06-18T08:00:06.601+02:00"L'Arminuta" di Donatella Di Pietrantonio<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-9lTRcO-7vVc/WUYWPcEEhbI/AAAAAAAAFJw/emUpc9BH-g0aUxtLPtzQy_pgfdXwZ86TACLcBGAs/s1600/larminuta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="190" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-9lTRcO-7vVc/WUYWPcEEhbI/AAAAAAAAFJw/emUpc9BH-g0aUxtLPtzQy_pgfdXwZ86TACLcBGAs/s400/larminuta.jpg" width="253" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per me gli autori ed i romanzi si dividono in due categorie: le scoperte e le conferme (poche volte si trasformano in delusioni). Ed è proprio quello che è accaduto con l'autrice <b>Donatella Di Pietrantonio </b>che ho avuto il piacere di scoprire e di leggere nel 2011 in occasione del suo primo romanzo <b><i>"Mia madre è un fiume"</i></b>, conferma avvenuta nel 2017 quando ho letto con grande apprezzamento il suo ultimo romanzo <i><b>"L'Arminuta".</b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'autrice, nel frattempo conosciuta ed apprezzata dalla critica letteraria italiana, si contraddistingue per il suo stile a volte "ruvido ed aspro" che serve per raccontare di una storia ambientata tanti anni fa (non è indicato il periodo, ma da alcuni riferimenti narrati dovrebbe essere la fine degli anni settanta), nell'entroterra abruzzese. Durante la narrazione della storia si trovano spesso espressioni dialettali che vogliono rimarcare un senso di appartenenza regionale; in un mio commento al primo romanzo avevo quasi criticato questo modo di scrivere in quanto ritenevo certe espressioni di difficile comprensione per un lettore di altre regioni (avevo suggerito di inserire una nota con traduzione) invece leggendo altri libri mi sono reso conto di quanto alcune espressioni rafforzino il discorso o la storia stessa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Una storia che letta ai giorni nostri può lasciarci perplessi ed esterrefatti, ma se chiudiamo gli occhi, ed immaginiamo certe realtà del ns Paese di qualche decennio fa, ci è facile riscontrare come la storia della protagonista può essere la storia di tanti ragazzi e ragazze vissute in quell'epoca; magari può essere la storia di qualche nostro nonno/a...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E' la storia di quattro donne, due hanno un nome e viene ripetuto spesso nel libro, delle altre due non viene indicato il nome di battesimo, quasi a non volerle identificare con un "nome proprio". C'è "l'arminuta" la ragazza che torna nella sua casa natale che è anche la narratrice di tutta la storia, c'è la "mamma naturale" una figura austera e distante che ha come priorità quella di nutrire la famiglia assicurando un pasto ed un tetto sopra la testa e solo successivamente il compito di crescere i figli, c'è la sorella Adriana spessissimo nominata e con la quale si creerà un bellissimo rapporto ed infine c'è la zia-mamma Adalgisa, una figura controversa ma sempre presente nella vita de "l'arminuta".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana, sans-serif;">Mentre leggevo il libro ed entravo sempre più nella storia, non mi sentivo un lettore ma uno "spettatore" che "guarda" ciò che accade all'interno di quella famiglia, di quella casa. Una presenza discreta. Una volta terminato il libro però ti rendi conto che le pagine sono terminate ma la storia delle quattro donne no, allora non ti resta altro che "interrompere l'osservazione", chiudere il libro e lasciare che la storia de "l'arminuta" vada avanti su pagine della storia non ancora scritte… Buona lettura e complimenti all'autrice.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Scheda del libro</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>L'ARMINUTA</b> (Einaudi) - </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">«Ero l'Arminuta, la ritornata. Parlavo un'altra lingua e non sapevo piú a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza». </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">– Ma la tua mamma qual è? – mi ha domandato scoraggiata. – Ne ho due. Una è tua madre. </span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con </span><i style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">L'Arminuta</i><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"> fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; font-size: 10px; text-align: justify;">.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>L'Autrice</i></span><br />
<b style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">Donatella Di Pietrantonio</b><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"> vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo </span><i style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">Mia madre è un fiume</i><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"> (Elliot 2011, Premio Tropea). Con </span><i style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">Bella mia</i><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"> (Elliot 2014) ha partecipato al Premio Strega. Per Einaudi ha pubblicato </span><i style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Verdana, sans-serif; margin: 0px; text-align: justify;">L'Arminuta</i><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"> (2017).</span>Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-2870790956607544112017-05-16T16:56:00.004+02:002017-05-23T17:56:03.814+02:00"FORZA E CORAGGIO" di Giacomo Sintini<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-h5T3ge7xes4/WRsTIrtYRUI/AAAAAAAAFJc/iRPbmFE_9dYuIvBqMFUj_gt7ctxYG8jQwCLcB/s1600/forza-e-coraggio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-h5T3ge7xes4/WRsTIrtYRUI/AAAAAAAAFJc/iRPbmFE_9dYuIvBqMFUj_gt7ctxYG8jQwCLcB/s320/forza-e-coraggio.jpg" width="208" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In generale mi ritengo un appassionato di sport. Amo le storie di atleti, squadre allenatori, ecc. Mi piacciono le storie che possono essere adattate alla vita quotidiana e lavorativa; attraverso queste storie spesso si trova la forza e la motivazione per superare gli ostacoli della vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Del mondo della pallavolo però so pochissimo, i miei ricordi si fermano al tempo di Lucchetta, Zorzi, Giani, ecc. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Grazie ad un evento organizzato da <i><b>AIDP Abruzzo e Molise</b></i> ho avuto il piacere di conoscere <b>Giacomo Sintini </b>(detto Jack), ed ascoltare attraverso il suo racconto, la sua storia...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E' la storia narrata nel libro <b>"Forza e Coraggio"</b>, di un uomo, un atleta, un marito, un padre. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E' la storia di chi, vivendo serenamente la propria vita, si ritrova in un "campo da gioco buio" a giocarsi la "partita della vita"contro un brutto male: <b>il cancro</b>. <i><span style="color: blue;">"...Com'è possibile che io fossi pieno di tumori senza essermene accorto? Quando si sono formati? Che cosa può averli causati? Sono queste le domande che mi tengono compagnia la notte..."</span></i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Una "partita" che ha affrontato come è abituato ad affrontare tutte le partite che di solito gioca in campo, con il "gioco di squadra". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ed ecco il suo team: il papà medico, la moglie, la famiglia, i medici, il personale infermieristico, ed ovviamente il mondo della pallavolo che non lo ha mai abbandonato...<i><span style="color: #0b5394;">"</span><span style="color: blue;">Non era scontato che la mia famiglia facesse squadra in modo così coeso e che imparasse a muoversi con un'intesa così perfetta, per permettermi di buttare a terra la palla.Non era scontato che riuscissimo a non cadere nella disperazione. Lo sport mi ha insegnato a non abbattermi nelle difficoltà, e tutti hanno sposato questo punto di vista..."</span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non è la "semplice" storia di chi ha vinto su una terribile malattia (che poi tanto semplice non è), è la storia di chi ha saputo giocare, affidandosi al prossimo ed alla Fede in Dio; è la storia di chi è tornato alla vita, ad una nuova vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Buona lettura.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><i>"...Mi piacerebbe che ci fosse in giro meno ignoranza: io per primo ero convinto che fosse il cancro a far cadere i capelli. Invece sono le cure. Chi va in giro senza capelli dovrebbe essere visto come un guerriero, non come un morto che cammina".</i></b></span></div>
</div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Scheda del libro</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>FORZA E CORAGGIO</b> - </span><span style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A trentadue anni Giacomo Sintini, detto Jack, è un campione di pallavolo. Ha vinto uno Scudetto e una medaglia d'oro agli Europei con la maglia della Nazionale. La sua carriera è in ascesa. È sposato con la donna che ama ed è da poco diventato papà. Un giorno un dolore alla schiena lo costringe a interrompere gli allenamenti. Ci vogliono mesi e decine di analisi per diagnosticargli quello che lui, ormai, immagina: "Nel buio, da solo, lo confesso a me stesso. Scandisco mentalmente la parola: tu-mo-re. È un dolore cupo, profondo. È nascosto, in un punto dove i miei occhi non possono arrivare". Un linfoma maligno, molto aggressivo. Giacomo comincia in quel momento la sua lotta: per la vita, ma anche per rimanere se stesso e non farsi rubare tutto (la serenità, i sogni) dalla malattia. La combatte con gli strumenti che gli ha dato lo sport: la capacità di fare squadra con i medici e con la famiglia e una forza e una determinazione incrollabili. Dopo un durissimo ciclo di cure e un'infezione che gli fa rischiare la vita, riesce a guarire. A lui, però, non basta: vuole tornare a giocare. "Sono circondato da amore, ma è dura. Nessuno ti dice che Lazzaro per alzarsi e camminare ci ha messo settimane, se non mesi." Con i capelli ormai quasi ricresciuti, Giacomo rientra a far parte di una delle squadre più forti al mondo, il Trentino Volley. Come nel più incredibile dei film, poco prima della finale Scudetto il palleggiatore titolare si infortuna. Tocca a Jack entrare in campo...</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>L'autore</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>GIACOMO SINTINI</b> - </span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>(Lugo di Romagna, 1979) è un pallavolista. Dai promettenti esordi nel Ravenna ha poi giocato per le squadre di serie A1 più forti in Italia e nel mondo (oltre al Trentino Volley, la Lube Macerata e la RPA Perugia). Medaglia d'oro alla Coppa Italia e alla Supercoppa italiana, alla Coppa del mondo per club e alla Coppa CEV, per due volte campione d'Italia (2006 e 2013), Sintini vanta ben settantasette presenze nella Nazionale azzurra. Nel 2013 è stato premiato come miglior palleggiatore della finale Scudetto, gara che ha consacrato il suo ritorno in campo. </i></span></span><i style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;">Ha fondato l'Associazione Giacomo Sintini, che raccoglie fondi per sostenere la ricerca medica contro leucemie e linfomi e per l'assistenza in campo oncoematologico.</i></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-34121125728056193442017-04-10T08:37:00.003+02:002017-04-10T08:37:35.038+02:00"IL LEADER CALMO" di Carlo Ancelotti<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-wu8PlOOxVgg/WOsnq27zJsI/AAAAAAAAFJI/2Ov6TYXRTZ8CILE7_lq3O3nbxVfI0i7fgCLcB/s1600/LEADER%2BCALMO.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-wu8PlOOxVgg/WOsnq27zJsI/AAAAAAAAFJI/2Ov6TYXRTZ8CILE7_lq3O3nbxVfI0i7fgCLcB/s400/LEADER%2BCALMO.png" width="268" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da diversi decenni ormai, il mondo del lavoro e delle aziende prende spunto dal mondo dello sport in quanto le dinamiche sportive si accostano bene ad alcune dinamiche aziendali soprattutto quelle legate al "teambulding" e nel commerciale le sfide ed il raggiungimento degli obiettivi; tanti altri sono i campi di applicazione. Atleti, allenatori, giornalisti, ecc vengono chiamati nelle conferenze aziendali (anche ben pagati) per dare la loro testimonianza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da qualche decennio anche il mondo dello sport, in particolare il calcio prende spunto dal mondo delle aziende per trovare applicazione nell'organizzazione delle società calcistiche. Ecco allora che si inizia a parlare di budget, conto economico, ristorno degli investimenti, diversificazione , addirittura quotazioni in borsa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una volta, in entrambi i mondi, quello calcistico e quello aziendale, si dava molta importanza al "settore giovanile", ai nuovi assunti, dando loro la giusta formazione ed il giusto tempo per assimilare: concetti e competenze nel lavoro, tecnica e gioco di squadra nel calcio. Oggi però il "tempo è denaro" e non si è più disposti ad e spettare; tutto viene accelerato, intensificato, esasperato. "Tutto e subito" è il motto di alcuni AD e presidenti delle società; si cercano manager ed allenatori capaci, in massimo due anni, a raggiungere obiettivi stabiliti dalla società o consiglio di amministrazione. Poche volte ci si riesce, il tutto però a forte scapito del gruppo, degli atleti (lavoratori) e dell'azienda (società sportiva) stessa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In questo clima frenetico, c'è chi con il suo atteggiamento e stile calmo ha saputo farsi apprezzare e vincere più di tanti altri, un allenatore di calcio: <b>Carlo Ancelotti.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho terminato da poco la lettura del suo libro <b>"Il leader calmo"</b>, una bella lettura che mi ha consigliato il mio amico Massimo Barbieri, e che a mia volta consiglio vivamente sia a chi opera nelle aziende, sia a chi opera nello sport.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una lettura meditativa e riflessiva proprio come nello stile di Ancelotti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro, scritto con il supporto di <b>C.Brady e M.Forde</b>, si divide in dieci temi principali: esperienze, la cultura, la gerarchia, il talento, il luogo di lavoro, la responsabilità, il prodotto, i dati, la crescita, i valori. Ogni argomento è accompagnato da una scheda riepilogativa "riepilogando" e la testimonianza di chi ha avuto modo di entrare in contatto con Carlo Ancelotti: giocatori, presidenti, allenatori avversari, giornalisti, ecc.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un libro che restituisce ai due mondi, calcistico ed aziendale, la giusta visione e la giusta priorità: le Persone. Senza di esse, la loro motivazione ed il giusto allenamento non si vince, non si raggiungono gli obiettivi e non si fa business…Buona lettura. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #274e13; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><b><i>"Tutti abbiamo voglia di vincere, ma non tutti abbiamo voglia di preparare una vittoria" (Bill Parcells)</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il libro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>IL LEADER CALMO</b> - </span><span style="background-color: white; color: #222222; line-height: 23px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Carlo Ancelotti è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. La sua bacheca parla di uno Scudetto, due Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe Uefa, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia con il Milan; di una Premier League con il Chelsea, una Ligue 1 con il Paris Saint-Germain, di una Liga e soprattutto della sospiratissima Décima Champions League vinta con il Real Madrid.Eppure il suo stile è sempre stato improntato all’autoironia, alla signorilità e al fair play, lontano dagli eccessi teatrali, isterici o guerreschi di molti colleghi. Ancelotti è un leader calmo e in questo libro apre le porte del suo spogliatoio per rivelarci i suoi segreti: cosa significa che il gruppo di lavoro e il club devono essere concepiti come una famiglia? Quali sono i primi passi da fare in una nuova realtà all’estero? Come si sceglie il capitano della squadra, come si gestiscono i leader carismatici e i fuoriclasse, le pressioni della dirigenza e quelle dei tifosi, i trionfi e le sconfitte? «Un leader non dovrebbe mai aver bisogno di usare il pugno di ferro. L’autorità dovrebbe essere il risultato della stima e della fiducia» sostiene Ancelotti. E di certo, con i suoi metodi, ha conquistato quella di una star globale come Cristiano Ronaldo, di un guerriero come Zlatan Ibrahimovic, di campioni come Paolo Maldini e Alessandro Nesta, di avversari come Sir Alex Ferguson e di un capo come Adriano Galliani, che intervengono nel libro per raccontare il loro Carlo. Scritto a sei mani con l’esperto di management Chris Brady e con il suo ex collaboratore Mike Forde, Il leader calmo è un memoir ricco di episodi inediti e allo stesso tempo un manuale semplice e ricco di spunti, rivolto non solo agli appassionati di calcio ma a chiunque si trovi quotidianamente a guidare o a lavorare in un gruppo.</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'autore</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>CARLO ANCELOTTI</b> - </span><span style="background-color: white; color: #222222; line-height: 22px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>è nato a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, nel 1959. Ha giocato nel Parma, nella Roma e nel Milan. Dopo essere stato viceallenatore della Nazionale italiana al fianco di Arrigo Sacchi ha allenato la Reggiana, il Parma, la Juventus, il Milan, il Chelsea, il Paris Saint-Germain e il Real Madrid. Dal 1° luglio 2016 è passato alla guida del Bayern Monaco. Condivide con Bob Paisley il record di tre Champions League vinte. Per Rizzoli ha pubblicato Preferisco la Coppa (2009), scritto con Alessandro Alciato, e Il mio Albero di Natale (2013), a cura di Giorgio Ciaschini.</i></span></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-31543583961393753972017-02-05T18:53:00.001+01:002017-02-05T18:53:29.297+01:00"NETWORKING & LAVORO - Come valorizzare le relazioni professionali" di Marco Vigini<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-I0TFfJf3rPg/WJdmal_RaxI/AAAAAAAAFI0/U1pRMXJT0kwnNc7xqthGfbh6FTarRJvjwCLcB/s1600/networking%2Bcopertina002.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-I0TFfJf3rPg/WJdmal_RaxI/AAAAAAAAFI0/U1pRMXJT0kwnNc7xqthGfbh6FTarRJvjwCLcB/s400/networking%2Bcopertina002.jpg" width="270" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il
motto di questo libro si potrebbe riassumere in questa frase: <i><b>“Non è mai troppo
tardi per avere una vita professionale ricca e felice”</b></i>. Infatti in un momento
può accadere ciò che non si sperava potesse avvenire in una vita. La
maggioranza di noi tende a guardare lontano e a cercare chissà dove le proprie
felicità, anche lavorative. In realtà la vera magia è cercare in noi la
scintilla che è pronta ad accendersi in ogni momento ed alimentarla anche e
soprattutto attraverso le relazioni il <b>“networking”</b>. Se ci riflettiamo è una
pratica che facciamo tutti i giorni: per fare business, trovare amici,
viaggiare, ecc. A livello lavorativo il networking è utile per : fare il
proprio lavoro, per avere informazioni, per farsi conoscere, per cercare
lavoro. Potremmo definire il NW dicendo che è “<i><b>un inesauribile impegno a
costruire relazioni vere, ricche e durature”.</b></i> Il segreto di un NW ottimale è
prima di tutto scoprire cosa poter fare per qualcun altro. Si tratta di un
atteggiamento mentale di apertura e non un atteggiamento che deve per forza
portare ad una conclusione. Fare NW non si traduce in una richiesta di lavoro.
Il testo si presenta come un utile strumento per tutti coloro che sono alla
ricerca di nuove opportunità professionali ed avranno la possibilità di
raccoglierle in modo autonomo utilizzando strategie positive del NW. Buona
lettura.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>SCHEDA DEL LIBRO</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="mso-bidi-font-family: Verdana;"><span style="color: #0b5394;">Il libro presenta il networking come un
nuovo paradigma del mercato del lavoro grazie a una metodologia scientifi ca,
rigorosa e innovativa. Il tema viene affrontato attraverso testimonianze ed
esperienze sul campo, per trasmettere al lettore strumenti utili e facili da
usare, in grado di rafforzare e ampliare la rete di relazioni, anche attraverso
un uso consapevole e strategico di LinkedIn, che diventa il "braccio
armato" del networking. Il networking trova quindi, in questo volume, la
dignità di una vera e propria competenza manageriale sempre più strategica in
un mercato del lavoro che sta vivendo un'evoluzione straordinariamente veloce,
anche grazie alla rivoluzione digital cui stiamo assistendo.</span></span><o:p></o:p></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>L’AUTORE</b><o:p></o:p></span></div>
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Marco Vigini - <i>Laurea in giurisprudenza,
master in analisi transazionale e diploma di counselor. Vanta un'esperienza di
oltre 21 anni nella direzione delle risorse umane.Gli ultimi 8 anni li ha
sviluppati nella consulenza HR sia nella gestione del business della selezione
permanente sia nello sviluppo di progetti di employability nell'ambito dello
strumento del networking. Responsabile nazionale presso Orienta della business
line della selezione permanente, è anche consulente presso Eupragma su
tematiche riguardanti il benessere e il cambiamento organizzativo. </i></span><o:p></o:p></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-67424620292065867052017-01-29T08:51:00.003+01:002017-01-29T08:52:56.337+01:00"NARCISELFIE- il narcisismo esponenziale dell'epoca digitale" di S.Greco, S.Valota<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Dobbiamo proprio prenderne atto: viviamo ormai in un’epoca in cui il narcisismo <table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-59mVnhF0Bgc/WI2dutZhWjI/AAAAAAAAFIg/_753fgVQR18EysawemEnGGQ4eVU-sRiLgCLcB/s1600/narciselfie_bw3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-59mVnhF0Bgc/WI2dutZhWjI/AAAAAAAAFIg/_753fgVQR18EysawemEnGGQ4eVU-sRiLgCLcB/s400/narciselfie_bw3.jpg" width="253" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copertina:"narciso" opera di M.Prenna</td></tr>
</tbody></table>
riguarda da
vicino ognuno di noi. Ostentare se stessi è diventato una condizione “normale” della nostra
esistenza nell’era digitale. Chi più, chi meno, certamente. Ma, con le nuove tecnologie, siamo tutti
impegnati a esibirci per celebrare il nostro Ego come mai prima nella storia.</span><br />
<div>
<div class="column">
<span style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: 12pt; font-style: italic; text-align: justify;">Narciselfie: </span><span style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">un neologismo apparso di recente nel web e che simbolicamente richiama questo
atteggiamento di continua spettacolarizzazione del proprio Io in chiave </span><span style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: 12pt; font-style: italic; text-align: justify;">social </span><span style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">e digitale.</span><br />
<span style="font-size: 12pt;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;">Non soltanto persone, ma anche istituzioni e governi manifestano il loro narcisismo esponenziale.
Perché </span><span style="font-size: 12pt; font-style: italic;">Narciselfie </span><span style="font-size: 12pt;">è uno dei tratti distintivi del nostro tempo.</span></span></span></div>
<span style="font-size: 12pt;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;">Questo libro ha il pregio di approfondirlo in modo sistematico, esplorandone ogni sfumatura
psicologica e sociale. Giocando anche a romanzarlo con racconti brevi, per descrivere con
leggerezza fatti di vita vissuta. O che potrebbero accadere domani</span>…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="column">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>COMMENTO
</b></span></span></div>
<span style="color: #0b5394; font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Narciso è tornato, più bello che mai. E vive nelle persone come nelle organizzazioni. Ognuno si
specchia nel suo dispositivo digitale e non può fare a meno di </span><span style="font-size: 12pt; font-style: italic;">farsi un selfie. </span></span><span style="color: #0b5394; font-family: verdana, sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Essere e apparire ormai coincidono. Le facce diventano facciate. L’essere sempre connessi facilita il
culto della propria immagine.</span><br />
<span style="font-size: 12pt;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><span style="color: #0b5394; font-family: "verdana" , sans-serif;">Benvenuti nel mondo del Narciselfie!
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="column">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>AUTORI
</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Stefano Greco (Roma, 1967) psicologo, saggista, consulente per lo sviluppo delle organizzazioni e
formatore. Ha pubblicato con Franco Angeli Editore e la Piccola Biblioteca d’Impresa INAZ.
</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Silvio Valota (Milano, 1949) formatore, pittore e scrittore, con romanzi, racconti (disponibili su
amazon.it) e testi manageriali (Franco Angeli Editore e San Paolo Edizioni). </i></span></span></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-84612143516521625312017-01-02T18:06:00.004+01:002017-01-02T18:21:52.596+01:00"L'arte del piacere e di piacermi" di Salvatore Valenti<div style="text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-067UoKqshXU/WGqL6CM-WoI/AAAAAAAAFIQ/L_k_iQ7Q-eMAUoPMkzqxk1QvhPVQycrEACLcB/s1600/salvatore%2Bvalenti002.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-067UoKqshXU/WGqL6CM-WoI/AAAAAAAAFIQ/L_k_iQ7Q-eMAUoPMkzqxk1QvhPVQycrEACLcB/s320/salvatore%2Bvalenti002.jpg" width="229" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Leggere è abbastanza semplice, si è li come gli spettatori di un film, dove per certi versi è facile fare commenti e critiche. Differente è mettersi nei panni del protagonista del film, in questo caso l'autore del libro; soprattutto quando, l'autore in questione non è un professionista della scrittura ma un uomo come noi che si è cimentato con la scrittura di questo suo primo libro. Scrittura e meditazione che lo hanno accompagnato per sei anni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Quando si decide di scrivere un libro ci si espone al pubblico ed al suo giudizio, e per fare questo ci vuole coraggio. Ecco perchè, appena saputo della pubblicazione mi sono complimentato con lui ancor prima di averlo letto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Salvatore Valenti </b>è il collega di lavoro, il vicino di casa, il compagno della squadra di calcio, insomma è una persona come tutti noi, ed è per questo che ha voluto scrivere la sua storia perché attraverso il suo racconto ognuno di noi può rivedersi e rendersi conto che certe problematiche si possono affrontare e superare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Già perché il libro <b>"L'arte del piacere e di piacermi"</b> tratta di due argomenti difficili e che spaventano: mobbing e depressione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'autore li affronta a suo modo, guardando i problemi in faccia e con l'aiuto delle persone che da sempre lo accompagnano nella vita: la sua Famiglia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Una storia che inizia in Sicilia e che, come spesso accade alle famiglie del meridione si sposta al nord Italia per opportunità lavorative. Per Salvatore e la sua famiglia però questa non diventa una costrizione, anzi, per sua natura di persona solare, si inserisce nel tessuto sociale della nuova città fino ad esserne parte integrante. Lavoro e soddisfazioni professionali lo gratificano fino però a trovarsi in una spirale sconosciuta e che inizialmente non è in grado di vedere e gestire, perché il suo avversario è invisibile e vigliacco: il mobbing. Per sua natura il mobbing è invisibile e difficile da provare nel mondo "reale" e questo provoca nella vittima (il termine è corretto) insicurezza e depressione che in casi più gravi porta alla morte… non per il protagonista del libro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Tante analogie e similitudini con la mia vita, essendo l'autore un mio coetaneo ed avendo vissuto eventi professionali (nel bene e nel male) simili.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un libro scritto volutamente in prima persona al fine di far immergere il lettore nella storia e nella vita del protagonista. Attraverso le descrizioni attente e puntuali si possono immaginare i paesaggi della Sicilia così come quelli della Lombardia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">un viaggio tra due regioni, ma anche un viaggio nei quaranta anni della sua vita vissuta tra gioie, delusioni e l'amore…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Buona lettura a tutti e grazie Salvatore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b>"…Continuo a pensare e credere che piacersi sia un'arte ed io mi piaccio per come sono e per quello che ho fatto fino ad oggi, fino ai miei primi quarant'anni… e se è vero che dopo i quarant'anni si vive una nuova vita, sono pronto!"</b></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">SCHEDA DEL LIBRO</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>"L'arte di piacermi"</b>… Un titolo che esprime già da sé la mia personalità e il significato ultimo di questa mia storia di vita. Ho sempre pensato che piacersi sia il primo passo per piacere agli altri e per vivere più serenamente, affrontando con spirito combattivo le difficoltà. Credo che piacersi sia una vera e propria arte, un lavoro interiore lungo e faticoso che vale la pena di essere svolto. racconterò gioie e traguardi professionali come l'apertura della mia pizzeria, così come cadute e insuccessi. Anche se è stata dura superare le difficoltà sono fiero di poterne parlare ora con serenità, consapevole di aver lottato e di esserne uscito più forte di prima.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Libro ordinabile su: </span><a href="http://ww4.photocity.it/Vetrina/DettaglioOpera.aspx?versione=22900&formato=11893">http://ww4.photocity.it/Vetrina/DettaglioOpera.aspx?versione=22900&formato=11893</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'AUTORE</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Salvatore Valenti </b>- <i>nato a Gattinara (VC) nel 1972 ed ha vissuto tutta la sua infanzia in Sicilia, a Caronia (ME) fino ai 23 anni quando si è trasferito a Cologno Monzese (MI) dove vive attualmente. Da oltre venti anni lavora nel campo della ristorazione e tra gli hobbies c'è la scrittura. "L'arte di piacermi" è il suo primo libro. </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-13850347683507855662016-12-25T09:18:00.003+01:002016-12-25T09:18:46.945+01:00"Se mi vuoi bene" di Fausto Brizzi<div style="text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-hmFfkr52b3A/WF9_jRrmrVI/AAAAAAAAFH4/pydmERELc_gaTyuuq0X7tw6PAaTrYf_tACLcB/s1600/71MJnMmdZsL.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-hmFfkr52b3A/WF9_jRrmrVI/AAAAAAAAFH4/pydmERELc_gaTyuuq0X7tw6PAaTrYf_tACLcB/s400/71MJnMmdZsL.jpg" width="253" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Spesso usiamo questo paragone: la vita è come una strada. Ed è così, quando percorriamo una strada può capitare di trovare strade strette o larghe, curve e dossi, salite e…discese; a volte così ripide e lunghe che è impossibile vedere la fine. Ed è proprio in queste discese della vita che spesso ci si perde e si si vaga senza trovare il punto di svolta che ci indirizza verso percorsi più regolari e sereni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La storia di Diego Anastasi, protagonista del libro <b>"Se mi vuoi bene"</b> è una di quelle storie che non ti aspetti. Avvocato affermato e con una vita abbastanza regolare si ritrova a sua insaputa a percorrere una "discesa" che lo condurrà ad essere vittima di una malattia invisibile chiamata "depressione" .</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Certo un libro che tratta il tema della depressione può sembrare un libro pesante e triste, non è così. la storia di Diego ci farà riflettere ma a tratti sorridere e commuoverci. Accanto a lui diversi personaggi della sua vita: famiglia, genitori, vecchi amici e soprattutto nuove conoscenze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In molti tratti l'autore riprende nomi e ambientazioni narrate nel libro <b>"Cento giorni di felicità"</b> come per esempio "Il negozio delle Chiacchiere" un luogo magico che sarebbe bello realizzare anche nella realtà.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un libro, una storia che ci lascia un messaggio importante e profondo: per quanto lunga e buia sia la notte, alla fine sorge sempre il sole… Buona lettura</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i><b>"...Non conta voler bene alle persone, conta far loro del bene. L'atavica e risaputa differenza tra il dire e il fare non è solo proverbiale. Fare del bene è l'unico motivo per cui siamo stati mandati su questo pianeta. Esistono uomini che fanno del bene, altri che fanno del male, altri ancora che non fanno niente. Forse non zare d'accordo, ma io ritengo che questi ultimi i più pericolosi e inutili. Non fare niente è una colpa gravissima. Non a caso l'accidia, cioè l'indolenza nell'operare, è uno dei sette peccati capitali".</b></i></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">SCHEDA DEL LIBRO</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">"SE MI VUOI BENE" (ed Einaudi)</span></b> - </span><span style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Esiste una sottile ma fondamentale differenza tra «voler bene» e «fare del bene». Purtroppo Diego Anastasi se ne accorge soltanto quando ha quasi quarantasei anni, un matrimonio alle spalle e una depressione nuova di zecca in corso. Scopre infatti che tutte le persone che ama non hanno tempo per lui e per le sue paure. E capisce che nemmeno lui si è mai davvero occupato di loro. Nel tentativo di uscire dalla palude emotiva in cui è precipitato decide quindi di adoperarsi in modo attivo per i suoi cari. Il risultato è inevitabile: con la precisione di un cecchino distrugge l'esistenza di ognuno di loro. O forse no.</span></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'AUTORE</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><span style="color: #990000;">FAUSTO BRIZZI</span> </b>-<span style="background-color: white; line-height: 18px;">Roma, 1968) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Con il suo film d'esordio </span><i style="background-color: white; line-height: 18px;">Notte prima degli esami</i><span style="background-color: white; line-height: 18px;"> ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'Argento. Tra le altre sue opere: </span><i style="background-color: white; line-height: 18px;">Ex, Maschi contro femmine, Com'è bello far l'amore, Pazze di me.</i><span style="background-color: white; line-height: 18px;"> </span><i style="background-color: white; line-height: 18px;">Cento giorni di felicità</i><span style="background-color: white; line-height: 18px;"> (Einaudi Stile Libero 2013) è il suo primo romanzo, e sarà tradotto in Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Israele, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia, Turchia, Australia.</span></span></div>
Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-22999051488654767342016-09-11T16:41:00.000+02:002016-09-11T16:44:49.714+02:00"Ho osato vincere" di Francesco Moser e Davide Mosca<div style="text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Ei2NM_fADuo/V9VrjIifptI/AAAAAAAAFHM/MAQLGhkRpIUFAl3J9lovFvIVtHhSGO9iQCLcB/s1600/ho%2Bosato%2Bvincere.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-Ei2NM_fADuo/V9VrjIifptI/AAAAAAAAFHM/MAQLGhkRpIUFAl3J9lovFvIVtHhSGO9iQCLcB/s400/ho%2Bosato%2Bvincere.jpg" width="275" /></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Non sono mai stato un appassionato di ciclismo, ma ho sempre seguito due grandi ciclisti: <b>Marco Pantani e Francesco Moser</b>. Il ricordo di oggi è dedicato a Francesco Moser, il campione del record dell'ora (anno 1984). Campione che ho visto correre dal vivo una sola volta tanti anni fa ma che ricordo ancora bene: la gara si disputava al velodromo Vigorelli di Milano e la scuola aveva organizzato un pullman per andare a vedere l'evento (avrò avuto 9 anni), una vera celebrazione del campione, con tanto di gadget e poster (che per diverso tempo è stato appeso nella mia cameretta). La seconda volta, invece, grazie ad una riunione aziendale (febbraio 2016), abbiamo fatto visita alla sua azienda vinicola ed al suo "museo" <a href="http://www.cantinemoser.com/">www.cantinemoser.com</a> a Trento. E proprio li, nella sua terra, nella sua casa, <b>l'Uomo Francesco</b>, tra un bicchiere di buon vino, ha raccontato in compagnia dei suoi figli, le gesta del <b>Campione Moser</b>. Inutile dire, che tutti noi siamo stati travolti dai suoi racconti, dalle sue gesta ed imprese, raccontate con tutta la passione e la semplicità di chi le ha vissute e le vive ancora nel suo cuore, passeggiando nel suo museo tra cimeli, trofei, biciclette…<i>"passeggiando tra i suoi ricordi…"</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Proprio in quella occasione ho comprato il libro <b>"Ho osato vincere"</b> scritto a quattro mani da <i>Francesco Moser e Dario Mosca</i>; un libro che ho letto con passione e trasporto. La storia di Moser va in parallelo ad un pezzo delle storia d'Italia, perché lui come tanti altri sportivi ne ha fatto parte, era un punto di riferimento di tanti italiani; tanti tifosi sparsi in Italia e nel mondo che lui rispettava profondamente: <i>"Il vero ciclismo è il pubblico, a cui va tutto il nostro rispetto. E l'unico modo per rispettarlo è lottare fino allo stremo delle forze. Saranno anche trascorsi secoli e cambiati i nomi, ma questo siamo: gladiatori".</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un corridore, uno sportivo, un romantico, un uomo, che nonostante il trascorrere del tempo ha ancora in se la fiamma agonistica del campione. Buona lettura.</span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><b><i>"Ho vinto spesso, qualche volta ho perso, non ho mai partecipato" (F.Moser)</i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Scheda del libro</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><span style="color: #660000;">HO OSATO VINCERE (ed Mondadori)</span></b> - </span><span style="font-family: "open sans" , sans-serif; line-height: 20px;"><i>«Cadi nove volte, rialzati dieci.» Francesco Moser in bicicletta è stato un numero uno, vincendo più di ogni altro ciclista italiano. Ma tutti i suoi grandi successi – dal Mondiale su pista del 1976 a quello su strada del 1977, dalle tre Parigi-Roubaix inanellate di seguito fra il 1978 e il 1980 alla vittoria al Giro d'Italia del 1984 – sono nati dalla tenacia con cui si è saputo risollevare dopo le sconfitte, rimontando ogni volta in sella deciso a dare battaglia, senza mai risparmiarsi sui pedali. Così Moser è diventato uno degli sportivi più amati di ogni tempo, fino alla consacrazione del record dell'ora, il primato stabilito a Città del Messico nel 1984 a trentatré anni, quando erano in molti a considerarlo ormai sul viale del tramonto. Del resto lui è sempre stato l'uomo dei primati. Non solo per i tre record dell'ora – in altura, al livello del mare e al coperto – ma perché fu un innovatore su tutti i fronti, proiettando il ciclismo di quegli anni nel futuro: fu il primo a usare le ruote lenticolari, a indossare gli occhiali antivento, a sperimentare nuovi metodi d'allenamento, tutti dettagli che poi gli altri corridori copiarono. Dopo Coppi e Bartali, nessuno come lui ha saputo raccogliere intorno a sé l'affetto di tifosi e appassionati, che si rispecchiavano nel ciclista fiero e dalla pedalata potente, poco avvezzo a strategie e giochi di squadra, sempre pronto a spingere e ad attaccare per arrivare, semplicemente, davanti a tutti. Con la schiettezza che l'ha reso celebre, in queste pagine Moser ripercorre in prima persona la propria epopea sportiva, dall'infanzia contadina nella sua Palù di Giovo, in Trentino, ai record messicani, dai duelli con Merckx alla rivalità con Saronni, dalle infernali classiche del Nord ai Giri d'Italia, dalle brucianti sconfitte alle incredibili vittorie. Una carriera ineguagliata, e insieme il grande romanzo popolare di un eroe che ha saputo conquistare un posto nell'immaginario collettivo.</i></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'autore</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><span style="color: #660000;">FRANCESCO MOSER</span></b> - </span><span style="background-color: white; font-family: "open sans" , sans-serif; line-height: 21px;"><i>è l'italiano che vanta il maggior numero di vittorie nella storia del ciclismo. Tra i suoi innumerevoli trionfi ci sono il Giro d'Italia e alcune delle classiche più importanti, come la Milano-Sanremo, la Freccia Vallone, il Giro di Lombardia e la Parigi-Roubaix, vinta per tre volte consecutive. Campione del mondo su strada e nell'inseguimento su pista, nel 1984 a Città del Messico stabilì il record dell'ora, battendo quello precedente di Eddy Merckx, e ottenendo poi anche il primato nel 1986 a Milano al livello del mare e nel 1988 a Stoccarda al coperto.</i></span><br />
<br />Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-86829764472788960052016-09-06T13:01:00.003+02:002016-09-06T13:01:38.663+02:00"Mi hanno regalato un sogno " di Bebe Voi<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-boaOeiWo6EY/V86Z5uXvrkI/AAAAAAAAFG4/2cUDAxucCmQKPMYwjMo53Naoi4KVeZBdwCLcB/s1600/mi%2Bhanno%2Bregalato%2Bun%2Bsogno.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-boaOeiWo6EY/V86Z5uXvrkI/AAAAAAAAFG4/2cUDAxucCmQKPMYwjMo53Naoi4KVeZBdwCLcB/s400/mi%2Bhanno%2Bregalato%2Bun%2Bsogno.png" width="268" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Noi esseri umani siamo proprio strani: i "normodotati" guardano con ammirazione e si ispirano alle persone con disabilità che superando tanti ostacoli, barriere (fisiche e mentali) riescono ad affermarsi nello sport compiendo imprese straordinarie. P</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">roprio loro, i normodotati, che da "madre natura hanno avuto tutto il necessario, il kit completo...". Dall'altra parte, le persone con "disabilità" (sia quelli nati in questo stato, sia quelli che in seguito a malattie ed incidenti si sono ritrovati in questo nuovo stato, in una nuova vita) non accettano questo stato, questo modo di vivere e vogliono portarsi alla pari delle persone "normodotate", ed in alcuni casi superarle gareggiando alla "pari". Una staffetta continua che, in una sana immaginaria competizione, sposta l'asticella sempre più in alto, raggiungendo insieme traguardi fino a poco tempo fa inimmaginabili, grazie anche alla tecnologia ed innovazione in campo medico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Pensiamo a quanto successo hanno le paralimpiadi soprattutto in questi ultimi anni, grazie anche ad atleti e persone di spicco che in qualità di testimonial, raccontano attraverso le loro storie: <b>Alex Zanardi, Giusy Versace</b>, e la protagonista di questo post ed il libro che vado a presentare <b>Beatrice Voi (Bebe Voi).</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ho "conosciuto" Bebe attraverso delle interviste e contributi su Radio Deejay, i social e le varie interviste rilasciate; continuo a seguirla attraverso i social. proprio dalla radio, qualche mese fa ho scoperto questo libro che ho letto con molto interesse e partecipazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' la storia straordinaria di questa ragazza che è sopravvissuta ad una malattia che non lascia scampo, una meningite acuta in seguito alla quale le sono stati amputati gli avambracci e le gambe, ha saputo reagire sia nella vita quotidiana e nello sport raggiungendo e superando traguardi a livello paralimpico. Dotata di entusiasmo contagioso, insieme a genitori e vari sostenitori ha fondato un'associazione benefica "art4sport" per sostenere e promuovere lo sport fra i disabili.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' anche la storia della sua famiglia (mamma Teresa e papà Ruggero) che le è stata sempre vicina, anche nei momenti più bui e forte incertezza che nel libro vengono descritti, perché le belle storie hanno sempre momenti difficili che vengono superati solo grazie all'amore ed alla determinazione di tutti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non solo un semplice libro, ma una storia scritta con passione, entusiasmo e simpatia che ci farà vedere il mondo con altri occhi… gli occhi di continua a sognare… Buona lettura</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Scheda del libro</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>"MI HANNO REGALATO UN SOGNO"</b> - </span><span style="background-color: white; line-height: 23px;"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif;">Bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi: andare al centro commerciale o ai concerti con le amiche, mettersi in tiro per uscire la sera… Non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di Beatrice Vio che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia. Ma per Bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima – una bambina con una famiglia fantastica, moltissimi amici e le “tre S” (scuola, scout, scherma) – e quello che è diventata, ovvero un’adolescente felice, con ancora più amici di prima e sempre le “tre S”, ma un po’ cambiate: oggi frequenta le superiori, ha ormai ricevuto il suo nome-caccia scout (Fenice Radiosa) e ha già vinto diverse medaglie in competizioni paralimpiche di scherma, anche internazionali, di altissimo livello. Eccezionale atleta e insieme ragazza scoppiettante di vita, Bebe si racconta in queste pagine che traboccano di entusiasmo: dalle gare in giro per il mondo alle vacanza all’Elba, dalle figuracce in tv alle gioie delle protesi con tacco, dai faccia a faccia con i suoi miti agli incontri motivazionali che tiene nelle piazze e nelle scuole. E dei suoi sogni. Perché dopo avere fondato con i genitori art4sport (un’associazione onlus che avvicina i ragazzi con disabilità fisiche allo sport), avere fatto la tedofora a Londra 2012 e avere gareggiato con le atlete più forti al mondo, ha ancora qualche sfizio da togliersi. Ma soprattutto vuole continuare la sua missione: far capire a tutti, con o senza disabilità, che «la vita è proprio una figata!».</span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>L'autrice - BEATRICE VIO (tratto da wilkipedia)</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">Nata a </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Venezia" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Venezia">Venezia</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">e residente a</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mogliano_Veneto" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Mogliano Veneto">Mogliano Veneto</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">(</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Treviso" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Provincia di Treviso">TV</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">), è seconda di tre fratelli</span><sup class="reference" id="cite_ref-Bio_1_1-0" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Bio_1-1" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[1]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">; nella scherma (attività coltivata in parallelo allo</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Scautismo" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Scautismo">scautismo</a><sup class="reference" id="cite_ref-2" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-2" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[2]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">) fin dall'età di cinque anni e mezzo</span><sup class="reference" id="cite_ref-Bio_1_1-1" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Bio_1-1" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[1]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">, a fine 2008 fu colpita a 11 anni da una</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Meningite" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Meningite">meningite</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">fulminante che le causò un'estesa</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Infezione" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Infezione">infezione</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">, con annessa</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Necrosi" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Necrosi">necrosi</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">, ad</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Avambraccio" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Avambraccio">avambracci</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">e</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gamba" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Gamba">gambe</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">di cui si rese necessaria l'</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Amputazione" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Amputazione">amputazione</a><sup class="reference" id="cite_ref-Bio_1_1-2" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Bio_1-1" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[1]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">. </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">Dimessa dopo tre mesi e mezzo di degenza ospedaliera</span><sup class="reference" id="cite_ref-Fatto_1_3-0" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Fatto_1-3" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[3]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">riprese immediatamente la scuola. Successivamente si sottopose a</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Medicina_fisica_e_riabilitazione" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Medicina fisica e riabilitazione">riabilitazione motoria</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">e</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fisioterapia" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Fisioterapia">fisioterapia</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">presso il centro protesi di</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Budrio" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Budrio">Budrio</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">(</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Bologna" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Provincia di Bologna">BO</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">) e circa un anno dopo l'insorgenza della malattia riprese anche l'attività sportiva, anche agonistica, come schermitrice grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto</span><sup class="reference" id="cite_ref-Londra_4-0" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Londra-4" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[4]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">. </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">Da allora è divenuta</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><i style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">testimonial</i><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale; in un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario insieme alla plurimedagliata, e sua ispiratrice,</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Valentina_Vezzali" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Valentina Vezzali">Valentina Vezzali</a><sup class="reference" id="cite_ref-Bio_1_1-3" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Bio_1-1" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[1]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">. </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">Nel 2009 la famiglia di Beatrice Vio fondò art4sport,</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_non_lucrativa_di_utilit%C3%A0_sociale" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Organizzazione non lucrativa di utilità sociale">ONLUS</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">di sostegno all'integrazione sociale tramite la pratica sportiva di quei bambini che abbiano subìto amputazioni. </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">Nel 2012 fu tra i</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tedoforo" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Tedoforo">tedofori</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">ai</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Giochi_paralimpici" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Giochi paralimpici">Giochi paralimpici</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">di Londra</span><sup class="reference" id="cite_ref-Fatto_1_3-1" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Fatto_1-3" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[3]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">; in occasione di</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Expo_2015" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Expo 2015">Expo 2015</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">Vio è stata scelta quale</span><i style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">testimonial</i><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">della</span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Veneto" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify; text-decoration: none;" title="Veneto">Regione Veneto</a><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;"> </span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">alla rassegna internazionale</span><sup class="reference" id="cite_ref-5" style="color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; text-align: justify; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-5" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[5]</a></sup><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; text-align: justify;">.</span><br />
<h3 style="background-color: white; background-image: none; border-bottom-style: none; font-family: sans-serif; font-size: 1.2em; line-height: 1.6; margin: 0.3em 0px 0px; overflow: hidden; padding-bottom: 0px; padding-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="mw-headline" id="Attivit.C3.A0_sportiva">Attività sportiva</span><span class="mw-editsection" style="-webkit-user-select: none; display: inline-block; font-size: x-small; font-weight: normal; line-height: 1em; margin-left: 1em; unicode-bidi: -webkit-isolate; vertical-align: baseline; white-space: nowrap;"><span class="mw-editsection-bracket" style="color: #555555; margin-right: 0.25em;">[</span><a class="mw-editsection-visualeditor" href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Beatrice_Vio&veaction=edit&vesection=2" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Modifica la sezione Attività sportiva">modifica</a><span class="mw-editsection-divider" style="color: #555555;"> | </span><a href="https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Beatrice_Vio&action=edit&section=2" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Modifica la sezione Attività sportiva">modifica wikitesto</a><span class="mw-editsection-bracket" style="color: #555555; margin-left: 0.25em;">]</span></span></h3>
<div style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
Allenata dalle sue maestre di sempre, Federica Berton e Alice Esposito<sup class="reference" id="cite_ref-Art4Sport_6-0" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-Art4Sport-6" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[6]</a></sup>, Vio disputò la sua prima gara ufficiale a<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Bologna" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Bologna">Bologna</a> nel maggio 2010; già nel 2011 fu campionessa italiana Under-20 e nel 2012 e 2013 fu campionessa italiana assoluta<sup class="reference" id="cite_ref-7" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-7" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[7]</a></sup>. Vincitrice di alcune gare in Coppa del Mondo, del giugno 2014 è il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria "B" individuale e a squadre ai <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_europeo_di_scherma_2014" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Campionato europeo di scherma 2014">campionati continentali</a> di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Strasburgo" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Strasburgo">Strasburgo</a><sup class="reference" id="cite_ref-8" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-8" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[8]</a></sup>, mentre del settembre successivo è il titolo mondiale Under-17 al campionato mondiale paralimpico di scherma di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Varsavia" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Varsavia">Varsavia</a> (<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Polonia" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Polonia">Polonia</a>)<sup class="reference" id="cite_ref-9" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-9" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[9]</a></sup>. Dell'ottobre 2014 è inoltre l'Italian Paralympic Award, premio conferito dal Comitato Italiano Paralimpico ai migliori atleti italiani paralimpici<sup class="reference" id="cite_ref-10" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-10" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[10]</a></sup>. Il 19 settembre 2015 si è laureata campionessa mondiale del fioretto individuale nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Eger" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Eger">Eger</a> (<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ungheria" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Ungheria">Ungheria</a>)<sup class="reference" id="cite_ref-11" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: -webkit-isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Beatrice_Vio#cite_note-11" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;">[11]</a></sup></div>
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Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-61333220890202401152016-09-06T11:45:00.000+02:002016-09-06T11:45:30.862+02:00Unire i puntini...di Steve Jobs<b><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">"...Quindi, non è possibile "unire i puntini" guardando avanti; si possono unire solo a posteriori, guardando indietro. Pertanto bisogna avere sempre fiducia che i puntini in qualche modo, nel vostro futuro, si uniranno..."</span></i></b><br />
<b><i><span class="Apple-style-span" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">(Steve Jobs - discorso Univ di Stanford)</span></i></b>Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-73747554465999387292016-09-06T11:44:00.000+02:002016-09-06T11:44:53.153+02:00la perfezione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-8yz0rn0xfKk/UcxFzjo_MNI/AAAAAAAAD44/8WOJxrQQ5_8/s394/perfezione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="624" src="https://1.bp.blogspot.com/-8yz0rn0xfKk/UcxFzjo_MNI/AAAAAAAAD44/8WOJxrQQ5_8/s640/perfezione.jpg" width="640" /></a></div>
<br />Dantehttp://www.blogger.com/profile/09365461040117603919noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1740591023848593098.post-10257126154996820872016-06-10T08:59:00.004+02:002016-06-10T08:59:56.294+02:00"E' tutta vita" di Fabio Volo<div style="border-image: none; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-YAGnVmcthEY/V1plXP2ThYI/AAAAAAAAFGY/TrlvwI-OW_8l-8WVM-n4ov5kDOGn9pg1gCLcB/s1600/%25C3%25A8%2Btutta%2Bvita%2Bfabio%2Bvolo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-YAGnVmcthEY/V1plXP2ThYI/AAAAAAAAFGY/TrlvwI-OW_8l-8WVM-n4ov5kDOGn9pg1gCLcB/s400/%25C3%25A8%2Btutta%2Bvita%2Bfabio%2Bvolo.jpg" width="256" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fabio Volo è: uno scrittore, un attore, un presentatore televisivo e radiofonico, e tante altre cose. Ma è soprattutto una Persona che sta vivendo la sua vita ed ama condividerla con il suo pubblico sia attraverso il suo programma radiofonico "Il Volo del Mattino", sia attraverso i suoi romanzi. Fabio Volo è cresciuto, è maturato, non è più il personaggio che si vedeva a "Le iene" nei suoi servizi, l'eterno scapolo a cui la vita familiare stava un po' stretta. Oggi è un quarantenne affermato professionalmente e umanamente con due figli. Nel romanzo che ho letto ho riletto molto dei suoi aneddoti di neo-papà raccontati in radio. Mi sono soffermato maggiormente sulla tematica principale del libro: come cambia il rapporto di coppia quando arriva un figlio. Le prime tre righe del libro sono: <strong><em>"Per una coppia felice nulla è più pericoloso di un figlio. Un figlio non è un collante, ma un detonatore che può scaraventare lontani, ai lati opposti di una stanza".</em></strong></span></div>
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<span style="font-family: Verdana;">Nel libro si racconta la storia di una coppia, Nicola e Sofia che vedono trasformare il loro rapporto in funzione delle varie dinamiche che l'arrivo di un figlio comporta.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana;">Poi ci sono le storie vere, quelle di ciascuno di noi; quelle storie che bisogna vivere giorno per giorno per vedere come cambiano; come si sanno adattare alla famiglia che cambia. In questo caso non possiamo andare alle ultime pagine del libro per vedere come va a finire, perché siamo noi gli autori... Alcune volte purtroppo finiscono male perché a causa della quotidianità i cuori si allontanano e decidono di proseguire la vita su strade diverse. Altre volte invece, la coppia si sa adattare (magari con periodi più o meno positivi) ma poi se alla base c'è il vero amore si va avanti insieme sulla stessa strada che si è deciso di percorrere insieme qualche tempo prima.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana;">I libri di Fabio Volo hanno un grande successo popolare in quanto ogni lettore si rivede in parte nelle vicende narrate, perché solo le storie vere, reali, raccontate con un linguaggio semplice e diretto che punta al cuore del lettore. Non vado oltre. Vi auguro buona lettura.</span></div>
<span style="font-family: Verdana;"><br /></span><br />
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<span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><em><strong>"Il segreto di una relazione non è continuare ad amarsi, ma far andare d'accordo le due persone che si diventa stando insieme"</strong></em></span></div>
<span style="font-family: Verdana;"><br /><br />
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<strong>E' TUTTA VITA</strong> (Mondadori)- Stavano così bene insieme, cosa è successo alla loro vita? Cosa è successo ai due chiusi in una camera d'albergo con il cartello "non disturbare" sulla porta? Dove sono finite la passione, la complicità? Il nuovo libro di Fabio Volo è un'immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell'evoluzione di un amore. Racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di più, racconta di quando qualcosa rompe l'incantesimo tra due innamorati. E suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d'uscita. È come se i protagonisti dei suoi romanzi più amati, <i>Il giorno in più</i> o <i>Il tempo che vorrei</i>, si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l'innamoramento, la responsabilità e la complessità dello stare insieme per davvero. Ancora una volta Volo sorprende per la capacità di fotografare e dare un nome ai sentimenti, perfino quelli meno nobili e non per questo meno comuni. <i>È tutta vita</i> è un romanzo diretto, sincero, spudorato. Leggendolo capita di ridere e commuoversi, come quando qualcosa ci riguarda da vicino.</div>
</span><span style="font-family: Verdana;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Verdana;">L'autore</span><br />
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<span style="font-family: Verdana;"><strong>FABIO VOLO</strong> - <span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> è scrittore, attore, conduttore televisivo e radiofonico. Ha pubblicato <i>Esco a fare due passi</i> (2001), <i>È una vita che ti aspetto</i> (2003), <i>Un posto nel mondo</i> (2006), <i>Il giorno in più</i> (2007), <i>Il tempo che vorrei</i> (2009), <i>Le prime luci del mattino</i> (2011) e <i>La strada verso casa</i> (2013), tutti editi da Mondadori. I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo.</span></span></div>
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