mercoledì 29 maggio 2013

Franca Rame


"Un Professore Innovatore"...Grazie Prof Creati

"Un Professore Innovatore". Così mi piace ricordare il Prof. Igino Creati,
Prof Igino Creati
scomparso improvvisamente il 28 maggio scorso. Un professore come se ne incontrano pochi nel corso della vita. E' stato il mio Professore di Italiano alle scuole superiori, all'epoca presso l'ITC "G.Marconi" di Penne. Un professore diverso per molti aspetti: non gli piaceva l'approccio classico del "Professore" che deve solo insegnare, interrogare e mettere voti. 
Aveva una Visione più ampia: amava diffondere la cultura a 360 gradi, trattava i suoi alunni come "Uomini" e non come "ragazzini" avendo con loro un rapporto speciale, basato sulla maturità, che purtroppo non tutti avevano soprattutto tra i 15 e 18 anni...(io per primo).
Ricordo con affetto e nostalgia le sue lezioni a scuola, lo ricordo entrare in classe sempre super indaffarato con pile di libri e giornali sotto il braccio. Amava spiegare "a braccio" spaziando in diversi argomenti. Quando leggeva le poesie cambiava volto e tono di voce, rapito ed ispirato da quei versi. Non amava tanto le interrogazioni ma preferiva i compiti scritti, correggendoci non tanto sui contenuti, ma piuttosto sullo stile e la punteggiatura. Ci spingeva ad informarci sui fatti del mondo,  a leggere i quotidiani, inventando e creando una materia originale, quasi un suo marchio di fabbrica "attualità storiche": partendo da articoli di giornale e notizie varie raccolte a casa, venivano poi discusse in classe.
Ma il Valore Aggiunto che ci ha lasciato il Prof Creati riguarda l'aspetto culturale, ci ha coinvolti come studenti nelle sue varie attività, non come semplici spettatori per riempire le sedie delle sale conferenze, ma come protagonisti.
Facevamo parte infatti della giuria popolare/studentesca del "Premio Internazionale di letteratura e poesia Città di Penne"; agli studenti venivano donati 3 libri di autori finalisti e dopo averli letti, condivisi sia in classe che con l'autore, venivano infine votati.
Attraverso questi incontri e convegni abbiamo avuto la possibilità di ascoltare personaggi noti come Bevilacqua, Augias, Luzi,Gasmann, Zavoli, ecc.
Oggi, sono un amante della lettura e questa passione mi è stata trasmessa proprio da lui. Dico la verità, alcune volte i volumi del Premio Penne restavano parcheggiati in libreria, ma piano piano mi hanno incuriosito fino ad esplodere ed appassionarmi sempre più.
Ora, entrambi genitori, ci incontravamo spesso davanti alla scuola elementare di Pescara dove i nostri figli vanno a scuola e lui mi chiedeva spesso di me, di mia sorella (anche lei ex alunna) e di tutti i compagni di classe. Mi aggiornava sui vari sviluppi del Premio Penne e quante difficoltà incontrava ancora oggi... ma mai nessuna critica, solo tanta voglia di fare in nome della cultura.
Un Professore che sicuramente lascia un vuoto nella vita quotidiana, ma che continuerà a vivere nei nostri cuori. Grazie Professore...

Voglio ricordarlo con i suoi versi.

UOMINI IN ESILIO
 La serpe corre sempre sulla roccia
e un punto di sangue nell’arco del futuro
fra poco si fa mondo.
Bada, sai, i nostri cuori sono in riserva
(qui finisce l’amore)
neppure l’assedio alla memoria
restituirà la mano
che rovesci la zolla.
Uomini in esilio, come il vento di marzo
Svegliamo il lungo sonno delle stagioni.
Ogni breve speranza
Graffia i muri del silenzio:
nel salto dell’eternità
ci deve essere l’idea di ciascuno di noi.
(da “L’onesta solitudine”)
Per chi non ha avuto il piacere di conoscerlo di seguito una breve biografia: 
Prof IGINO CREATI:  Il Premio Nazionale di Narrativa "Città di Penne" è nato nel 1979 su idea del prof. Igino Creati, che ne è da sempre il Segretario Generale. Esiste un Comitato Organizzatore del Premio, il cui presidente è il Sindaco di turno di Penne. Nel corso degli anni il premio si è arricchito di nuove sezioni, come la poesia edita ed inedita, in lingua italiana ed in dialetto abruzzese, e, per ultime, la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza.

Il Presidente della Giuria tecnica, che conta specialisti della letteratura italiana e scrittori, è stato sempre il prof. Mario Sansone. Dal 1996, però, a causa della scomparsa del prof. Mario Sansone, è stato nominato presidente il prof. Vincenzo Cappelletti, ex Direttore dell'Enciclopedia Italiana Treccani.
Per la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza c'è un'altra giuria tecnica, formata da esperti del mondo dell'infanzia e presieduta da Umberto Magiotta.

La caratteristica del Premio, che si distingue quindi nel panorama delle manifestazioni culturali italiane e straniere, è quella di avere le giurie popolari (400 membri, per la narrativa, 250 per la poesia e 250 per la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza). Duecento studenti del triennio delle Scuole medie superiori di Penne costituiscono la metà della Giuria popolare per la narrativa, che annovera anche 200 cittadini di Penne (70) e dei paesi dell'area vestina (130) scelti tra le varie categorie sociali.

Per la poesia esiste una giuria popolare formata esclusivamente da 250 studenti (dalla terza media all'università). Della giuria popolare per la letteratura dell'infanzia e l'adolescenza fanno parte 250 studenti delle classi quinte elementari e delle prime e seconde classi delle Scuole medie inferiori.

Ogni anno il Premio riceve l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, gode dei contributi della Legge 56 della Regione Abruzzo (quindi il Premio è riconosciuto quale uno dei più importanti dell'Abruzzo), e delle sponsorizzazioni e dei contributi dell'Amministrazione Comunale di Penne, dell'Amministrazione Provinciale di Pescara, della Brioni Roman Style di Penne, della Regione Abruzzo, della Caripe,della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona, della Banca Nazionale del Lavoro, del Banco di Napoli, della Comunità Montana "Vestina".

Si avvale della stretta collaborazione delle scuole di Penne di ogni ordine e grado e del Centro Servizi Culturali della Regione Abruzzo - Sezione di Penne. Il Premio “Città di Penne” è certamente quello che ha il maggior numero di membri di Giuria popolare (900 in Italia 400 in Russia).

Nelle varie sezioni di concorso del Premio negli anni hanno concorso e vinto alcuni tra i più grandi narratori e poeti italiani, e alle varie fasi hanno partecipato come inviati speciali alcuni giornalisti delle diverse testate radiofoniche e televisive, dei quotidiani e delle riviste locali e nazionali, con ampi e dettagliati servizi e corrispondenze. Nel 1996 il Ministero di Pubblica Istruzione ha fatto diventare il Premio PROGETTO PILOTA IN ITALIA PER LA SENSIBILIZZAZIONE ALLA LETTURA DEL LIBRO NELLE SCUOLE, riconoscendo così l'attività meritoria finora svolta della manifestazione vestina.

Su richiesta ufficiale del Governo Russo dal 1995 è stata istituita a Mosca un'edizione del Premio di narrativa gemello rispetto a quello di Penne, con una Giuria tecnica moscovita presieduta dal Ministro della Cultura della Federazione Russa Evgheny Sidorov e con una Giuria popolare costituita pure da quatttrocento membri.

Dal 1997 pertanto i tre autori finalisti e vincitori a Mosca hanno visto tradotti in lingua italiana, così che hanno partecipato alla XIX edizione del Premio "Città di Penne" insieme con i tre autori italiani dell'annata; stessa cosa che è avvenuta a Mosca nel 1997, nel senso che i tre autori finalisti del Premio italiano (Corrado Augias, Maurizio Maggiani e Andrea De Carlo) hanno gareggiato a Mosca con i tre autori russi, e i libri di tre autori russi (Fasil Iskander, Liudmila Petrusevskaja e Valentin Rasputin) sono stati tradotti in lingua italiana e i tre scrittori sono venuti a Penne per la parte finale del Premio. Dal 1998 a oggi altri libri di narrativa italiani e russi sono stati tradotti e stampati in russo e in italiano; e così sarà in futuro. Le opere dei tre narratori russi finalisti a Mosca sono state tradotte in lingua italiana e stampate, e i tre autori sono venuti a Penne e hanno regolarmente concorso insieme con i tre autori finalisti italiani. Il tutto ha avuto enorme successo. Naturalmente la collaborazione culturale con la Russia prevede una serie d'interscambi di estremo interesse umano. Il Comitato organizzatore del Premio ha anche interposto i suoi buoni uffici per far firmare un protocollo d’intesa fra l’Amministrazione Comunale di Penne e la Prefettura Centrale di Mosca per un gemellaggio istituzionale tra Mosca e Penne, che di fatto è cominciato nel 2000 con scambi di delegazioni di Russi che sono venuti a Penne e di Pennesi che si sono recati a Mosca.

Proprio quest’anno, nell’ambito degli interscambi scolastici, proposti dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e fatti propri dal Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, un Istituto Superiore di Penne ha avviato proficui scambi di delegazioni italo-russe.

Oltre alle sezioni di concorso, che quest’anno vedranno, per la narrativa, partecipare insieme con i tre scrittori italiani e uno scrittore russo anche uno scrittore statunitense e uno dei Paesi U. E., l’anno prossimo sarà inserita una nuova sezione, all’interno del concorso di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, riguardante la letteratura per ragazzi dai cinque ai nove anni; in tal modo sarà completato il quadro della scolarità (nel prossimo futuro sarà inserita un’altra sezione per bambini dai tre ai cinque anni). Pure per l’anno prossimo il Comitato prevede di istituire un terzo “polo” letterario a New York, così da realizzare un “triangolo” Penne-Mosca-New York, e un quarto “polo” in uno dei Paesi dell’U.E. (a rotazione).

Si precisa che nella storia del Premio, giunto ormai alla sua ventisettesima edizione, sono da segnalare ventisette convegni internazionali, gli ultimi dei quali hanno avuto come tema la figura e l’opera di alcuni tra i maggiori scrittori di ogni tempo (alternando uno scrittore italiano e uno straniero). Spesso questi convegni hanno avuto come coordinatori scientifici i docenti dell’Università “G. D’Annunzio”. Tra gli autori sui quali si sono realizzati i convegni suddetti ci sono: Dante, Shakespeare, Pirandello Dolstojevskj, Leopardi, Saramago, Luzi, Solgenitzin, Eco, Grass (2002), Magris, Kertesz mentre nel 2005 si sta svolgere un convegno su Vincenzo Consolo (comunque per i convegni sugli stranieri si seguirà senmpre il criterio di avere a Penne un Premio Nobel per la letteratura). Nel 2001 il Comitato Organizzatore del Premio Penne ha ricevuto dal Ministero dei Beni Culturali il primo premio di 50.000.000 di lire come la più interessante iniziativa culturale in Italia a favore della diffusione della lettura del libro di poesia (oltre trecento erano gli Enti pubblici e Associazioni private concorrenti).
Il Premio "Città di Penne" ha conquistato ormai un suo spazio di rilievo nel panorama delle iniziative culturali italiane e straniere e, per la sua particolare formula, che presenta altri dettagli soprattutto sociali ed umani qui non elencati, ha acquisito una sicura popolarità. Penne è oggi la città dell'Italia dove si svolgono più attività culturali durante l'anno in rapporto al numero degli abitanti (Penne conta poco più di dodicimila abitanti), grazie ad una costante sensibilizzazione culturale promossa dal Premio. 

lunedì 27 maggio 2013

senza entusiasmo nulla è possibile...


"Il ritorno del giovane principe"

Ho letto "Il Piccolo Principe" due volte in età adulta: la
prima da curioso, la seconda come "favola della buona notte" per i miei bimbi. La grandezza di questo libro, apparentemente semplice, che ha conquistato il mondo è che ognuno si ritrova nel piccolo principe: i bambini ne apprezzano la semplicità, noi adulti invece lo leggiamo con la speranza di far riemergere "il fanciullo che è in ognuno di noi" e proiettarci per un attimo in un mondo fantastico fatto di semplicità e purezza.
La vita, però, alcune volte ci mette davanti a problematiche, opportunità che spesso ci fanno dimenticare il mondo fantastico del "Piccolo Principe", queste avversità ci incupiscono, ci fanno abbassare lo sguardo,  e non ci fanno più vedere la bellezza della vita. 
Questo libro, "Il ritorno del giovane principe" ha proprio questo compito: farci alzare lo sguardo per ammirare nuovamente, prima nei nostri cuori, la bellezza della vita e riscoprire ed apprezzare la fiducia verso il prossimo. 
"Questo libro ci restituisce qualcosa che non avremmo mai dovuto abbandonare: l'amore per il prossimo, la fratellanza, l'istruzione, la famiglia...valori che consolidano le società civilizzate".

"IL RITORNO DEL GIOVANE PRINCIPE" - A.G. Roemmers - (ed Corbaccio) -  è un libro per tutti e tutte le età. E'una storia semplice e poetica che ho scritto con lo scopo di trasmettere le esperienze e le conoscenze di cui ho fatto tesoro nella mia vita. Per me la vita è una splendida opportunità di accrescimento spirituale in cui bisogna saper preservare l'innocenza di quando si era bambini e al tempo stesso chiedersi cosa si può fare contro le grandi ingiustizie, la sofferenza, il male nel mondo... Questo piccolo libro, che ho scritto in un periodo buio, cerca di dare delle risposte. L'ho scritto per un ristretto numero di amici e di persone a me care, ma in seguito, grazie al loro entusiasmo, ho deciso di offrirlo a un pubblico più ampio. E la pronta risposta dei lettori mi ha confermato nella mia idea che fosse giusto condividere le esperienze che avevo vissuto e gli insegnamenti che ne avevo tratto. "Il ritorno del giovane principe" ha avuto il potere di trasformare la mia vita in un momento difficile e di traghettarmi verso un futuro più felice e mi auguro che possa allietare chiunque lo legga.

"... Fu in quel preciso momento, quando cercai di immaginarmi la figura dell'aviatore a cui sorridevano le stelle, che capii finalmente chi avevo accanto. Ma certo! La pecora, il fiore, il mantello azzurro...Avrei dovuto riconoscerlo sin dall'inizio, ma ero troppo assorto nel mio remoto asteroide personale..."




sabato 25 maggio 2013

Non esistono vie facili...


Don Gallo


La cariola

Un grazie all'amico Alberto S. che mi ha suggerito questa bella storiella, che ha sicuramente una bella morale. Buona lettura

In una fabbrica dove si producono cariole, e dove il proprietario si lamenta per i continui furti al suo interno in gaggia un controllore. La sera, all'ora di chiusura, quando gli operai escono dalla fabbrica passano davanti ad un cancello dove c'è "il controllore"; uno di loro esce sempre con una cariola  con sopra un telo. Il controllore/guardiano, puntualmente lo ferma e gli chiede di alzare il telo per controllare se aveva preso qualcosa dall'azienda, da una sbirciata e poiché  non ha nulla lo lascia andare.
La storia si ripete per quasi un mese. Un giorno l'operaio esce senza cariola, il controllore tutto soddisfatto gli dice: "Eh, hai rinunciato???..."; e l'operaio: "ma non ti sei accorto che in un mese mi sono rubato una trentina di cariole?"

... meditiamo gente, meditiamo...

giovedì 9 maggio 2013

Innovare con il metodo PIXAR

Cartoni animati, o film d'animazione, come è giusto definirli oggi sono la mia passione da sempre. Sono io, che quando esce nelle sale un nuovo film d'animazione propongo ai miei figli di andarlo a vedere. Da essi, grandi e piccoli traiamo importanti insegnamenti/ispirazioni/riflessioni per vivere la vita di tutti i giorni con un'altra visione.
Un film d'animazione fa sognare e perchè no ci fa tornare per un pò bambini...
Ma vedendo questi film con un'altra prospettiva, possiamo affermare che dietro un Sogno c'è una grande ORGANIZZAZIONE e Grande INNOVAZIONE.
Proprio la parola "Innovazione" è alla base di questo bellissimo libro che oggi vi consiglio: " Innovare con il metodo Pixar" - "lezioni di business dalla più creativa  e giocosa azienda del mondo". Oggi più che mai assistiamo ad un appiattimento del mercato, dei prodotti e dei servizi, in questa "crisi" che sembra non finire. Più volte ho scritto e detto che non mi piace parlare di crisi ma di cambiamento di organizzazione economica. Oggi più che mai la parola l'ordine che "chiedono" le aziende è INNOVAZIONE. Ma tutte le aziende sono in grado di essere innovative? Tutti gli imprenditori e alti dirigenti veramente vogliono l'innovazione nelle loro aziende?
La maggior parte delle aziende che "predicano l'innovazione" in realtà vogliono conseguire risultati nel breve periodo, investendo poco e rischiando meno, pensando di ottenere risultati diversi continuando a fare le stesse cose di sempre...
...L'innovazione non è proprio così: occorre avvalersi di persone che hanno la capacità di sognare, di vedere oltre, persone che devono avere la possibilità di sperimentare cose nuove, che devono avere la possibilità di sbagliare senza rischiare il licenziamento. Perchè solo attraverso i tentativi e gli errori si crea INNOVAZIONE. "L'innovazione può essere costosa: il trucco è essere innovativi e al tempo stesso realizzare profitti" (cit.)
Il libro, attraverso i suoi esempi, i suoi modelli è una preziosa fonte di ispirazione utile e duplicabile in ogni contesto aziendale e su questo blog ogni tanto ne pubblicherò qualche "pillola". Concludo con un pensiero che racchiude le 4 macro aree dell'organizzazione e vision di Pixar:

"Pixar è davvero un campogiochi da cui potrete trarre ispirazione per: SOGNARE come un bambino. AVER FIDUCIA nei vostri compagni di gioco. AVERE IL CORAGGIO di tuffarvi e smuovere le acque. FAR sbocciare il vostro potenziale infantile"

Un Grazie di cuore alla redazione del mensile MILLIONAIRE che donandomi questo libro mi ha permesso di capire meglio che organizzazione c'è dietro un "Sogno d'animazione"... Buona lettura e buona visione con i film Pixar/Disney :)

INNOVARE CON IL METODO PIXAR (B.Capodagli e L.Jackson) ed Etas - Pixar è figlia della magia di Walt Disney, ha creato film come "Toy Story", "Alla ricerca di Nemo", "Gli Incredibili" ed è tra le imprese di maggior successo di pubblico e critica in tutto il mondo. Il suo metodo di gestione e innovazione è semplice e chiaro, e si fonda su fiducia e rispetto tra le persone che vi lavorano e sulla capacità di credere nei sogni, realizzandoli. Con uno stile conciso, coinvolgente e accessibile, gli autori offrono uno sguardo dietro le quinte del famoso studio di animazione, illustrando i "segreti" su cui si basa il suo successo:

- sogna come un bambino
- credi nei tuoi compagni
- abbi il coraggio di saltare nell'acqua e di fare le onde
- libera il tuo potenziale infantile
...e fai della qualità del lavoro la maggiore priorità del tuo business

Il testo è arricchito da esempi di creatività anche di altre aziende, da Nike a Google, che come Pixar incoraggiano la creatività dei dipendenti e per questo ottengono grandi risultati. Perché non c'è differenza tra produrre un film per cui sono necessari quattro anni o dare un servizio a un cliente in quattro minuti: l'elemento chiave è sempre uno solo, SAPER TRASMETTERE ALLE PERSONE UN'ESPERIENZA MAGICA E COINVOLGENTE

Vision...


Giovanni Paolo II


il bicchiere...