venerdì 25 luglio 2008

"Bossi e l'Inno Nazionale"





Nei giorni scorsi è stata offesa nuovamente la ns Nazione dal "Senatur" Bossi, offendendo sia l'Inno nazionale che gli insegnanti del sud. Di seguito riporto l'articolo comparso su "Repubblica" del 21 luglio.
Riporto anche di seguito il testo integrale (che nemmeno io conoscevo in modo cosi approfondito) dell'Inno Nazionale le spiegazioni su alcune parole usate le potete trovare su questo link:
http://www.quirinale.it/simboli/inno/inno.htm
Ritengo assurdo che una persona che ricopra una carica istituzionale della Repubblica Italiana e che abbia prestato giuramento alla Costituzione possa parlare ed agire in questo modo restando impunito , lo trovo un attacco allo Stato. Solo alcuni hanno pronunciato parole di sdegno contro questo episodio, anche il premier ha preferito restarne fuori, ma il "Senatur" è rimasto impunito. So di non essere nessuno (sono solo un Italiano come tanti) ma chiedo da questo mio spazio al nostro Presidente della Repubblica di espellere questo personaggio destabilizzante e secessionista dagli incarichi istituzionali.
E voi cosa ne pensate?

"Bossi offende l' inno e gli insegnanti del Sud"
Repubblica — 21 luglio 2008 pagina 4 sezione: POLITICA INTERNA
TO RODOLFO SALA PADOVA - Camicia verde e dito medio alzato: «Toh!». Umberto Bossi infiamma i leghisti veneti riuniti a congresso a Padova. Il gestaccio è per l' inno di Mameli: «Mai più schiavi di Roma, mai più sudditi di uno Stato centralista e fascista che trattiene troppe risorse». E nella sala dell' hotel Sheraton è subito standing ovation. Lega molto più di lotta che di governo, a questo congresso dove torna qualche vaga tentazione secessionista. «L' obiettivo finale è la Padania, il federalismo solo il primo passo», dice il senatùr, che dopo gli attacchi rivolti ai magistrati sabato a Venezia apre alla grande un nuovo fronte: la prossima battaglia del Carroccio si chiama riforma della scuola, e i nemici sono i professori provenienti da «terre ostili». «Non possiamo lasciare martoriare i nostri figli da gente che non arriva dal Nord», avverte il ministro delle Riforme in versione descamisada. «Uno dei nostri - aggiunge Bossi - è stato stangato perché all' esame di maturità aveva presentato una tesina su Carlo Cattaneo». Chissà chi è. Il senatùr non ne fa cenno, ma la notizia della recente bocciatura di suo figlio Renzo è ormai di dominio pubblico. Comunque sia andata a Bossi junior, questa battaglia s' ha da fare: perché, sintetizza la parlamentare veneta Paola Goisis, «i nostri ragazzi sanno tutti i re di Roma, ma non conoscono neppure il nome di un Doge della Serenissina; devono leggere i nostri autori, non c' è solo Sciascia».

L'inno

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli Le vie del Signore;
Giuriamo far libero Il suolo natìo:
Uniti per Dio Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò

2 commenti:

Giancarlo ha detto...

La maturità e la civiltà di un popolo si misura dalle qualità delle persone che manda in Parlamento.
Fra governo ed opposizione questi sono quelli che gli Italiani hanno votato.
E questo si meritano perché lo hanno voluto.
E' un dato di fatto.
Dobbiamo sorprenderci? E di cosa?
L'Italia non é forse un Paese di CASTE varie che si autoconservano?
Cosa dobbiamo aspettarci?
Se non arrivano segnali dal basso, pensate che cambi qualcosa?
Sì, qualche altro colpo di "teatrino" come questo.
Ciao
Giancarlo

Anonimo ha detto...

Non posso che essere d'accordo con le tue parole, purtroppo Bossi non è nuovo a queste ingiustificabili provocazioni, ha sempre cercato di infangare i simboli della nostra Nazione e ha sempre disprezzato metà dello Stivale. Un incarico come Mistro è davveto troppo per chi ama, rispetta e sente sua l'identità nazionale e lo spirito patriottico, io sono fiero di essere italiano, amo il mio Paese, che sicuramente ha tanti difetti, problemi, difficoltà di ogni genere, ma è sempre il mio Paese. e nonostante si possa dire qualsiasi cosa dell'Italia, rimane sempre il Paese più bello al mondo, il NOSTRO PAESE. L'unica cosa che ci manca è un po' più di fiducia in noi stessi e un po' più di patriottismo. Dopo aver visitato la Francia e recentemente gli USA mi sono reso conto di quanto siano attaccati ai loro simboli, mi hanno fatto un po' invidia. Vorrei che anche in Italia si potesse ricreare una situazione simile. In America non c'è un solo lampione sprovvisto della bandiera a stelle e strisce. In Francia sono rivoluzionari, e non ci dimentichiamo che le Rivoluzioni hanno sempre portato a miglioramenti (come in quella francese nel 1789 o americana nel 1776). Noi invece non riusciamo ad avere la loro stessa unità nazionale, spero un giorno di poter vedere tutti gli Italiani essere fieri di esserlo. Ad ogni modo persone come Bossi andrebbero invitate a fare altro nella vita, arare i campi in val padana sarebbe una buona idea...
Jury