lunedì 17 settembre 2012

Corre...con il cemento nella schiena


tratto da: Millionaireweb
Matthew è solo un bambino che vuole correre. Correre come i compagni della sua classe. Ma con più passione ed energia. Correre non per vincere ma per sentirsi uguale agli altri. Per una volta, almeno.
Raccontiamo la sua storia.
“Come avere cemento nella schiena. E dentro la voglia di volare
16 maggio 2012.
Bambini allegri e chiassosi scalpitano ai nastri di partenza. Partecipano, come ogni anno, alla corsa dei 400 metri nel giardino della loro scuola elementare.
Tra di loro, ma leggermente più staccato, c’è Matthew che non guarda altro che il prato verdesotto i suoi piedi.
È teso. Concentrato.  Forse in cuor suo ha sognato di vincere.
Anche se, in fondo, sa bene che per “uno come lui” sarà impossibile correre più veloce dei suoicompagni.
A sostenere i corridori nella loro “piccola impresa” i genitori muniti di fischietti e trombette.  Attendono, sperano che i loro figli salgano sul gradino più alto del podio.
Tra di loro, un po’ più in disparte, c’è la madre di Matthew.  A differenza degli altri, sa che il figlionon vincerà nessuna medaglia, che il suo Matthew non è come gli altri.
Una paralisi cerebrale gli impedisce di muoversi, correre, saltare come i bambini della sua età.
3-2-1. Via!
Matthew parte. Bastano pochi metri a creare un solco tra lui e i suoi compagni.
Gli altri gli sono davanti, lontani tanto da sembrare dei puntini neri.
Qualcuno di voi guardando questo video direbbe che Matthew è l’ultimo della sua fila. E nessuno potrebbe dargli torto.
Ma se provate a guardare il video con maggiore cura, con un po’ di attenzione in più, vedrete Matthew VOLARE.

Volare oltre la compassione della gente, oltre gli ostacoli del corpo. Oltre il cemento che ha nella schiena. Oltre il legno nelle sue gambe.
A fine gara niente medaglia per lui. Ma non ne ha bisogno.
Poiché è un fuoriclasse.
Gli altri hanno calpestato il terreno, lui è volato sopra le loro teste.
La storia di Matthew e del suo volo ci rivela una grande verità.
Che puoi avere un corpo perfetto. Gli organi, lo scheletro, in piena armonia. Un meccanismo oliato perfettamente come un orologio svizzero.
Che puoi avere una mente brillante. In grado di pensare cose che per gli altri sono solo inimmaginabili.
Ma se ti manca il cuore, se non lo senti pulsare dentro. Allora avrai perso.
E resterai lì a camminare sull’erba fredda di un giardino.
Mentre qualcuno ti sorpasserà. Volando.
Volando.
Giancarlo Donadio


1 commento:

carlafamily ha detto...

Se osservassimo meglio vedremmo questi voli sopra di noi ma siamo troppo presi dal nostro "star bene così" che non è poi così male, ma imparare a "vedere" ed "ascoltare" chi non sta poi così bene ci renderebbe un po' più ricchi.