Lavoro, anche le persone disabili nella riforma del governo: arrivano piu posti e più controlli
Nel testo del disegno di legge sulla riforma del lavoro, consegnato dal governo e ora al Senato per il via all'iter parlamentare, disposizioni riguardanti anche la legge 68/99 sull'inserimento lavorativo delle persone con disabilità: il testo amplia la base su cui è calcolata la quota di riserva e porterà ad un aumento dei posti disponibili. Previsti anche più controlli sulle aziende e un decreto del ministero del Lavoro cambierà le regole e i criteri previsti per gli esoneri
ROMA - Cambierà qualcosa nella legge sull'inserimento lavorativo delle persone con disabilità: più posti disponibili da un lato, maggiori controlli per fare in modo che le aziende non abusino degli esoneri previsti dall'altro. Nel testo del disegno di legge sulla riforma del lavoro, messo a punto dal governo Monti e presentato al Parlamento, fra i vari punti all'ordine del giorno c'è anche una modifica della legge 68/99. L'obiettivo è quello di aumentare le possibilità che una persona con disabilità avrà di trovare un lavoro e contestualmente quello di ridefinire, attraverso un decreto del Ministero del Lavoro da emanare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della nuova legge, i procedimenti relativi agli esoneri concessi alle aziende dall'obbligo del rispetto delle quote di legge.
Ad occuparsi di persone con disabilità è l'art. 57 del "disegno di legge recante disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita": un testo presentato ieri dal governo al Senato e assegnato immediatamente dal presidente Renato Schifani alla Commissione Lavoro di Palazzo Madama, che già da martedì prossimo, prima data utile dopo Pasqua, potrà dare avvio all'esame delle disposizioni previste. Il premier Monti non ha escluso a priori che sul testo venga posto un voto di fiducia, anche se al momento appare solo come una eventualità lontana.
L'articolo 57, indicato come la dicitura "Efficace attuazione del diritto al lavoro dei disabili", prevede anzitutto un ampliamento della base su cui è calcolata la quota di riserva per l'assunzione di persone con disabilità. Attualmente, l'articolo 4 della legge 68/99 prescrive che "agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, non sono computabili tra i dipendenti i lavoratori occupati con contratto a tempo determinato di durata non superiore a nove mesi, i soci di cooperative di produzione e lavoro, nonché i dirigenti". La riforma prevista dal governo amplia come detto la base di calcolo, prevedendo che "agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere sono computati di norma tra i dipendenti tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato". Permangono comunque una serie di eccezioni: "i soci di cooperative di produzione e lavoro, i dirigenti, i lavo ratori assunti con contratto di inserimento, i lavoratori occupati con contratto di somministrazione presso l'utilizzatore, i lavoratori assunti per attività da svolgersi all'estero per la durata di tale attività, i soggetti impegnati in lavori socialmente utili, i lavoratori a domicilio, i lavoratori che aderiscono al programma di emersione", e le "ulteriori esclusioni previste dalle discipline di settore", ma nonostante questo lungo elenco il saldo dovrebbe comunque essere a vantaggio di una più ampia base di calcolo, e dunque un più alto numero di persone con disabilità da assumere.
Il testo del governo, poi, prevede una norme al fine di "evitare abusi nel ricorso all'istituto dell'esonero dagli obblighi di legge" e per "garantire il rispetto delle quote di riserva": viene previsto, cioè, che "con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare (...) entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente disposizione, sono ridefiniti i procedimenti relativi agli esoneri, i criteri e le modalità per la loro concessione e sono stabilite norme volte al potenziamento delle attività di controllo". Cambieranno le regole, dunque, e cambieranno - evidentemente - in senso restrittivo rispetto alla situazione attuale. Infine, il testo della riforma del governo prevede un cambiamento all'art. 6 della legge 68/99, laddove si prevede che gli uffici competenti saranno "tenuti a comunicare, anche in via telematica, con cadenza almeno mensile, alla competente Direzione territoriale del lavoro il mancato rispetto degli obblighi di cui all'articolo 3, nonché il ricorso agli esoneri, ai fini della attivazione degli eventuali accertamenti". Un'ulteriore conferma della volontà di procedere a controlli più stringenti sull'attuazione degli obblighi di legge. (ska)
Fonte: superabile.it
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