venerdì 16 aprile 2010

Robots



"Lascia stare: se non ci provi, non sbagli. È la mia filosofia da sempre."

ROBOTS (tratto da: http://www.mymovies.it) L'attesa per Robots, specie dopo la pioggia di dollari caduta in estate (americana) sulle ultime produzioni dei big e anche considerando la non proprio eccelsa performance qualitativa dell'opaco Shark Tale, meramente citazionista e privo della benché minima originalità, era piuttosto alta. Fortunatamente la verve che aveva caratterizzato L'era glaciale (peraltro un po' sopravvalutato) è rimasta intatta in questo Robots, che suscita in più di un'occasione momenti di grande ilarità. Nonostante il plot sia assolutamente in linea con i topos classici del genere, la peculiarità del soggetto scelto, permette a Wedge e Saldanha di giocare sapientemente con i cliché del genere e offrire al pubblico una pletora di situazioni che vanno dal paradossale all'entusiasmante. Un grande pregio del film è di non puntare esclusivamente su riferimenti metacinematografici, ma anche e soprattutto su elementi ludici o ricordi che dovrebbero fare facilmente breccia nella memoria dei trentenni (l'allegro chirurgo, le costruzioni, i "mostri" coi quali si era soliti giocare ). Peccato che anche Robots scada nell'umorismo scatologico e si chiuda con l'oramai abusatissimo siparietto musicale con canti e balli di tutto il gruppo di personaggi festanti che, visto per la prima volta in Shrek, ha oggi davvero fatto il suo tempo. Tecnicamente sontuoso, con dettagli curati fino all'inverosimile che si fanno apprezzare soprattutto nelle scene d'azione, ben dirette, coreografate e montate, Robots offre una carrellata di personaggi simpatici e alla mano, del tutto privi di sostanza drammaturgica, ma ricchi di umanità e ben pennellati da una sceneggiatura brillante che regala a tutti il giusto spazio, garantendo al film quella coralità che ha reso valide pellicole recenti come Shrek 2 e Gli Incredibili.

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