giovedì 5 febbraio 2009

"7%..."


Oggi voglio condividere con voi questo brano molto interessante che un tempo avevo letto ma che ieri mi è stato inviato dal mio amico Giannicola. Parla di cucchiai, "piccole" percentuali che fanno una "grande" differenza, di Paradiso e Inferno...Vi ho incuriosito? Buona lettura allora!

"7%"
Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, all'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: Hai appena visto l'Inferno.
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio: Non capisco!
E' semplice, rispose Dio, dipende solo da un'abilità.
Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano che a loro stessi.
Si stima che il 93 % delle persone non presta attenzione al suo prossimo mentre solo il 7% lo fa!
Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura....
La differenza la fa ognuno di noi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi sembra perfetto come cura per questa profonda crisi economica globale.
speriamo non si tenti di sfamarsi da soli....marco