giovedì 21 novembre 2013

"Italiani di domani" di Beppe Severgnini

La dedica "Per Antonio, che compie vent'anni". Un libro apparentemente dedicato solo ai ventenni, ma come vedremo non è così. Già, perché "Italiani di domani" di Beppe Severgnini si rivolge a tutti: ai giovani, ai ventenni che si stanno affacciando sul mondo reale del lavoro e sul palcoscenico della vita; ma anche ai genitori/adulti che hanno (abbiamo) il dovere e il piacere di guidare i giovani "verso il domani".
Il libro, che mi è stato consigliato dall'amico Massimo B. (ormai mio "pusher culturale"), è stato per me molto interessante per vari aspetti. 
Ho 40 anni, un'età che mi permette ancora di guardare al futuro con un certo ottimismo, ma allo stesso tempo sono padre di due splendidi (per i genitori i figli sono tutti splendidi) bimbi che saranno fra poco gli "italiani di domani". Nel mio lavoro, inoltre, mi trovo a confrontarmi spessissimo con la "generazione dei ventenni": ascoltare i loro sogni, le speranze, le paure, le tante incognite…
Un libro quindi che mi sento di consigliare a tutti: ai miei coetanei, ai mie figli (fra qualche anno), ovviamente ai miei giovani collaboratori, ma anche a tutte quelle persone che operano nelle Risorse Umane, che spesso si trovano a scegliere tra "esperienza" e "potenzialità" (ma questo è un tema che tratterò in un altro post).
Leggendo il libro mi sono ritrovato spesso con l'autore, anche in alcune situazioni che mi hanno fatto sorridere; ad esempio quando parla del "TALENTO- cercate di capirvi": "…avrei voluto cantare, ma ero stonato: in qualunque coro - dal catechismo in poi - venivo invitato a farmi da parte. Sognavo di studiare uno strumento, ma anche li nulla…"

"Tutti sappiamo fare qualcosa, nessuno sa fare tutto. L'importante è capire cosa potremmo fare meglio e anche per questo, faremmo volentieri."

Il libro ruota attorno alle "otto T" del tempo che viene, otto chiavi per aprire le porte del futuro:
1 TALENTO siate brutali
2 TENACIA siate pazienti
3 TEMPISMO siate pronti
4 TOLLERANZA siate elastici
5 TOTEM siate leali
6 TENEREZZA siate morbidi
7 TERRA siate aperti
8 TESTA siate ottimisti
Dietro le otto porte, non c'è necessariamente il successo. Ma di sicuro c'è una vita , e un'Italia migliore.

"Portate talento, tenacia,tempismo e tolleranza in ciò che fate. Difendete i vostri ideali, guardate la vita con ironia, non dimenticate chi siete e da dove venite"

"ITALIANI DI DOMANI" (ed Rizzoli) - Un libro per i nostri ragazzi, quindi anche per noi. Un libro pratico, perciò pieno di sogni.  Un libro emozionante, per l’Italia che  non si rassegna. L’Italia deve pensare in avanti. Non è un lusso, è una necessità. Con questo libro Beppe Severgnini ci spinge a “riprogrammare noistessi e il nostro Paese (brutto verbo, bel proposito)”. E offre agli italiani di domani – questione di atteggiamento, non solo di anagrafe – otto suggerimenti: semplici, onesti, concreti.

BEPPE SEVERGNINI -è editorialista del ‘Corriere della Sera’, per cui lavora dal 1995; e scrive per ‘The New York Times’ come contributing opinion writer (2013). Il libro più recente: “Italiani di domani. Otto porte sul futuro” (Rizzoli, 2012). Dal 1998 conduce il forum ‘Italians’ (italians.corriere.it). Dal 2009 si diverte  (e s’impegna) su Twitter.

I suoi libri, tutti pubblicati da Rizzoli, sono bestseller (= molti li hanno comprati, qualcuno li ha letti e magari graditi). Bsev ha scritto quattro ritratti nazionali: ‘Inglesi’ (1990), ‘Un italiano in America’ (1995), ‘La testa degli italiani’ (2005) e ‘La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri’ (2010). Due libri sulla lingua: ‘L’inglese. Lezioni semiserie’ (1992) e ‘L’italiano. Lezioni semiserie’ (2007). Tre libri di viaggio: ‘Italiani con valigia’ (1993, ediz. agg. 1997), ‘Manuale dell’imperfetto viaggiatore’ (2000), ‘Italians. Giro del mondo in 80 pizze’ (2008). E l’autobiografia ‘Italiani si diventa’ (1998) – il suo preferito e, ovviamente, quello ha venduto meno.
‘Un italiano in America’, col titolo ‘Ciao, America’ (2002) è diventato un National Bestseller negli USA. ‘La testa degli italiani’, col titolo ‘La Bella Figura’ (2006) è stato New York Times Bestseller, ed è tradotto in quindici lingue.

Ha scritto per ‘The Sunday Times’ (1992-1993), ‘The Economist’ (per cui è stato corrispondente dall’Italia 1996-2003), ‘The New York Times Syndicate’ (2007-2009), “The Financial Times” (2010-2012). Nel 2004, a Bruxelles, è stato votato ‘European Journalist of the Year’. Ha vinto anche altri premi, ma il più importante – assicura – è rappresentato dalla stima e dall’affetto dei lettori.

Appassionato di calcio, Beppe ha scritto per la ‘Gazzetta dello Sport’ dal 2001 al 2011, ed è autore di una multipla dichiarazione d’amore alla squadra del cuore, raccontata dal disastro al trionfo: ‘Interismi’ (2002), ‘Altri interismi’ (2003), ‘Tripli Interismi’ (2007) e ‘Eurointerismi’ (2010, dopo il Triplete). I quattro volumi sono raccolti nel ‘Manuale del Perfetto Interista’ (edizione definitiva), col quale si è congedato dal racconto sportivo.

Beppe Severgnini ha scritto e condotto le trasmissioni televisive ‘Italians, cioè italiani’ (RaiTre 1997), ‘Luoghi Comuni. Un viaggio in Italia’ (RaiTre 2001-2002). Dal 2004 al 2011 ha collaborato a SKY Tg24 (‘Severgnini alle 10′, ‘America 2008′, ‘Zona Severgnini’); dal 2011, su La7, a ‘Le invasioni barbariche’ e ‘Otto e mezzo’.

Bsev è nato il 26 dicembre 1956 a Crema (Cremona), dove ha studiato fino alla maturità classica. Laureato in diritto internazionale a Pavia, dopo un periodo presso la Comunità Europea a Bruxelles è stato corrispondente a Londra per ‘il Giornale’ di Montanelli (1984-1988), inviato in Europa Orientale, Russia e Cina (1988-1992), distaccato presso ‘The Economist’ a Londra (1993), corrispondente a Washington D.C. per ‘la Voce’ (1994-1995).

Nel 2013 è stato Isaiah Berlin Visiting Scholar a Oxford e Visiting Fellow a Ca’ Foscari-Venezia. Ha tenuto un corso alla scuola di giornalismo ‘Walter Tobagi’ dell’Università degli Studi di Milano (2010-2012), e ha visitato il Massachusetts Institute of Technology (MIT) come Research Fellow/Writer in Residence (2009). Ha  insegnato a Middlebury College Vermont (2006), Milano-Bocconi (2003 e 2006), Parma (1998) e Pavia (2002), che lo ha scelto come «laureato dell’anno» nel 1998 e 2011.

Nel 2001 la Regina Elisabetta II gli ha conferito il titolo di Officer of the British Empire, O.B.E. e nel 2011 il Presidente Giorgio Napolitano lo ha nominato Commendatore della Repubblica italiana. E’ presidente dell’Inter Club di Kabul, Afghanistan (e solo di quello). È sposato con Ortensia e ha un figlio, Antonio.

1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Dante,
la Tua presentazione del libro è molto interessante.
Ha attivato nella mia mente molte riflessioni e confronti con la mia vita personale e professionale.
Non mi resta che comprarlo.
Grazie ed a presto.
Simone