mercoledì 9 maggio 2012

Un mondo USA e GETTA

Qualche giorno fa, come tutte le mattine, mi stavo facendo la barba con il mio rasoio "Bic usa e getta" e pensavo tra me..."perchè si chiama usa e getta se a me dura almeno 20 giorni?". Da qui alcune considerazioni, ovvie per molti, sul nostro sistema consumistico che ci spinge sempre più a SOSTITUIRE piuttosto che RIPARARE.
Spesso il nuovo acquisto: abbigliamento, auto, telefonia e nuove tecnologie, non viene fatto per bisogno o perchè il bene è rotto o usurato, ma semplicemente perchè è fuori moda o per usare un termine noto "OBSOLETO".
Una volta, e non un secolo fa, gli abiti venivano rammendati, gli elettrodomestici e le auto riparate; oggi invece sono proprio i tecnici che spingono al nuovo acquisto in quanto i pezzi di ricambio spesso non esistono essendo gli articoli ad alto rischio di "obsolescenza", oppure i pezzi di ricambio sono troppo costosi e "non vale la pena...".

Qualche mese fa, ho avuto un problema tecnico con la mia auto, una Fiat punto (anno di immatricolazione 2001), il meccanico ha fatto un preventivo di 1000 euro circa e mi ha detto "non vale la pena ripararla, ti conviene cambiarla!...". Se ragioniamo dal punto di vista dell'obsolescenza il ragionamento è giusto in quanto il bene in questione si è svalutato, ma per poter cambiare la macchina avrei dovuto spendere almeno 8/9.000 euro per un'altra Fiat Punto "USATA"...

Un altro prodotto tipico "dell'usa e getta" è il pannolino usato dai bambini. Questo prodotto ha una doppia ripercursione: ambientale ed economica. Essi sono infatti una enorme fonte di inquinamento ambientale, essendo uno dei rifiuti più anti-ecologici che esistano sul pianeta. Basti pensare che un pannolino, in media ci impiega 500 anni per degradarsi completamente! Considerando poi, che un bambino piccolo, nei primi 3 anni di vita consuma circa 4.200 pezzi di questo prodotto il problema ambientale diventa veramente serio.
Possibile che nell'era della "GREEN ECONOMY" nessuno abbia proposto prodotti alternativi e più "GREEN"? Considerando comunque che incidono sul budget famigliare per circa 1.300 euro (stando attenti alle offerte!!!).

Con questi ragionamenti, e mal costume, entriamo (o ci fanno entrare) in un vortice che ci spinge sempre ad acquistare l'ultimo modello di un prodotto o il prodotto più semplice e comodo da usare, anche se più costoso e più pericoloso per l'ambiente.
Che fare allora? Purtroppo in me non ho le risposte (magari...) ma solo tante domande e punti interrogativi (???), essendo anch'io per primo immerso in questo consumismo. La domanda che mi pongo (e vi pongo): come possiamo migliorare questo nostro mondo? Che sterzata possiamo dare alla nostra vita e alle nostre abitudini?
Invito i nostri amministratori cittadini, di nazione, e del mondo, insieme alle maggiori aziende a ripensare prodotti e stili di vita più sobri che portino comunque un benessere generale per gli Uomini e per l'Ambiente.

4 commenti:

silvia ha detto...

odioso usa e getta
io mi rifiuto di usarlo perfino per le festicciole
inoltre dò il tormento a quelli che lo usano
-perchè siamo tutti capaci di fare grandi discorsi, ma poi in pratica continuiamo a fari i nostri porci comodi-

Dante ha detto...

hai ragione silvia, e concordo con te. Io per primo mi rendo conto che tante cose nella mia vita sono usa e getta. In piccole cose le sto eliminando: ad esempio da più di due anni ho eliminato le bottiglie d'acqua in PET, ed altre piccole cose. Ognuno di noi dovrebbe nel proprio piccolo "usare di più e gettare di meno". Grazie per il tuo contributo

fradip ha detto...

Per i pannolini ti posso dare una risposta parziale io.
La soluzione migliore dal punto di vista ecologico sembrerebbe quella degli usa e getta (di cui ne esistono una discreta varietà) tuttavia bisogna ricordarsi di includere nel calcolo il costo e l'usura di lavatrice ed eventuale asciugatrice e il tempo "perso" nell'operazione. Una valida alternativa sono i pannolini ecologici in mater-bi o materiali non derivati del petrolio facilmente biodegradabili che uniscono la praticità dell'usa e getta al rispetto per l'ambiante; questo tipo di pannolini tuttavia è di difficile reperibiltà nei nostri paraggi.
Noi per adesso li ordiniamo su internet e aspettiamo il periodo dello svezzamento per passare a quelli lavabili (con le feci liquide è problematico l'utilizzo dei lavabili).

fradip ha detto...

... dimenticavo ...
Esiste anche la possibilità di educare il bimbo prima possibile all'uso del vasetto; esistono dei libri a tal proposito, noi ne abbiamo uno e la cosa sembra fattibile; tuttavia l'impegno richiesto è alto e, secondo me, può farlo chi non lavora