Seguo Fabio Volo ormai da diversi anni: come dj alla radio, come attore e come scrittore e devo dire che lo apprezzo proprio in quest'ultima veste. Ho letto tutti i suoi libri, ed ogni libro mi ha lasciato qualcosa. Uno scrittore attraverso il suo romanzo cerca di trasmettere al lettore un messaggio particolare che spesso nasce dalla sua esperienza vissuta o qualcosa che lo ha colpito particolarmente. Il lettore, invece, per poter entrare nel tema del libro deve aver vissuto direttamente le esperienze trattate nel volume; quindi il coinvolgimento dipende dal momento in cui ci si accinge nella lettura del libro (età, condizione sociale). Mi spiego meglio: il libro parla di una coppia che non vive più serenamente il loro rapporto matrimoniale (o forse non lo hanno mai vissuto) e così iniziano una serie di dinamiche, nel mio piccolo sono riuscito ad entrare nella testa della protagonista in quanto all'età di 38 anni e da 7 anni sono sposato e spesso mi sono rivisto in alcune dinamiche di coppia, che sono sicuro non essere solo le mie. Quindi leggendolo ho trovato (come spesso accade) una mia "chiave di lettura" diversa da chi, magari lo legge a 25 anni in una condizione di scapolo/nubile.
Dal mio punto di vista (ho letto diverse recensioni su questo libro nei vari blog e siti, spesso solo un "copia/incolla") ritengo che "Le prime luci del mattino" non sia il romanzo più bello di Fabio Volo. Nel libro ci si dilunga troppo (forse è proprio questa la volontà dell'autore) nelle varie descrizioni erotiche che accompagnano la storia d'amore che infiamma la protagonista con il suo amante, descrizioni ripetute e ripetitive che non fanno scorrere il romanzo; e sinceramente sono andato avanti con la lettura solo per dovere intellettuale cercando di capire il "perchè" di tale descrizione analitica.
Al di là di questa mia riflessione, ritengo che il libro sia ben scritto ed all'interno vi siano riflessioni profonde, frasi che penetrano nell'animo del lettore e che rafforzano quanto si è appena letto. Un libro che apre la porta al futuro anche quando il futuro sembra già scritto da abitudini e quotidianità e preconcetti. Chiudo questa mia breve riflessione citando uno dei passaggi che più mi è piaciuto:
"Nella vita ci sono attimi, istanti, frazioni di secondo in cui un "no" può diventare un "si". Per anni ho aspettato che la vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io " (F.Volo)
LE PRIME LUCI DEL MATTINO - Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione nè curiosità. Suo marito è diventato quasi un fratello: "Non viviamo insieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente pensato che due infelicità unite potessero dar vita ad una felicità". Ha sempre deciso in anticipo come doveva essere la sua vita: la scuola da fare, l'università, l'uomo da sposare...perfino il colore del divano. E' diventata moglie ancor prima di diventare donna. Finchè un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione ed il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile. Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare....
Nessun commento:
Posta un commento