sabato 27 novembre 2010

Il ranocchio e la magia... di M.Hall



Da pochi giorni ho iniziato la lettura di questo interessante volume di Michael Hall. Ringrazio innanzitutto Giannicola, che attraverso il suo Blog ZETETES, mi ha dato e mi da tantissime nozioni e spunti di riflessione sull'argomento. Un libro che sicuramente mi darà tante "risposte", ma che al momento stesso mi farà porre "nuove domade". Sicuramete in futuro vi farò partecipi come sempre degli argomenti che più mi hanno incuriosito e colpito.

tratto dal libro "La PNL e la magia del linguaggio" di Michael Hall
(introduzione di Alessio Roberti) La parola "magia" fa reagire a volte con sospetto coloro che sono più inclini a usare logica e raziocinio quando pensano e decidono. Eppure, pochi dubiterebbero che il potere delle parole sia a volte così dirompente da potersi definire inequivocabilmente "magico". Gli effetti del linguaggio sul pensiero e, viceversa, del pensiero sul linguaggio, le conseguenze delle parole sullo stato fisico e mentale, sulle decisioni e sulle azioni sono così lampanti che anche chi ha un approccio abitualmente iper-razionale si ritrova spesso a parlare, seppur in senso metaforico, di "magia del linguaggio".

Quello che ci interessa riscoprire in questo libro è proprio la magia del linguaggio, che fu indagata con il rigore dello scienziato e la capacità creativa del genio da Richard Bandler e John Grinder, i due co-fondatori della Prpgrammazione Neuro-Linguistica (PNL).

Per la prima volta, più di un quarto di secolo fa, dei ricercatori si mettevano nella posizione di "osservatori e ascoltatori" rispetto al lavoro di maghi della terapia come Fritz Perls, Virginia Satir e Milton Erickson, professionisti capaci di operare nei loro clienti trasformazioni profonde attraverso un uso sapiente delle parole.

Dal loro accurato lavoro di osservazione e ascolto, Bandler e Grinder derivarono la "struttura" della magia del linguaggio messa in atto da questi due terapeuti, i quali, parlando in modo particolare e utilizzando precisi schemi linguistici, agivano potentemente sulla neurologia, sui pensieri e sul comportamento dei loro interlocutori. L'estrazione di tali schemi confluì in ciò che Bandler e Grinder definirono "Meta Modello", lavoro che conteneva gli strumenti linguistici del cambiamento terapeutico e che rispondeva a domande quali:

- Qual'è l'impatto che le parole hanno sul cervello?
- E' possibile imparare a riprodurre la magia linguistica? In altre parole, si può apprendere a usare il linguaggio in modo da raggiungere obiettivi specifici (di benessere mentale, di autorealizzazione, di motivazione e così via)?
- Quanto vengono influenzate le persone dal modo in cui usano le parole con se stesse?
- Modificando il linguaggio si possono modificare anche le emozioni, le opinioni, la rappresentazione mentale degli eventi?

Michael Hall riprende in questo libro il Meta Modello di Bandler e Grinder e ne analizza i possibili sviluppi e le applicazioni ulteriori facendo costantemente riferimento ai principi e all'attitudine della Programmazione Neuro-Linguistica. Il percorso in cui ci accompagna l'autore consente di riprendere un ragionamento che, iniziato più di trent'anni fa, non si è mai realmente interrotto, si ritorna a parlare, tra le altre cose, di mappa e territorio, di quanto si utile arricchire la propria rappresentazione del mondo, di come raffinare le capacità comunicative per migliorare la qualità dei pensieri e della vita.

TOCCATO DALLA MAGIA
C'era una volta un Brutto Ranocchio che fu Toccato dalla Magia.
Una Maga agitò la bacchetta, disse qualche parola,
e all'improvviso...nuvoletta di fumo...
il brutto ranocchio scoprì di essere in realtà...
un Bellissimo Principe
con tutte le risorse di cui aveva bisogno
per vivere con pienezza e passione.
Perchè, vedete, la magia delle parole lo riportò
alla sua vera identità e al suo vero destino
aprendogli gli occhi alla ricchezza delle risorse
che aveva dentro sè.
E così se ne andava, felice, lungo la sua strada principesca,
completamente trasfomato, vibrante di vita...
e narrava la sua storia a chiunque la volesse ascoltare,
tant'è che iniziò lui stesso a "sentirsi veramente curioso
riguardo alla magia" che gli era capitata
"Ma come ha fatto?"
"C'è un metodo nella sua Magia?"
"Se riuscissi s trovare la Struttura che sta dietro alla Magia,
potrei forse imparare anch'io a fare magie come queste?"
E queste parole gli riecheggiavano nella mente.
Ora, accadde per caso che in quei giorni
anche due modellatori fossero toccati dalla Magia.
Senza indugiare un attimo, i due cominciarono a tenere
in tutto il Regno
dei corsi sulla struttura della magia.
E così, avendo preso il suo posto al corso,
non conoscendo ancora l'estensione dei suoi poteri magici
dopo essere stato toccato dalla Magia,
ebbe accesso al suo più intenso stato di apprendimento
perchè non voleva perdersi neanche uno dei
segreti della magia.
Così, mentre cominciava a respirare profondamente e pienamente
in un sereno rilassamento,
nella crescente emozione dell'aspettativa
di diventare ancor più abile come
Mago Neuro-Linguistico...

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