Qualche giorno fa (sicuramente in ritardo rispetto la programmazione cinematografica) ho visto un bel film dal titolo "Solo un padre" di Luca Lucini con Luca Argentero. Con mia sorpresa scopro che il film è stato tratto da un libro che avevo letto nel 2002 e che mi aveva molto colpito. Ancora di più oggi mi ha colpito il film e rileggendo alcune pagine del libro visto la mia attuale situazione di neo papà. Sicuramente il libro è più completo ed affronta certe tematiche in modo più profondo e particolare. Dedicato a tutti neo papà ed a chi lo sta per diventare, ma anche alle mamme che potrebbero scorgere un diverso punto di vista. Di seguito riporto la presentazione del libro. Buona lettura
"Le avventure semiserie di un ragazzo padre" - di Nick Earls
Jon Marshall è un tipico single ultratrentenne metropolitano: medico specialista in laserterapia, bella casa, macchina sportiva, un cane un pò tonto di nome Elvis, colleghi simpatici, una sincera (e ricambiata) antipatia per la posta elettronica, un rapporto conflittuale con la musica, la moda e soprattutto le pettinature anni Ottanta, un amore sconfinato per la dolce Lily. Tutto normale, quindi, quasi banale. Appunto "quasi". Si perchè Lily - meglio conosciuta come Fagiolino- ha sei mesi, ed è sua figlia. E' lei il centro della vita di Jon e dei suoi pensieri squinternati, pensieri di un ragazzo padre volenteroso ma non per questo meno confuso e a volte comicamente imbranato. Eh, si, essere genitori è molto impegnativo, e bisogna tenersi in forma, meglio se andando a correre ogni mattina con Ash, studentessa di dieci anni più giovane di lui, molto carina e senza una lira in tasca. Prima di lei, la vita sociale di Jon si riduceva a George, l'amico single per scelta, a Oscar, il collega gay effervescente, e a Wendy, la vecchia amica materna, oltre naturalmente a Elvis e a Fagiolino. Fra un club di lettura il mercoledi sera, le inutili manovre di Wendy per accoppiarlo con sua sorella Katie (una nostalgica degli anni Ottanta pericolosamente propensa allo zitellaggio), gli inquietanti "reading" di poesia underground di Oscar e le assurde "catene" via e-mail di George, chi vuol bene a Jon si impegna nel tentativo più o meno riuscito di non farlo sentire solo, di alleviargli il peso di un segreto che insieme condividono: che fine ha fatto la mamma di Lily?
Un pizzico di Woody Allen, due manciate di Nick Hornby, il tutto in salsa Bridget Jones: il pasticcio servito è una storia brillante e piena di humor, spiritosa molto ben scritta che riesce a parlare di cose serie in modo straordinariamente lieve. E, una volta letta l'ultima pagina, sentiremo la mancanza di Jon, il tenero, ridicolo, romantico e poetico protagonista di cui anche noi siamo diventati amici.
"Le avventure semiserie di un ragazzo padre" - di Nick Earls
Jon Marshall è un tipico single ultratrentenne metropolitano: medico specialista in laserterapia, bella casa, macchina sportiva, un cane un pò tonto di nome Elvis, colleghi simpatici, una sincera (e ricambiata) antipatia per la posta elettronica, un rapporto conflittuale con la musica, la moda e soprattutto le pettinature anni Ottanta, un amore sconfinato per la dolce Lily. Tutto normale, quindi, quasi banale. Appunto "quasi". Si perchè Lily - meglio conosciuta come Fagiolino- ha sei mesi, ed è sua figlia. E' lei il centro della vita di Jon e dei suoi pensieri squinternati, pensieri di un ragazzo padre volenteroso ma non per questo meno confuso e a volte comicamente imbranato. Eh, si, essere genitori è molto impegnativo, e bisogna tenersi in forma, meglio se andando a correre ogni mattina con Ash, studentessa di dieci anni più giovane di lui, molto carina e senza una lira in tasca. Prima di lei, la vita sociale di Jon si riduceva a George, l'amico single per scelta, a Oscar, il collega gay effervescente, e a Wendy, la vecchia amica materna, oltre naturalmente a Elvis e a Fagiolino. Fra un club di lettura il mercoledi sera, le inutili manovre di Wendy per accoppiarlo con sua sorella Katie (una nostalgica degli anni Ottanta pericolosamente propensa allo zitellaggio), gli inquietanti "reading" di poesia underground di Oscar e le assurde "catene" via e-mail di George, chi vuol bene a Jon si impegna nel tentativo più o meno riuscito di non farlo sentire solo, di alleviargli il peso di un segreto che insieme condividono: che fine ha fatto la mamma di Lily?
Un pizzico di Woody Allen, due manciate di Nick Hornby, il tutto in salsa Bridget Jones: il pasticcio servito è una storia brillante e piena di humor, spiritosa molto ben scritta che riesce a parlare di cose serie in modo straordinariamente lieve. E, una volta letta l'ultima pagina, sentiremo la mancanza di Jon, il tenero, ridicolo, romantico e poetico protagonista di cui anche noi siamo diventati amici.
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