martedì 12 agosto 2008

"Il tempo..."


Ormai nella vita di tutti i giorni il tempo sembra sfuggirci, e la frase che si sente spesso è "non ho tempo", oppure "quando andrò in ferie avrò tempo per..." ebbene si per molti è tempo di vacanze e ferie, ma pare che quando si rientra un'altra frase tipica è "queste ferie sono volate", "non mi è bastato il tempo per...". E' troppo facile incolpare il TEMPO, ma in definitiva non siamo noi a gestirlo?
Cos'è il tempo? "...se nessuno me lo domanda, lo so; ma sedevo spiegarlo a qualcuno non ne sono più capace". Questa è l'idea di Sant'Agostino sul tempo.
Il tempo è un concetto fisico che viene utilizzato per stabilire la contemporaneità o l'ordine di una serie di eventi. Il tempo si misura con il calendario e con l'orologio: si misura in anni, mesi, settimane, giorni, ore, minuti e secondi. Per meglio approfondire l'argomento prendo spunto da un libro (letto) e da una convention (ascoltata) qualche anno fa proprio dagli autori: i coniugi Varvelli

Tratto da: "Saper gestire il tempo" di Laura Varvelli e Luca Varvelli

"Un tale che passeggiava tra gli alberi incontrò un boscaiolo intento a segare un tronco con grande fatica. Curioso di scoprire come mai fare a pezzi una pianta caduta costassee tanto sudore, il tale si avvivinò, stette un pò ad osservare e poi disse: "potrò sbagliare, ma mi sembra che la tua sega tagli poco. Che ne diresti di appuntirle i denti?" Il boscaiolo tra un respiro affannoso e l'altro rispose brusco: "non ho tempo, devo segare". Così narra un racconto canadese.
Ognuno ritiene di fare buon uso del proprio tempo, semplicemente occupandolo. Pochi si soffermano sul reale utilizzo che ne fanno perchè è scarsa l'abitudine all'autoanalisi; molti si soffermano sull'utilizzo che gli altri fanno del loro tempo, criticando il modo in cui lavorano o "passano" il tempo. Alcuni, infine, decidono, di punto in bianco, di darsi regole e metodi e stilano decaloghi di comportamento che iniziano con "...da domani mi impegnerò a..." e proseguono con dieci punti che verranno disattesi. Dall'indomani.
Per migliorare qualunque cosa - un comportamento, una procedura, un'abitudine - si deve, innanzitutto, conoscere il punto di partenza, poi fare un passo indietro per cercare di trovare soluzioni e risposte coerenti, sarebbe un errore passare subito all'azione. La sequenza corretta è: misura e conoscenza della situazione; e infine scelta delle azioni da intraprendere per migliorare la situazione.

RIAPPROPRIARSI DEL PROPRIO TEMPO - Tutto ciò che è prezioso, o scarso, costa. Anzi, proprio perchè scarso (oro, platino, diamanti) costa. Anche il tempo costa. E' un costo gestirlo, prevederlo, programmarlo. Se pensiamo che questi costi siano inevitabili, li somatizziamo in modo negativo, ci adattiamo a vivere in modo passivo - da prigionieri - sminuendo la nostra personalità. Consumiamo più energia del dovuto e scarichiamo le nostre batterie. E, nella peggiore delle ipotesi, facciamo pagare ad altri questa nostra difficoltà. Se, invece, impariamo a conoscere i costi del tempo, a ri-conoscerli e controllarli con metodo e disciplina; se riusciamo a soffrire con equilibrio, a ricostruire il nostro capitale energetico, potremo diventare i veri padroni del nostro tempo. Saremo noi a gestire il tempo e non saranno gli eventi a gestirci.

"Trova il tempo di lavorare: è il prezzo del successo;
trova il tempo di riflettere: è la fonte della forza;
trova il tempo di giocare: è il segreto della giovinezza;
trova il tempo di leggere: è la base del sapere;
trova il tempo di essere cortese: è la strada della felicità;
trova il tempo di sognare: è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di essere contento è la musica dell'anima".
(detto Irlandese)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Di tempo ce nè,è solo una questione di priorità,sembra semplice ma è difficile ad ammettere le vere priorità,da quelle obbligate dalla società.