giovedì 23 gennaio 2014

Quando si spegne la luce negli occhi

Qualche giorno fa stavo dormendo, e mi era sembrato di non vedere più. Il tutto è durato un attimo, mi è bastato però per restare ancora 10 minuti a letto
nell'oscurità della mia stanza per fare qualche riflessione su uno dei sensi (per me uno dei più importanti): 
LA VISTA.
Attraverso la vista osserviamo, ci diamo una direzione quando camminiamo, usiamo il computer, comunichiamo, e facciamo tante altre cose che però ormai diamo per scontato.
Proprio oggi leggevo che il noto cantante Bocelli sta finanziando insieme al Mit di Boston un GPS per non vedenti in modo da agevolarli quando si muovono in città. Un progetto che sta portando avanti il famoso cantante non tanto per se, che si definisce "un privilegiato" ma per chi nel quotidiano si trova ad affrontare queste problematiche legate alla mobilità territoriale.
In questi 10 minuti di riflessione ho immaginato a cosa potrebbe accadere "quando si spegne la luce negli occhi"
Come sarebbe cambiata la mia vita? Le mie abitudini, il mio lavoro? Il rapporto con la famiglia e la comunità? Il rapporto che oggi ho attraverso il computer, i social network e perché no anche questo blog?  L'immaginazione però non è mai come la realtà e penso che nessuno possa anticipare o prepararsi ad un evento di questo tipo. 
Mentre scrivo sto facendo delle ricerche su internet per vedere cosa esiste oggi nel mondo che può agevolare queste persone, e che "potrebbe agevolarmi" (sicuramente una ricerca superficiale)

Vediamo cosa faccio nel mio quotidiano e cosa potrebbe cambiare:
- non potrei più svolgere il mio lavoro (attualmente lavoro in McDonald's con la funzione di responsabile)…dovrei insomma reinventarmi… (ho trovato un sito www.nonvedenti.it)
- non potrei più guidare ed accompagnare i miei figli
- non potrei avere accesso facilitato al computer ed alle varie applicazioni (dovrei dotarmi di apparecchiature specifiche)
- non potrei più correre come faccio oggi (potrei farlo con un accompagnatore su percorsi prestabiliti e privi di ostacoli). ho visto in rete che esiste un sito http://www.tuttopodismo.it/Disabilincorsa.htm che aiuta in questa pratica.
- non potrei più leggere come faccio oggi. E' vero esistono audiolibri o libri specifici ma vi assicuro che non sono così forniti ed assortiti
- non potrei ammirare la bellezza della natura, del sole, delle stelle, delle montagne del mare… Potrei solo sentirle attraverso il tatto, la pelle, i profumi ed i gusti (per fortuna mi sono immaginato a perdere "solo" la vista)

In questa mia riflessione non posso non ricordare un mio amico che vive a Penne. Il suo nome è Marcello: vive solo in un appartamento, lavora come centralinista al Comune di Penne e  va abitualmente in bici (tandem). Ho sempre ammirato la sua "voglia di normalità". Ogni tanto mi diceva "sono andato al cinema a vedere il film…" e gli dicevo "a vedere?…" rimanevo sbalordito…

A conclusione di questa mia breve riflessione mi vengono in mente due video che mi sono cari e che ho trovato su YouTube. Il primo video racconta di un non vedente che chiede l'elemosina ai passanti…



...Il secondo invece è tratto dal film "Profumo di donna" con Al Pacino










2 commenti:

Sonia Ognibene ha detto...

Dante, sai, ci ho pensato anch'io, numerose volte, comunque ti ringrazio per aver pungolato tutti noi alla riflessione con questo post. Buona domenica, a presto.

Dante ha detto...

Grazie a te :)