venerdì 22 giugno 2012

Voglia di cambiare? C'è l'ufficio di SCOLLOCAMENTO

Qualche tempo fa, proprio nelle pagine di questo "diario" scrivevo di come il mondo consumistico si stia impossessando sempre più della nostra vita. Ognuno di noi, chi più chi meno, cede alle tentazioni del marketing, della pubblicità, delle tendenze della moda, ecc. Ormai lavoriamo prevalentemente per soddisfare i nostri "desideri" e non i nostri "bisogni". Lavoriamo di più per guadagnare di più, e non per la soddisfazione professionale che ne deriva. Abbiamo bisogno di soldi per comprare: una casa più grande, una macchina più grande, una moto più potente, un guardaroba più fornito, l'ultimo oggetto hi-tech, ecc. I desideri possono essere i più disparati ma ognuno di loro ha un comune denominatore: "la schiavitù del lavoro", schiavi del "Dio denaro". Anch'io, aimè, avendo fatto un esame di coscienza, mi rendo conto di essere attratto da questo sistema consumistico. Mi rendo conto alcune volte di "volere di più" ma effettivamente di "possedere sempre meno" ed avere meno tempo per godermele e condividerle. Mi definirei un "drogato del consumismo" (forse il termine è un pò forte, ma rende l'idea). Effettivamente alcune volte sono incapace di rinunciare al "superfluo" anche se a mio malgrado me ne rendo conto. Avrei bisogno di un vero e proprio percorso di "disintossicazione". Una volta questo termine veniva usato solo per la dipendenza da droghe, tabacco, alcool. Recentemente ho letto che queste associazioni si occupano di recuperare persone che hanno le dipendenze più disparate: dipendenza da videogiochi, uso eccessivo del pc, abuso dei social network, uso eccessivo delle carte di credito, gioco d'azzardo, ecc.
Il mese scorso, appunto leggendo "Millionaire", mi sono imbattuto in questo breve ma intenso articolo/progetto che può aiutare ciascuno di noi a far chiarezza sulla nostra vita; aiutarci a capire effettivamente quali sono i nostri VERI bisogni ed i nostri desideri, non quelli materiali che distolgono dai VERI VALORI DELLA VITA.
So di non essere il solo a vivere questo stato di disagio, e la domanda che spesso mi/ci poniamo è "Voglio veramente uscirne? Come fare?"...Iniziando dalla cosa più semplice e più dignitosa: chiedere aiuto a chi può aiutarci a RICONQUISTARE LA NOSTRA VITA!


ECCO COME ANDARE CONTROCORRENTE E VIVERE CON MENO COSE, MEO DENARO, MENO LAVORO. (tratto da "Millionaire" mag 2012)

Simone Perotti (www.simoneperotti.com), lo ricordate? E' il manager che ha mollato tutto (Milano e un impiego superpagato) per assecondare la sua passione per il mare. E la sua voglia di libertà. Ha raccontato la sua scelta di downshifting nei libri "Adesso basta" e "Avanti tutta". Ora torna con questo nuovo lavoro "UFFICIO DI SCOLLOCAMENTO - Una proposta per tornare a vivere". Ma oltre al libro c'è un progetto...
1) VAI IN DIREZIONE OPPOSTA E CONTRARIA - Mentre tutti cercano di salire sulla nave del lavoro, dell'economia, del consumo, c'è chi come me vuole scendere. Anche perchè la nave sta affondando. Ma non si scende da una nave buttandosi in acqua, si rischia di affogare. Serve un percorso formativo e poi un progetto. Gli uffici di scollocamento mettono insieme filosofi, scrittori, economisti, psicologi, coach, artigiani, agricoltori che ci facciano da tutor. Quando cerchi di uscire dalla droga del lavoro e del consumo, hai bisogno di una comunità di recupero.
2) SPEZZA LE CATENE - Il progetto si rivolge prima di tutto ai workaholic, cioè i malati del lavoro che non riescono a spezzare le catene. Poi a quelli che hanno capito che lavoreremo per una vita correndo sul tapis roulant della pensione che però non ci daranno (o, almeno non in tempo). A quelli che hanno capito che viviamo qualche decennio e poi moriamo, ma ora non è ancora quel giorno. C'è ancora la possibilità di vivere diversamente, con meno cose, meno denaro, meno ansia; più gioia, più idee, più progetti.
3) CAPISCI SE E' IL MOMENTO - Bisogna chiedersi: sono felice, il lavoro mi appaga, il denaro è un giusto premio alla mia fatica, le mie relazioni sono buone, i cibi sono sani, gli oggetti utili? Se la risposta  è si, allora avanti tutta. Se è no, serve un cambiamento. SCOLLOCARSI da responsabilità assurde e inutili dalla vicinanza con gente che non amiamo, da uno stile di vita che massacra il Pianeta e anche noi è l'unica via.
4) ALLENATI ALLE RINUNCE - Di fronte ai grandi vantaggi (più libertà, più tempo per la nostra vita) bisogna abituarsi alle rinunce. Alleniamoci a vivere senza niente, le poche cose che avremo ci sembreranno moltissimo. Bisogna capire dove buttiamo i soldi. Oggi se si vuole essere liberi occorre vivere con poco.
5) DECIDI CHE COSA FARE UNA VOLTA SCOLLOCATO -  Ognuno ha una naturale tendenza, magari sepolta dalle paure. Tiriamola fuori testandoci, facendo. Capire chi siamo e cosa vogliamo fare è la nostra stella cometa. Serve un progetto, che poi è una mappa da seguire. Il tutto senza paura. Cambiare non accorcia la nostra vita. Semmai la allunga.

"Meglio scollocarsi da responsabilità inutili e da uno stile di vita massacrante". 

4 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Andare controcorrente? Rischioso ma bello.
Buon fine settimana

Sara ha detto...

Grande Dante! Un articolo profondo e interessante! Mi fa sorgere una domanda,. Cosa richiede più coraggio? Andare controcorrente o seguire l'onda?

Dante ha detto...

bella domanda Sara. in entrambi i casi, ritengo occorra una grande forza di volontà, determinazione. e perchè no, un pò di follia... ciao

Anonimo ha detto...

Caro Dante,
molto interessante la tua lettura e condivido pienamente, ma c'è un ufficio che riesca a gestire il tutto non facendo niente e ottenendo il doppio? Bisognerebbe inventarlo considerando che già metto in pratica tutti i punti riuscendo a non ritrovarmi nulla in mano già dopo una settimana.... Ma non per spese inutili.... Qualche volta giriamoci a guardare chi non ha per niente la casa, la moto, i divertimenti, le vacanze tutte le estati e vestiti firmati ma comprati al mercatino a due soldi, continuando a pagare coloro che ogni anno aumentano l'affitto della casa, l'assicurazione della macchina e le mense scolastiche dei bambini..... Io faccio parte di quest'ultima categoria!!!!
Un saluto F.