Lo spunto per questo post mi è arrivato dal mio amico Giannicola attraverso il suo blog, tratto dal libro "Tutta un'altra vita" su un argomento che tocca tutti noi: la responsabilità. Ma cos'è la responsabilità? Vi lascio alla lettura di questo brano e della storiella contenuta e capire come questa parola ha un ruolo attivo nella vita quodidiana di tutti noi e come questa parola, come scrive l'autrice, può essere scissa e diventare "respons-abilità". Buona lettura
Tratto da "Tutta un'altra vita" di Lucia Giovannini
La respons-abilità
"Vivere significa prendersi la responsabilità di trovare le giuste risposte ai problemi della vita". Victor Frankl
Se solo avessi più denaro/tempo/ fortuna...
Se solo ricevessi più aiuto dai colleghi, famigliari/amici...
Se solo mio marito mi sostenesse...
Se solo fossi più giovane/magra/bella...
Se solo il mio lavoro fosse meno stressante...
Vi suona familiare? Quali stati d'animo, quali azioni scaturiscono da questo modo di pensare? Quando ci troviamo a riflettere e parlare in questa maniera, siamo forse nella nostra zona di potere? La linea che identifica la nostra area di influenza è ben definita e ha un nome: respons-abilità.
Responsabilità non significa colpa. Non è certo colpa nostra se siamo stati licenziati, lasciati dal partner o se siamo ammalati. Essere responsabili significa riappropriarsi dell'abilità di rispondere agli eventi. Vuol dire usare la nostra abilità di cambiamento. Essere in grado di dare le risposte più funzionali alle domande che i problemi della vita ci pongono. E significa farlo nella quotidianità,attraverso la nostra condotta, le nostre azioni, le nostre parole, a casa e al lavoro, quando siamo da soli e quando siamo con gli altri.
Siamo completametamente responsabili della nostra zona di potere, ovvero di ciò che pensiamo, delle nostre emozioni, di come parliamo ed agiamo. Siamo altresì responsabili dei nostri comportamenti, delle parole e delle azioni nei confronti degli altri. Ma non siamo responsabili di ciò che un altro pensa, fa o dice. Questo rientra nella zona di potere dell'altra persona. Quindi non possiamo cambiarlo. Possiamo solo cambiare come ci sentiamo a riguardo. Possiamo accettare gli eventi esterni e usare la nostra abilità per rispondere, cioè la nostra respons-abilità. Comprendere questo meccanismo ci aiuta anche a creare rapporti più sani, aperti, onesti ed efficaci.
"Siamo in dieci a lavorare su questo piano e ci sono due bagni". La settimana scorsa l'impresa di pulizie era in ferie e i bagni sono rimasti sporchi per tutto il tempo. E' possibile che nessuno si prenda la briga di pulirli?"
"Ogni volta che arriva una pratica scomoda da trattare, rimbalza sulle diverse scrivanie come una patata bollente e nessuno vuole farsene carico. Perchè dovrei farlo proprio io?"
"Appena finito di mangiare mio marito si incolla davanti al televisore e non mi aiuta con i bambini. Se gliel'ho mai chiesto apertamente? No, chiunque si renderebbe conto che ho bisogno di una mano"
"Il pianeta è ogni giorno più inquinato. Molti animali vengono maltrattati. Qualcuno prima o poi dovrà fare qualcosa!"
Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno
Questa è la storia di 4 persone di nome Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e a Ognuno venne chiesto di farlo. Ognuno era sicuro che Qualcuno l'avrebbe fatto. Chiunque avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Qualcuno si arrabbiò a tale riguardo, perchè era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensava che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno non l'avrebbe fatto. E finì che Ognuno dette la colpa a Qualcuno quando Nessuno fece ciò che Chiunque avrebbe potuto fare.
Traduzione: questa è la storia di Ognuno di noi.
Davanti ad un compito difficile, una conversazione scomoda da iniziare, un passo faticoso da intraprendere, una situazione pesante da cambiare. Nessuno è particolarmente felice. Per Chiunque sarebbe molto più facile limitarsi a giocare il ruolo della vittima e deprimersi o incolpare gli altri. Qualcuni invece usa la sua zona di potere e decide di non farlo. Ogni volta che scegliamo la respons-abilità facciamo un passo avanti verso il cambiamento evolutivo.
Tratto da "Tutta un'altra vita" di Lucia Giovannini
La respons-abilità
"Vivere significa prendersi la responsabilità di trovare le giuste risposte ai problemi della vita". Victor Frankl
Se solo avessi più denaro/tempo/ fortuna...
Se solo ricevessi più aiuto dai colleghi, famigliari/amici...
Se solo mio marito mi sostenesse...
Se solo fossi più giovane/magra/bella...
Se solo il mio lavoro fosse meno stressante...
Vi suona familiare? Quali stati d'animo, quali azioni scaturiscono da questo modo di pensare? Quando ci troviamo a riflettere e parlare in questa maniera, siamo forse nella nostra zona di potere? La linea che identifica la nostra area di influenza è ben definita e ha un nome: respons-abilità.
Responsabilità non significa colpa. Non è certo colpa nostra se siamo stati licenziati, lasciati dal partner o se siamo ammalati. Essere responsabili significa riappropriarsi dell'abilità di rispondere agli eventi. Vuol dire usare la nostra abilità di cambiamento. Essere in grado di dare le risposte più funzionali alle domande che i problemi della vita ci pongono. E significa farlo nella quotidianità,attraverso la nostra condotta, le nostre azioni, le nostre parole, a casa e al lavoro, quando siamo da soli e quando siamo con gli altri.
Siamo completametamente responsabili della nostra zona di potere, ovvero di ciò che pensiamo, delle nostre emozioni, di come parliamo ed agiamo. Siamo altresì responsabili dei nostri comportamenti, delle parole e delle azioni nei confronti degli altri. Ma non siamo responsabili di ciò che un altro pensa, fa o dice. Questo rientra nella zona di potere dell'altra persona. Quindi non possiamo cambiarlo. Possiamo solo cambiare come ci sentiamo a riguardo. Possiamo accettare gli eventi esterni e usare la nostra abilità per rispondere, cioè la nostra respons-abilità. Comprendere questo meccanismo ci aiuta anche a creare rapporti più sani, aperti, onesti ed efficaci.
"Siamo in dieci a lavorare su questo piano e ci sono due bagni". La settimana scorsa l'impresa di pulizie era in ferie e i bagni sono rimasti sporchi per tutto il tempo. E' possibile che nessuno si prenda la briga di pulirli?"
"Ogni volta che arriva una pratica scomoda da trattare, rimbalza sulle diverse scrivanie come una patata bollente e nessuno vuole farsene carico. Perchè dovrei farlo proprio io?"
"Appena finito di mangiare mio marito si incolla davanti al televisore e non mi aiuta con i bambini. Se gliel'ho mai chiesto apertamente? No, chiunque si renderebbe conto che ho bisogno di una mano"
"Il pianeta è ogni giorno più inquinato. Molti animali vengono maltrattati. Qualcuno prima o poi dovrà fare qualcosa!"
Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno
Questa è la storia di 4 persone di nome Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e a Ognuno venne chiesto di farlo. Ognuno era sicuro che Qualcuno l'avrebbe fatto. Chiunque avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Qualcuno si arrabbiò a tale riguardo, perchè era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensava che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno non l'avrebbe fatto. E finì che Ognuno dette la colpa a Qualcuno quando Nessuno fece ciò che Chiunque avrebbe potuto fare.
Traduzione: questa è la storia di Ognuno di noi.
Davanti ad un compito difficile, una conversazione scomoda da iniziare, un passo faticoso da intraprendere, una situazione pesante da cambiare. Nessuno è particolarmente felice. Per Chiunque sarebbe molto più facile limitarsi a giocare il ruolo della vittima e deprimersi o incolpare gli altri. Qualcuni invece usa la sua zona di potere e decide di non farlo. Ogni volta che scegliamo la respons-abilità facciamo un passo avanti verso il cambiamento evolutivo.
1 commento:
Accidenti, erano un po' di giorni che non entravo nel tuo blog.
Ti ringrazio.
Abbi gioia Dante.
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