Spesso diciamo che i bambini sono abitudinari (e lo sono), trovano sicurezza attraverso le loro abitudini, attraverso la loro quotidianità che si ripete costantemente.
Noi adulti non siamo differenti, anche noi abbiamo bisogno delle nostre "abitudini" delle nostre sicurezze: la salute, l'indipendenza e la stabilità economica, il lavoro…
E se una di queste "stabilità" viene meno? Come reagiamo?…
Giusy Versace, nel libro "Con la testa e con il cuore si va ovunque", racconta la sua storia, la sua seconda vita iniziata il giorno 22 agosto 2005 quando a causa di un incidente stradale un guardrail le ha tagliato entrambe le gambe all'altezza del ginocchio.
Nel libro l'autrice fa spesso riferimento alla "Giusy di prima" ed alla "Giusy di dopo/adesso" come se fossero due persone distinte. In realtà lo sono, sia per il modo inevitabile di vivere la quotidianità anche nelle cose più banali (che poi banali non sono, come fare la doccia), sia nel rapporto con il prossimo, un prossimo scoperto grazie anche a quel 22 agosto che le ha donato una nuova e diversa sensibilità.
Spesso, nella nostra quotidianità di "normodotati" non vediamo e/o non vogliamo vedere le diversità e disabilità che ci circondano, ne abbiamo quasi paura, "tanto non ci riguardano"…
Giusy Versace vive dopo il 22 agosto 2005 una seconda vita: nel rapporto con i genitori ed il fratello, con il fidanzato di sempre che si sente inadeguato per la "Giusy di dopo", con la Fede, con gli amici che la sostengono e la incoraggiano, con il lavoro, con lo sport (la corsa) lei che non lo aveva mai praticato seriamente quando aveva le gambe… Ma soprattutto con la solidarietà aiutando il prossimo, attraverso una ONLUS che ha fondato chiamata "Disabili No Limits" www.disabilinolimits.org
Nel libro ci sono tanti passaggi belli, commoventi e motivanti ma uno mi piace particolarmente:
"Se non avessi rischiato di morire, se non avessi perso le gambe, forse ci avrei messo un'intera vita a imparare tutte queste cose, e quante altre me ne sarei perse? se avessi una bacchetta magica e solo un desiderio da esprimere, una cosa è certa: non tornerei mai indietro".
"Con la testa e con il cuore" è il racconto di una vicenda personale, ma anche di una scelta che riguarda tutti coloro che si trovano ad affrontare un grande cambiamento: se guardare oltre e costruirsi un domani o continuare a rimpiangere un bel passato che non c'è più. Buona lettura.
la scheda del libro:
"Con la testa e con il cuore si va ovunque" (ed Mondadori, 17,00 euro) - “Oggi è un grande dono.” Sono le parole che Giusy si ripete ogni giorno dal 2005 quando, a causa di un banale incidente in automobile, un guardrail le taglia entrambe le gambe all’altezza del ginocchio, strappandola a una vita invidiabile, piena di affetti, impegni di lavoro, sogni e amore. In quel momento Giusy perde le gambe ma non i sensi. Ricorda tutto: il dolore straziante, il terrore di morire e le preghiere rivolte alla Madonna, perché le dia forza. Forza che diventa la sua arma. A un anno dall’incidente Giusy ha lasciato un fidanzato poco presente e, da brava calabrese doc, tenace e col cuore buono, si è buttata a capofitto in un futuro che le ha riservato sorprese e soddisfazioni: un nuovo lavoro, un nuovo amore, la creazione della onlus Disabili No Limits, che raccoglie fondi per donare ausili a chi non può permetterseli, l’oro e il record italiano sui 100 e 200 metri e il record europeo sui 100 metri.
L'autrice
GIUSY VERSACE - (Reggio Calabria, 20 maggio 1977) è la campionessa italiana dei 200 e 100 metri. Di quest'ultima specialità nel 2012 ha segnato un nuovo record europeo categoria T43, amputati bilaterali. E' la prima donna italiana ad aver corso senza due gambe, che ha perso nel 2005, a causa di un incidente stradale che ha cambiato completamente la sua vita.
Ha fondato la Onlus Disabili No Limits.
Il suo sito è: www.giusyversace.it
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