Muoversi in una citta’ come Londra, nelle prime ore del giorno e’ strano, interessante, annikilente, eccitante e non so quali altri aggettivi potrei enunciare. Si entra in contatto con migliaia di persone, di destini diversi, con decine di culture ed etnie che provengono da tutto il mondo. Viaggio ogni giorno per circa un’ora e venti nel sottosuolo di Londra, da piu’ di un mese e mezzo, ed in tutto questo tempo non ho mai incrociato le stesse persone per due volte. All’interno delle carrozze della metro difficilmente qualcuno non indossa le cuffiette ed ascolta musica ad altissimo volume, tutti guardano le proprie gambe o leggono il giornale, il loro ebook o guardano il proprio fil sul tablet, ma nessuno, ripeto, nessuno alza gli occhi e si guarda in giro, e chi lo fa sembra aver paura ad incrociare gli sguardi degli altri. Tutti corrono, si muovono ad una velocita’ che ormai e’ diventata “normale”, per tutti, ed in questa velocita’, camminare con la calma che normalmente ho quando passeggio con gli amici, e’ estremamente rilassante per me, mi fa sentire fortunato. Sembra di essere invisibile, probabilmente per I piu’ lo sono (tranne quelli che intralcio nella loro corsa quotidiana), ma sembra come di assistere ad un film, di essere la telecamera, poi arrivi alla stazione della metropolitana di Canary Wharf. Canary Wharf e’ forse la stazione della Tube piu’ grande, sembra un formicaio visto dall’interno, dove tutte le formiche operaie cercano di uscire per compiere il loro dovere, agevolate dalle diverse, lunghe, scale mobile, che ti sputano in una piazza al centro della nuova City finanziaria di Londra. Ed anche li’ tutti si muovono in direzioni diverse ma tutti con lo stesso passo veloce, rapido, tra un “excuse me” ed un “sorry” biascicato per chiedere strada e per guadagnare un millisecondo sul proprio ruolino di Marcia, senza apprezzare quello che hanno intorno, un piacevole scorcio sui canali laterali del Tamigi, sulle quali rive hanno costruito tutti I grattacieli nei quali e’ stata sposato il centro decisionale della finanza Londinese. E’ una bella zona, ma nessuno di quelli che ogni mattina ci “scorrazzano” dentro apprezza. E vedere il sole tra le nuvole mi ha dato un senso di ristoro e tranquillita’.
Mi sento fortunato, come ho gia’ detto, perche’ sono ancora capace di apprezzare queste piccole ma piacevoli cose che danno alla giornata un “colore” diverso, e questo lo devo essenzialmente al mio background, alle mie origini che si fanno sentire ancora piu’ forti in queste occasioni.
Sono felice, e’ un ferragosto diverso, senza le persone care vicine, ma con la consapevolezza di avere la fortuna di averle e di essere quello che sono anche grazie a loro.
Buon Ferragosto a tutti… (Fernando Silvi) - 15/08/2014
1 commento:
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