LA LEZIONE DI MOURINHO - Affascinante, antipatico e vincente. Ecco i segreti dell'allenatore migliore al mondo.
Portoghese, 50 anni, José Mourinho è l'unico allenatore ad aver vinto campionati in Italia, Inghilterra e Spagna. E' il terzo ad aver conquistato due Champions League. E' il coach più pagato al mondo (oltre 15 milioni di euro a stagione). Brillante e accentratore, ha trasformato anche i suoi difetti in armi vincenti. Ecco le sue strategie per il successo.
Essere sempre ambiziosi - "Mi piace fare le cose per bene e far felice la gente. Vorrei vincere un'altra Champions League, ma senza che ciò diventi un'ossessione".
Creare il team - "La miglior squadra non è quella con i migliori giocatori, ma quella che gioca meglio. Odio parlare delle individualità. I singoli non vincono i trofei. Le squadre li vincono".
Motivare - "Mourinho è riuscito a cambiare la mia mentalità. Ora sono un lottatore" afferma il giocatore francese Karim Benzema
Affrontare (bene) le sconfitte - Incita i suoi a lottare fino all'ultimo, ma se non vince non si abbatte. "Quando si perde una partita non è la fine del mondo, è l'inizio di un nuovo periodo di vittorie" afferma.
Metterci la faccia - Spesso attira l'attenzione su di sé non tanto perché egocentrico, ma per distoglierla dai giocatori, in caso di momenti di particolare tensione.
Essere efficaci ed efficienti - Mourinho non si limita a vincere, ma lo fa ottimizzando le risorse. E ci riesce dandosi una tabella di marcia e rispettandola.
Questo e altro nel libro "Coaching Mourinho. Tecniche e strategie vincenti del più grande allenatore del mondo" di J.C.Cubeiro e L.Gallardo (AVallardi, 12,90 euro)
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