sabato 24 settembre 2011
"Volevo solo vendere la pizza" di L.Furini
giovedì 22 settembre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
"Non fare debiti: scegliere di lavorare è meglio di dover lavorare" di Gianluca Gambirasio
«Se il denaro non può dare la felicità, figuriamoci la miseria». Woody Allen
Sicuramente il denaro da solo difficilmente rende felici ma sicuramente aiuta ad essere più tranquilli. Aver un mutuo da pagare, la rata dell’automobile, l’affitto, le bollette, ecc. rischiano di metterci in una situazione economica di affanno che può non metterci nelle condizioni di avere la necessaria tranquillità per prendere delle decisioni ed affrontare dei cambiamenti. Molto diverso riuscire a conquistarsi la tranquillità economica tale per cui quando suona la sveglia decidiamo di andare a lavorare e non siamo obbligati ad andare a lavorare per sopravvivere e/o per pagare i debiti accumulati. Essere in una situazione economica in cui volendo potremmo non incassare nemmeno un euro per un certo lasso di tempo (più lungo è questo lasso di garanzia meglio naturalmente è) e poter tranquillamente vivere, ci mette forse in una situazione di maggiore serenità nel decidere di cambiare lavoro e/o nel dover affrontare un imprevisto e/o un momento di crisi.
Per riuscire a farlo non bisogna per forza vincere alla lotteria e/o avere chissà quale tipo di lavoro super pagato. Troppe volte la causa del problema è da ricercarsi nel voler vivere con un tenore di vita superiore alle proprie possibilità.
Per migliorare la propria situazione economica occorre non dimenticare alcune regole:
- mille semplici monete da un euro fanno 1.000 euro. Anche piccoli risparmi, piccole rinunce quotidiane, nel lungo periodo creano capitali ingenti. Se prendessimo l’abitudine di risparmiare anche solo 5 euro al giorno (= circa 150 euro al mese) nell’arco di 50 anni ci ritroveremmo con 91.250 euro a cui sommare tutti gli interessi nel frattempo maturati (come minimo avremmo oltre 130.000 euro…);
- spendere meno di quello che si guadagna. Se spendiamo più di quello che guadagniamo oltre all’esporsi al rischio di non poter affrontare imprevisti economici, ci indebiteremo con il conseguente attivarsi di interessi passivi da pagare e con il rischio di arrivare ad una situazione economica insostenibile;
- non cercare di fare soldi con la fortuna. Spendere soldi in puntate alla lotteria, macchinette al bar, scommesse, casinò, ecc. è un altro buon metodo per indebitarsi. Statistiche alla mano sono molto pochi quelli che diventano ricchi e tantissimi quelli che perdono soldi (ed alcuni si rovinano economicamente e non solo);
- non entrare nel circolo vizioso dell’apparire. Nella società del consumismo e dell’immagine molte persone acquistato beni più o meno di lusso per il solo gusto di ostentare una reale o finta ricchezza. Proviamo a riflettere sul valore delle cose e non cerchiamo di voler essere superiori agli altri possedendo il vestito più costoso, la barca più lunga, l’ultimo modello full optional di una fuoriserie, la vacanza più lontana, ecc.;
- trasformare le spese in tempo di lavoro. Ci si lamenta di lavorare troppo tempo ma in quanti di fronte all’acquisto di uno SmartPhone ultimo modello da più di 500 euro pensano che se il loro stipendio mensile è di 1.500 euro, significa che devono lavorare quasi 10 giorni (almeno 80 ore) per poterselo permettere? Ne vale veramente la pena o il telefonino che possediamo è più che sufficiente?;
- meglio un mutuo che un affitto. Oltre ai debiti fatti per motivi di salute, forse uno degli altri pochi debiti che conviene fare è quello relativo all’acquisto di un immobile di proprietà (escluso i pochi fortunati che lo possono acquistare in contanti). Si dovrà forse tirare ancor di più la cinghia rispetto al pagare un affitto ma alla fine del mutuo ci troveremo in mano un investimento e un risparmio per tutti gli anni a venire ed in futuro anche per i nostri figli o eredi. Una persona che dai 30 ai 70 anni paga un affitto (40 anni) di anche solo 500 euro al mese spende 240.000 euro aggiungendo poi gli interessi maturati di anno in anno, ha in pratica speso una cifra superiore all’acquisto di una villetta singola o quanto meno di una bifamiliare… Per evitare di imbarcarci in un mutuo colossale a volte conviene all’inizio comprare una soluzione più piccola (monolocale o bilocale) o in una zona periferica per poi passare ad una soluzione più adatta alle nostre esigenze;
- non farsi tentare dai pagamenti rateali. Molte persone si lasciano ammaliare dalla pubblicità che parla di interessi zero o di piccole rate da 100 euro al mese… Leggendo bene molte volte non è nemmeno così (leggete sempre con attenzione il TAEG – Tasso Anno Effettivo Globale che rappresenta il reale tasso d’interesse da voi pagato). Una piccola rata più una piccola rata più un’altra piccola rata,… alla fine può portare ad un grande debito;
- attenzione alle offerte speciali. Anche se un prodotto e/o un servizio è realmente un’offerta o una promozione (esistono aimè anche i truffatori…), avete mai pensato che acquistare un qualcosa di superfluo al 50% di sconto non significa risparmiare il 50% ma buttar via dei soldi?;
- lavorare per denaro. Condividiamo che il lavoro sia fonte di infinite soddisfazioni al di là dell’aspetto economico, ma conviene forse impegnarsi per massimizzare la nostra capacità di valorizzare il nostro lavoro nell’attuale impiego e/o ricercando situazioni lavorative che ci consentano di guadagnare maggiormente. Cosa posso fare per guadagnare di più di quanto guadagno attualmente?;
- investire i propri risparmi per crearsi una rendita. Tenere i soldi su un conto corrente e/o sotto il materasso è un ottimo modo per fargli perdere di valore nel corso del tempo a causa dell’inflazione. Diversifichiamo i nostri investimenti per ottenere un buon rendimento in linea con la nostra propensione al rischio. Non dimentichiamo mai una semplice regola nelle decisioni di investimento: rendimento alto = rischio alto. Investendo bene i nostri risparmi riusciremo a crearci una rendita che senza bisogno di aspettare il giorno della pensione ci potrebbe consentire di lavorare con maggiore tranquillità o volendo persino di smettere di lavorare. Aver messo da parte ad esempio €150.000 e farli fruttare anche solo un 3% all’anno significa avere ogni anno €4.500 di entrate extra lavoro;
- valutare con attenzione i rischi a cui si è economicamente esposti. Ci sono tutta una serie di rischi personali e/o professionali a cui si è esposti che se si verificassero rischierebbero di mettere economicamente in ginocchio noi e/o la nostra famiglia e/o la nostra impresa. Conviene pensare in anticipo a quali potrebbero essere e valutare la convenienza a stipulare un’assicurazione per tutelare noi e i nostri cari. Ad esempio per un imprenditore un eventuale infortunio potrebbe causare l’immediata interruzione delle proprie entrate e di conseguenza una polizza infortuni può fare al caso suo. A volte è meglio sobbarcarsi un onere certo che correre un rischio grave;
- chiedere sempre più preventivi e/o uno sconto. Attenzione a comprare quello che ci serve nel posto più vicino a casa o di fretta o senza chiedere più preventivi prima di scegliere. Confrontare più offerte può consentirci di risparmiare, a parità di prodotto e/o servizio acquistato, tantissimi soldi. Con l’avvento di internet ad esempio, la possibilità di confrontare velocemente più offerte risparmiando è alla portata di tutti. In occasione del rinnovo della vostra polizza auto avete provato a fare più preventivi con le compagnie assicurative online. In meno di venti minuti potreste riuscire a risparmiare qualche centinaia di euro. Invece di comprare il TV LCD nel supermercato vicino a casa, avete mai provato a cercare online lo stesso modello, potreste risparmiare anche un buon 30% e farvelo consegnare direttamente a casa.
martedì 20 settembre 2011
"Il curioso caso di Benjamin Button"
lunedì 19 settembre 2011
Comunicazione
"Comunicare qualcosa agli altri, non necessariamente significa che questo qualcosa verrà recepito alla nostra stessa maniera".
Rita Levi Montalcini
"Ho perso un pò la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso e sento più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente e il mio cuore".
mercoledì 14 settembre 2011
Abbattere il pregiudizio...
venerdì 9 settembre 2011
Nikklas Zennstrom
"Costruire qualcosa non è un one-man show. E' più importante avere intorno a sè persone intelligenti che credono realmente in quello che stai facendo piuttosto che persone con esperienza che non condividono il tuo sogno"
sabato 3 settembre 2011
Il burrone
Piccola storia, grande insegnamento! Grazie Giannicola
IL BURRONE
Un monaco si lamentò con il suo maestro perché non riusciva a raggiungere il satori.
"La colpa è tua" gli rispose il maestro.
"In che cosa sbaglio? Che cosa mi manca?" domandò l'allievo.
"Vieni con me, e te lo mostrerò."
Il maestro chiamò un altro discepolo, che era cieco, e tutt'e tre si recarono sulla montagna, in un punto in cui uno stretto tronco era stato gettato su un burrone.
"Attraversa!" disse il maestro al primo monaco.
Il poveretto guardò il fondo del burrone, il debole tronco e rispose: "Non posso: ho paura".
Allora il maestro si rivolse al discepolo cieco e gli diede lo stesso ordine.
Il monaco attraversò senza esitare il burrone.
"Hai capito?" domandò il maestro al primo monaco.
Commento: È sempre la paura il sentimento che si oppone al nostro risveglio: la paura di essere autonomi, la paura dell'ignoto, la paura di perdere il proprio ego, la paura della responsabilità. Eppure, per colmare il divario, per raggiungere l'altra riva, è necessario affrontare l'abisso; e questo non può essere fatto se non si eliminano i mille timori che ci accompagnano nell'attraversamento. Il coraggio è indispensabile sulla Via della liberazione, come, d'altronde, in tutte le imprese fondamentali della vita. Come recitano dei versi di Wu-men, si tratta di "Camminare sul filo d'una lama, correre sulla cresta del ghiaccio, non preoccuparsi della scala, lasciare il sostegno sul precipizio."
"Mia madre è un fiume" di Donatella Di Pietrantonio
"...Siediti pure tu un momento, guarda che bella sera. Si accendono tutte le stelle. E qualche lucciola, guarda. Adoro le lucciole. Da piccola ti proibivano di chiuderle tra le mani, dicevano che ti sarebbero spuntate le verruche. Lo stesso se contavi le stelle con il dito. No, io non c'ero, l'ho saputo molto dopo, da te."
venerdì 2 settembre 2011
Una giornata in barca a vela
Nel mese di agosto ho avuto la fortuna di partecipare ad un corso aziendale che metteva in evidenza le analogie tra le varie attività professionali e le attività che si svolgono su una barca a vela. Al di là dell'esperienza formativa la cosa che mi ha colpito e che ora voglio condividere con voi è stata l'esperienza in barca a vela. Da sempre, come molti di voi, sono un appassionato del mare, ma non ho mai avuto l'occasione di fare un'esperienza del genere; pensavo anche (stupidamente) che la pratica della vela era riservata solo ad un gruppo di persone che economicamente potevano permetterselo...niente di più sbagliato!
La barca a vela, oltre a trasmettere emozioni irripetibili, spinge a vedere le cose da un nuovo punto di vista ed alimenta in noi riflessioni sul modo in cui approcciamo e gestiamo gli eventi. Il capitano della barca nonchè nostro istruttore mi ha detto: "credo molto nel forte valore che la pratica della vela può avere per rafforzare nelle persone la visione proattiva e collaborativa rispetto agli eventi della vita. Questa visione positiva a mio avviso è di grande aiuto nella vita quotidiana e lavorativa e può essere suscitata, stimolata ed alimentata con azioni mirate in cui l'individuo è portato a confrontarsi con l'ambiente ed il prossimo in un contesto in cui tutti sono "nella stessa barca" ed ogniuno deve dare il meglio per il bene proprio e degli altri.
E' per questo che oggi voglio proporvi di vivere "una giornata in barca a vela", dove, guidati da un team di esperti possiamo avere la possibilità di vivere e vedere il mare in un'altra prospettiva, godere del vento ed imparare le principali tecniche di navigazione.
Ho pensato di fissare due date per venire incontro alle varie esigenze professionali, ci sono persone che per turni di lavoro o settore sono più interessate ad una giornata infrasettimanale ed altre più interessate nel week end.
le date dovrebbero essere:
1) domenica 25 settembre
2) martedi 27 settembre
Ritrovo al Porto Turistico Marina di Pescara - molo C alle ore 8,30/9,00 rientro previsto alle ore 18,00/18,30 (pranzo in barca da concordare)
Costo della barca (compreso di equipaggio) euro 600 da dividere con i partecipanti, in genere un equipaggio è composto da circa 8 persone
Cosa portare con se: costume da bagno, pantaloncini e t-shirt, guanti tipo palestra o ciclismo, giacca a vento o k-way, cappellino, occhiali da sole....
Al fine di organizzare al meglio le giornate, vi prego di dare la vostra adesione entro il 10 settembre.
Resto a vostra diposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti (tel 339.5091515)
Sperando di avervi fatto cosa gradita, sarei felice di rivedervi "a bordo" per vivere un'esperienza che sicuramente resterà nei vostri cuori cosi come è rimasta nel mio
A presto Dante