Iniziamo con una storiella...
tratto da "Mi Merito il Meglio" di Lucia Giovannini
Si racconta che quando Leonardo decise di dipingere "L'Ultima cena" volle iniziare raffigurando per primo il volto di Gesù. Allora l'artista mandò uno dei suoi emissari a cercare una persona il cui volto potesse rappresentare quello di Cristo. L'assistente di Leonardo tornò con un ragazzo molto bello, dolce, di buone maniere, che pareva quasi emanare luce dal volto. Leonardo lo usò come modello per dipingere il Cristo e fu molto soddisfatto. Poi continuò a dipingere a uno a uno i rimanenti discepoli, sul modello di altri undici uomini che gli erano stati portati. Trascorsero molti anni da quando aveva iniziato il dipinto finchè gli rimase da ritrarre solo un discepolo, Giuda. Da Vinci allora mandò di nuovo il suo assistente a cercare un modello e si raccomandò di trovare qualcuno dall'aspetto malvagio e crudele. Alla fine infatti gli portarono un uomo il cui aspetto indicava anni trascorsi nella rabbia, nell'egoismo, nell'odio per se stesso e per gli altri. Leonardo si mise subito al lavoro. Ma mentre l'artista lo dipingeva, l'uomo si mise a singhiozzare. Da Vinci allora gli chiese perchè piangesse. E l'uomo disse: "Non mi riconosci?". L'artista lo guardò con attenzione e poi rispose: "No. Non ti ho mai visto prima d'ora". "Osserva il tuo dipinto", lo esortò l'uomo. "Sono la stessa persona che avevi scelto per il ritratto di Gesù".
Sei davvero cattivo?
C'è una sostanziale differenza tra persona e comportamento: noi abbiamo dei comportamenti, facciamo delle azioni ma non siamo solamente le nostre azioni. Siamo molto di più. Possiamo fare azioni sbagliate o stupide, e gli altri possono farcelo notare, ma non per questo siamo sbagliati o stupidi. Così quando facciamo un rimprovero, a noi stessi o agli altri, è importante rivolgerci sempre al comportamento e non alla persona. Leggete attentamente queste frasi.
Sei cattivo.
Hai fatto un'azione cattiva.
Sei un egoista.
Hai detto una cosa egoista.
Sono stupido.
Ho avuto una reazione stupida.
Percepite la differenza? Come cambierebbero le nostre relazioni se tenessimo conto di questa differenza?
Troppo tardi...
Quando non scegliamo una risposta, in realtà stiamo scegliendo. Scegliamo di non fare niente. E il rischio è di aspettare fino a che non è troppo tardi. Troppo tardi per riparare il danno. Troppo tardi per costruire una relazione. Troppo tardi per salvare un matrimonio o un'amicizia. Troppo tardi per creare un ambiente sereno al lavoro. Più aspettiamo meno facile diventa. Occorre imparare a comunicare il nostro punto di vista e i nostri bisogni prima di essere spinti al limite e scoppiare. Occorre esprimere i nostri desideri, non possiamo pretendere che gli altri indovinino ciò di cui abbiamo bisogno.
Quando ci limitiamo a descrivere i comportamenti, le nostre parole funzionano come degli specchi che mostrano alle persone azioni e risultati di cui spesso non sono consapevoli. Il linguaggio descrittivo ci aiuta a eliminare ogni forma di giudizio (Sei cattivo!) e ci evita di imporre la nostra mappa del mondo (Devi fare così!). Grazie a tutto ciò, un feed-back dato in questo modo è più facile da accettare e porta maggiori risultati. E maggiore serenità nelle relazioni.
DOMANDE UTILI - Nelle tue comunicazioni (ma anche nel tuo modo di pensare) fai distinzione tra persona e comportamento? Pensa alle tue ultime interazioni. Quanto hai usato il linguaggio descrittivo e quanto invece hai dato giudizi? Come cambierebbero le tue relazioni se tenessi conto di questa differenza?
1 commento:
"L'uomo non è il suo errore!".
Condivido pienamente, il valore di una persona è indipendente dalle sue azioni, spesso legate a atteggiamenti copionali consolidati e causati da bisogni inconsci rimasti per anni insoddisfatti...
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