Nella vita, facciamo esperienze che ci restano nel cuore per sempre. Alcune volte pensiamo che quando esse finiscono non torneranno più e che ormai fanno parte del ns "passato"...ma non è così, continuano a vivere in noi perchè lo vogliamo e quando ricompaiono ne siamo Felici.
Era un sabato pomeriggio lavorativo del mese di novembre quando ricevevo una telefonata piacevole ma del tutto inaspettata da parte di Luisella e Fabiana, due amiche di Penne con le quali ho condiviso per diversi anni il cammino in Azione Cattolica (AC), mi invitavano a partecipare alla celebrazione dei 25 anni di AC a Penne per il 28 dicembre 2012. Ero tra il felice e lo stupito. Subito la mia mente e il mio cuore si sono riallacciate ad un tempo passato vissuto con intensità, fede e passione.
L'esperienza in AC ha formato la mia personalità, rinforzato il mio carattere e guidato la mia anima. Attraverso questa esperienza sono venuto in contatto con Persone straordinarie che fanno ed hanno fatto parte della mia vita.
Ricordo il mio primo campo scuola a Carapelle invitato dal parroco Don Gabriele, all'epoca vivevo la parrocchia ma non sapevo nulla dell'AC. Con il passare del tempo me ne sono appassionato fino a diventare anche educatore ed animatore AC.
L'AC ha riempito la mia vita fino ai 25 anni circa quando per motivi di lavoro/residenza ho dovuto lasciare Penne. Per diversi motivi (validi e non) per tanti anni non ho più frequentato il gruppo di AC vivendo una vita più materiale che spirituale, mi accorgevo però che era ed è una vita "vuota". Vuota perchè si è presi dalla routine 7 giorni su 7, senza pause, senza intervalli, una vita non fatta a misura dell'uomo, una vita che ci porta ad andare di corsa...ma dove?
Il 28 dicembre con molta gioia ho partecipato alla celebrazione dei 25 anni di AC a Penne incontrando tante persone che per diversi motivi avevo perso di vista ma ho portato sempre nel mio cuore. Amici e Amiche di tutte le età, bambini e bambine che con gli anni (gli anni non passano solo per me) sono diventati Uomini e Donne. Tanti giovani volti segno di un continuo e sano rinnovamento. La cosa che più mi ha emozionato in questa fase di accoglienza è stato il calore trasmesso dalle Persone. Nonostante i diversi anni trascorsi, i volti nuovi, è stato come "tornare a casa" come se il tempo passato non aveva importanza, e queste emozioni si provano poche volte nella vita...
Durante il momento di preghiera, guidato da Don Giorgio, tante sono state le persone che hanno voluto dare testimonianza sulle attività svolte in AC. Nel momento di preghiera si è dato spazio al ricordo di chi ha abbandonato il cammino in questa Vita e condiviso con noi l'esperienza associativa, alcuni di questi anche miei Amici e compagni di vita. Davide Di Fabrizio, amico ed educatore ACR, Francesco Paolo Ferzetti, amico e giovanissimo di AC. Francesco Di Cesare e Francesco Vecchiotti due ragazzi eccezionali che ho seguito in qualità di educatore ACR scomparsi troppo giovani. Un caro ricordo ed una preghiera particolare per Don Gabriele, parroco e promotore per la riapertura dell'AC in parrocchia 25 anni fa, Emilia Marcelli socia del gruppo adulti e mia maestra di scuola elementare
Un ringraziamento particolare a tutte quelle persone che hanno voluto ed organizzato questa bellissima Celebrazione, fatta di ricordi e condivisione, per ricordarci chi siamo stati e per indirizzarci verso un nuovo cammino...Grazie
Concludo questa mia riflessione con un bel pensiero di Don Tonino Bello
NON FATE RIDUZIONE SUI SOGNI -Ricordate sempre che l'Azione Cattolica trova il suo punto di massima espressione non quando siete nelle pareti della vostra parrocchia: è il mondo lo spazio in cui vi giocate la vostra identità. Quale mondo? Quello della scuola dove state, della fabbrica dove lavorate, dell'ufficio, dei campi: e poi la spiaggia quest'estate, il bar questa sera, la piazza. Se vi dicono che afferrate le nuvole, che battete l'aria, che non siete pratici, prendetelo come un complimento. Non fate riduzioni sui sogni. Non praticate sconti sull'utopia. Se dentro vi canta un grande amore per Gesù Cristo e vi date da fare per vivere il Vangelo, la gente si chiederà: " Ma cosa si cela negli occhi così pieni di stupore di costoro?" - don Tonino Bello