Da qualche giorno ho terminato la lettura di un libro molto interessante "Una storia operaia" di Riccardo Ruggeri, che mi è stato suggerito qualche tempo fa dall'amico e collega Massimo B. Da qualche anno a questa parte ho cambiato un pò atteggiamento verso i libri che mi vengono regalati (e che regalo) o suggeriti: pensavo e cercavo di immedesimarmi nei gusti della persona che doveva ricevere da me un libro in regalo, immagivano i gusti gli interessi, magari cercando consensi in conoscenze comuni al fine di "non fare brutta figura". Niente di più sbagliato! Ora invece, perchè l'ho provato su me stesso il bello è regalare per condividere con gli altri proprio i libri che ci hanno lasciato qualche messaggio particolare, allo stesso modo è bello ricevere suggerimenti o regali di libri ed autori che normalmente (per non conoscenza) non avrebbero posto nella nostra libreria. Bene anche con questo libro "Una storia operaia" è successa la stessa cosa: sinceramente vendendolo in libreria non lo avrei comprato! Ed avrei fatto un grandissimo errore!!! Si è rivelato un libro molto interessante sia per i contenuti ed esperienze di management "vissuto in prima persona", ma anche la storia dell'uomo, dell'autore che muovendosi nella sua biografia ci narra delle sue origini, della sua famiglia e ci parla di personaggi noti e non visti da altre prospettive.
Una curiosità per i tifosi "Juventini": molti voi hanno notato che lo sponsor sulle magliette è "NEW HOLLAND", quanti conoscono questa azienda e cosa produce? Chi è stato l'artefice della sua nascita e crescita?...Proprio Riccardo Ruggeri che muovendosi sempre lontano dai riflettori ha rsanato diverse aziende "blasonate"e ricevendo come spesso accade ricoscimenti e critiche.
Spero che questa breve introduzione sia stata di vostro gradimento e soprattutto vi abbia icuriosito a tal punto da andarlo a comprare, leggerlo, proprio come è successo a me. Buona lettura.
"UNA STORIA OPERAIA" di Riccardo Ruggeri (Francesco Brioschi Editore)Operaio, figlio e nipote di operai, nato, come lui stesso ricorda con orgoglio "nella portineria al civico 9 di piazza Vittorio a Torino", Riccardo Ruggeri ha saputo accettare le sfide che prima la vita, poi la Fiat e infine il mercato gli hanno proposto negli anni, fino a diventare un grande manager e un imprenditore di successo. Nella sua lunga carriera ha incontrato per ragioni professionali, Vittorio Valletta, Enzo Ferrari, Carlo d'Inghilterra, Saddam Hussein, Siad Barre, e ha lavorato con Gianni e Umberto Agnelli, con Carlo e Franco De Benedetti, con Franco Tatò, con Cesare Romiti, con Umberto Quadrino e Pier Luigi Celli. Ma anche con persone meno note e, forse, meno importanti ma ricche di passione e di autentico amore per il lavoro: attraverso queste figure, osservate con una lente tutta speciale, fatta di attenzione finissima per la natura umana e insieme di acume critico e di ironia, il lettore può scorgere i grandi cambiamenti di un Paese e di un'impresa, la Fiat, che più di ogni altra ne ha segnato la storia. Le pagine di Ruggeri raccontano di scelte maturate in frangenti di grande passione e di salvataggi e fusione entrate di fatto nella storia del management (vedi il caso New Holland) e sono, naturalmente, una miniera di spunti manageriali: di accurata analisi dei business, di strategia aziendale, di organizzazione. Ma l'autore non dimentica mai che dietro alle aziende ci sono i manager, e che i manager sono uomini in carne ed ossa: con qualità e capacità di visione e leadership, ma anche manie, tic e debolezze. Oggi imprenditore nelle assicurazioni e nella moda, Riccardo Ruggeri, forte di una pratica di management basata sulla contro-intuizione, ha individuato nella grande crisi, che tiene con il fiato sospeso imprenditori d'Italia e del mondo, un'opportunità da cogliere per vincere una nuova sfida.
"...il management deve sì gestire, ma la leadership è qulcosa di più della gestione, su cui lavorare giorno per giorno" (Franco Debenedetti)
Una curiosità per i tifosi "Juventini": molti voi hanno notato che lo sponsor sulle magliette è "NEW HOLLAND", quanti conoscono questa azienda e cosa produce? Chi è stato l'artefice della sua nascita e crescita?...Proprio Riccardo Ruggeri che muovendosi sempre lontano dai riflettori ha rsanato diverse aziende "blasonate"e ricevendo come spesso accade ricoscimenti e critiche.
Spero che questa breve introduzione sia stata di vostro gradimento e soprattutto vi abbia icuriosito a tal punto da andarlo a comprare, leggerlo, proprio come è successo a me. Buona lettura.
"UNA STORIA OPERAIA" di Riccardo Ruggeri (Francesco Brioschi Editore)Operaio, figlio e nipote di operai, nato, come lui stesso ricorda con orgoglio "nella portineria al civico 9 di piazza Vittorio a Torino", Riccardo Ruggeri ha saputo accettare le sfide che prima la vita, poi la Fiat e infine il mercato gli hanno proposto negli anni, fino a diventare un grande manager e un imprenditore di successo. Nella sua lunga carriera ha incontrato per ragioni professionali, Vittorio Valletta, Enzo Ferrari, Carlo d'Inghilterra, Saddam Hussein, Siad Barre, e ha lavorato con Gianni e Umberto Agnelli, con Carlo e Franco De Benedetti, con Franco Tatò, con Cesare Romiti, con Umberto Quadrino e Pier Luigi Celli. Ma anche con persone meno note e, forse, meno importanti ma ricche di passione e di autentico amore per il lavoro: attraverso queste figure, osservate con una lente tutta speciale, fatta di attenzione finissima per la natura umana e insieme di acume critico e di ironia, il lettore può scorgere i grandi cambiamenti di un Paese e di un'impresa, la Fiat, che più di ogni altra ne ha segnato la storia. Le pagine di Ruggeri raccontano di scelte maturate in frangenti di grande passione e di salvataggi e fusione entrate di fatto nella storia del management (vedi il caso New Holland) e sono, naturalmente, una miniera di spunti manageriali: di accurata analisi dei business, di strategia aziendale, di organizzazione. Ma l'autore non dimentica mai che dietro alle aziende ci sono i manager, e che i manager sono uomini in carne ed ossa: con qualità e capacità di visione e leadership, ma anche manie, tic e debolezze. Oggi imprenditore nelle assicurazioni e nella moda, Riccardo Ruggeri, forte di una pratica di management basata sulla contro-intuizione, ha individuato nella grande crisi, che tiene con il fiato sospeso imprenditori d'Italia e del mondo, un'opportunità da cogliere per vincere una nuova sfida.
"...il management deve sì gestire, ma la leadership è qulcosa di più della gestione, su cui lavorare giorno per giorno" (Franco Debenedetti)