venerdì 29 gennaio 2010

"Lettere dai Leader" di Henry O.Dormann


Oggi voglio condividere con voi questo libro scoperto un pò per caso, o meglio che mi è stato consigliato con tanto antusiasmo dall'amico Massimo B. Un libro come si legge qui di seguito formato da circa 80 lettere scritte dai maggiori leader del mondo. Un medico potrebbe prescriverlo cosi: "Si consiglia la somministrazione di una lettera al giorno prima di coricarsi"; un pensiero positivo a fine giornata che ci aiuterà sicuramente ad affrontare gli impegni quotidiani con più positività. Vi lascio oltre che alla lettura della presentazione del libro anche alla lettura della lettera scritta da Donald J. Trump.

"Lettere dai leader" di Henry O.Dormann"Tutti i re e le regine, i presidenti, i premi Nobel, i CEO e leader mondiali hanno una cosa in comune: vogliono che ciò che sono riusciti a fare possa essere utile e venga tramandato..." - Quale metodo migliore, per raccontare il proprio vissuto e perpetuare le proprie idee, che scrivere una lettera aperta alle generazioni future? Forte della sua esperienza - e dei contatti personali di altissimo livello - come fondatore e direttore della rivista "Leaders", l'autore ha raccolto circa 80 lettere scritte da alcune delle personalità più importanti del mondo nei campi più svariati (business, sport, politica, religione) e le ha organizzate per temi di attualità: dall'ottimismo nell'affrontare le sfide, alla necessità di una buona preparazione, dal rapporto tra passione e soddisfazione nel lavoro, all'importanza dei mentori, fino all'essenza del vero successo. Ciascuna lettera è preceduta da una nota biografica del mittente, in cui vengono descritti brevemente la sua carriera, il ruolo che ricopre e gli insegnamenti fondamentali che si possono trarre dalla sua attività. Come mette in evidenza Dormann nell'introduzione, "i leader in queste pagine hanno vissuto e ora offrono la loro esperienza come un tesoro a chi è ambizioso e ha la mente aperta, in definitiva a chi vuole essere qualcuno nella vita".

Henry O.Dormann - ha fondato e dirige la rivista "Leaders", pubblicazione unica nel suo genere con circolazione limitata alle élite politiche, economiche e sociali del mondo. E' stato fondatore e primo direttore esecutivo del Center for Study of Presidency, un'organizzazione che analizza l'operato dei presidenti degli Stati Uniti. Partecipa frequentemente a programmi televisivi sui temi della leadership.

Donald J. Trump - IL MONDO E' GRANDE
Il miglior consiglio che mi sento di dare ai giovani che iniziano la propria carriera è avere una consapevolezza globale. Ciò richiede l'impegno quotidiano di tenersi aggiornati sugli eventi mondiali, cosi come quelli nazionali e locali. Dovete sapere che cosa sta succedendo nel mondo per essere un abitante del mondo di successo. Mio padre diceva sempre: "Cerca di sapere tutto ciò che puoi riguardo a ciò che fai". E ho seguito il suo consiglio. Essere leader significa essere preparati. Questo significa anche essere pronti a non arrendersi mai. Perseguire con tenacia i propri obiettivi è assolutamente fondamentale. E' difficile che un grande successo si ottenga facilmente. Perfino oggi affronto quotidianamente i problemi, ma rimango positivo, disciplinato e concentrato. Affrontate ogni giorno in questo modo ed è probabile che avrete successo. Le avversità sono molto spesso un'opportunità mascherata. Sono entrato nel Guinness dei primati per la più grande operazione di ristrutturazione finanziaria della storia. Nei primi anni Novanta avevo debiti per miliardi di dollari e molti credevano che fossi finito. Anche i giornali preannunciavano il mio fallimento. La differenza è che io non ho mai credutonemmeno per un secondo di essere finito, qualunque cosa la gente pensasse. Ho rifiutato semplicemente di arrendermi alle circostanze negative e ho continuato a lavorare. In breve, ho rifiutato di arrendermi. Ora ho molto più successo di quanto abbia mai avuto prima. Il mondo è grande. Pensate di conseguenza, preparatevi e non arrendetevi mai. E' un'ottima formula per il successo. Lavorate sodo e buona fortuna!

I grandi uomini...secondo Napoleone


tratto dal libro "Lettere dai Leader" di Henry O.Dormann


"I grandi uomini sono meteore che bruciano se stesse per illuminare il mondo"

(Napoleone)

martedì 26 gennaio 2010

M.J.


Una nuova chiave di lettura della vita di M.J. sull'errore. Grazie Giannicola per questa nuova versione e per questi spunti di riflessione. http://zetetesnews.blogspot.com/2010/01/m-j.html

SULLO SBAGLIARE GLORIOSAMENTE..."Quando gioco non penso a “cosa succede se sbaglio?”, ma ad essere pronto qualunque cosa accada. Bisogna restare calmi, valutare la situazione, scegliere l’opzione giusta secondo il momento ed essere positivi. E’ una parte del mio processo mentale, così come ricordare le volte in cui ho già avuto successo. Bisogna aumentare la mente con ricordi e sensazioni positive e poi lasciare che le cose vengano da sole. Ci sono momenti, quando sei stanco o non stai bene, in cui comincia una battaglia contro te stesso. Devi solo scavare più profondamente possibile e scoprire quali motivazioni hai davvero, quali erano le tue ambizioni originali. E’ una ricerca nell’anima: è facile dire “ho dato il massimo” oppure “sono stanco o malato, ora qualcun altro deve fare anche la mia parte” e sentirsi a posto con la coscienza. Non è il mio approccio e, qualsiasi cosa accada, so di dovermi dedicare alla squadra con la più piccola goccia d’energia. Ci sono aspettative incredibili su di me, ma la grande motivazione è continuare a soddisfare quelle aspettative che io stesso mi sono creato. Quelle degli altri sono spesso esagerate. Sono una persona normale che però cerca sempre di migliorarsi"
Michael Jordan

SUL PARADOSSO DEL FALLIMENTO..."Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto"
Michael Jordan


martedì 12 gennaio 2010

"Il tempo che vorrei" di Fabio Volo


Quando si legge un libro, di solito con i romanzi, capita di trasformare la lettura nella "visione di un film" quello cioè che la nostra mente sta producendo durante la lettura. Alcune volte ci si immedesima in un personaggio, altre volte in una storia particolare, altre volte nelle vicende che accadono nel racconto. Ed è questo il successo dell'autore: concretizzare, rendere universale e condiviso il messaggio del libro. Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Fabio Volo "Il tempo che vorrei". Ho letto tutti i libri di Fabio Volo e sinceramente lo preferisco come autore ed attore che altro, nei suoi libri, leggeri e scorrevoli da leggere ed allo stesso tempo molto riflessivi dove ciascuno di noi ci si può rivedere. Fabio Volo ormai da anni o piace o non piace non ci sono vie di mezzo! Nel libro infatti ho ripercorso alcuni episodi vissuti nel rapporto con mio padre: i silenzi, il distacco un po con l'adolescenza e la diversità generazionale, il riavvicinamento quando ormai avevo 20 anni e subito dopo l'improvvisa scomparsa. Ho rivissuto la malattia di mia madre: la notizia come un fulmine a ciel sereno, la confusione la paura nel sentirsi impotente verso un male cosi grande e misterioso, la sua agonia ed il suo dolore, l'ultima notte in sua compagnia e la possibilità di salutarla e ringraziarla per tutto quello che ha fatto per noi. Ed infine ho ricordato la mia prima importante storia d'amore, avevo 16 anni, con suoi momenti belli, i progetti i sogni, ma anche molti rimpianti per non averla vissuta come avrei dovuto; seguendo più che altro la mia immaturità del classico ragazzo che mette al primo posto l'amicizia del gruppo, che vede un rapporto stabile e duraturo come come una catena che ti impedisce di vivere...Quando queste cose le capisci è ormai troppo tardi... Ma il tempo dei ricordi è passato e noi, (io) dobbiamo vivere nel presente guardando al futuro.

"IL TEMPO CHE VORREI" - "I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin." È forse proprio questo il tempo che vorrei. Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi. Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi.

Fabio Volo è nato nel 1972. Voce del programma di Radio Deejay "Il Volo del mattino", è stato uno dei presentatori del programma televisivo "Le Iene", e ha condotto 'Ca' Volo' su MTV. Ha scritto Esco a fare due passi (Mondadori 2001), È una vita che ti aspetto (Mondadori 2003), Un posto nel mondo (Mondadori 2006) e Il giorno in più (Mondadori 2007). Nel 2002 ha condotto programma 'Il Volo di notte' su La7, e ha interpretato il suo primo film, Casomai.

martedì 5 gennaio 2010

"Le 7 abitudini"


tratto dal "planner 2010" di McDonald's Italia

"Le 7 abitudini" di Stephen R. Covey

"Prima siamo noi a creare le nostre abitudini, poi sono le nostre abitudini a creare noi".

1) SII PROATTIVO: il destino non è una cosa da aspettarema una cosa da conquistare; i singoli individui sono responsabili delle loro scelte e sono liberi di scegliere. Quando non possiamo cambiare una situazione siamo chiamati a cambiare noi stessi.

2) COMINCIA PENSANDO ALLA FINE: la creazione mentale precede la creazione fisica; nulla contribuisce a tranquillizzare la mente quanto uno scopo stabile e la visualizzazione di qualcosa, organizza la nostra capacità di realizzarlo.

3) DAI LA PRECEDENZA ALLE PRIORITA': i sassi sono le cose più importanti, la sabbia tutto il resto. Non permettere che la sabbia prenda il posto dei sassi.

4) PENSA VINCERE PER VINCERE: i rapporti efficaci richiedono un reciproco vantaggio, cerca il tuo che l'altrui beneficio. La tua vittoria non necessita la sconfitta dell'altro.

5) PRIMA CERCA DI CAPIRE, POI DI FARTI CAPIRE: la comprensione scaturisce dall'ascolto

6) SINERGIZZA: l'insieme è maggiore della somma delle sue parti; la forza sta nelle differenze, non nelle somiglianze.

7) AFFILA LA LAMA: rinnovati continuamente, superando gli ostacoli e dedicando tempo a te stesso

domenica 3 gennaio 2010

Non conta ciò che siamo...


"Non conta ciò che siamo… È ciò che facciamo che ci qualifica… "

(BATMAN - Il Cavaliere oscuro)

venerdì 1 gennaio 2010

Buon Anno 2010!



Auguri di Buon Anno a chi è vicino a me,
Auguri a chi ormai ho perso per strada,
Auguri a chi per me è stato amico prezioso che
mi ha dato in dono "l'ascolto", un sorriso o un abbraccio.
Auguri agli Amici di sempre che ti amano per ciò
che sei e non per ciò che fai.
Auguri a chi mi ha regalato un sogno e
Auguri a chi quel sogno se lo è ripreso.
Auguri ai colleghi ed ex colleghi
che con i loro insegnamenti ed esperienze
mi hanno insegnato tanto.
Auguri a chi avrà il coraggio di lasciare il certo
per l'incerto, alla conquista dei propri sogni.
Auguri a chi mi ha aiutato a crescere "dentro"
Auguri a chi mi ama o mi ha amato.
Auguri al mio piccolo bimbo e
Auguri alla bimba che sta per nascere e che
arricchirà la nostra vita.
Auguri a chi ha superato un periodo difficile e che
credeva insuperabile.
Auguri a chi sta soffrendo e che pensa che nulla
potrà alleviare questo dolore.
Auguri a tutti i neo genitori che hanno scoperto
il più bel dono della vita.
Auguri a tutti i figli che hanno avuto la fortuna
di essere amati dai propri genitori.
Un pensiero a chi non è più fra noi
ma che continua a seguirci da lassù.
Grazie a Mirko che mi ha dato lo spunto
per questi Auguri.
Auguri a voi per un anno di gioia e serenità.
Dante